Capitolo 1

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A Baekhyun è sempre piaciuto leggere, specialmente libri fantastici, con creature dagli strani poteri e bestie mai viste prima.



“Credi che dovrei portare il maglione blu o quello nero? Quello blu è carino ma quello nero mi mette in risalto i fianchi.”
“Hyunnie, credo che dovresti parlarne con Bonnie, non con me.”
Jackson si abbandona esausto sul letto dell’amico, affondando nella pila di jeans e pantaloni attillati sparsi ormai ovunque. Baekhyun l’ha chiamato alle sei del mattino urlando per telefono “Emergenza, corri!” con il tono allarmato di chi è stato rapito e torturato. Emergenza che si è risolta con la scelta di una valigia più grande per poter mettere più vestiti.
“È dal padre per i biglietti, alla fine del semestre manca appena qualche giorno e prima o poi avrebbe dovuto farlo.”
Il discorso viene interrotto dalle nocche della madre di Baekhyun che toccano delicatamente la porta per poi aprirla.
“Farete tardi a scuola ragazzi, vi ho preparato qualcosa da mangiare mentre andate. La colazione è il pasto più importante della giornata dopotutto!”
Karen è una dolce e premurosa casalinga che si è ritrovata ad “adottare” Bonnie e Jackson. Si è accorta dei “gusti” del figlio quando era piccolo e per Natale chiedeva una bambola invece di un’automobilina telecomandata, quando entrati in un negozio correva verso la sezione make-up, quando ha iniziato a smaniare dietro le boybands. Una mamma lo sa sempre in fin dei conti. È il papà che può dare problemi; fortunatamente non il suo. Il padre di Baekhyun, Sungmin, ha compreso, accettato ed amato il figlio ugualmente, anche se un po’ preoccupato per ogni ragazzo che entrava ed usciva dalla sua camera.
Sia Sungmin che Karen sono molto grati a Jackson e Bonnie, che lo hanno trattato sempre come un fratello.
“Sì mamma, ora scendiamo. Ah, quasi dimenticavo, oggi accompagno io Baekhyun al corso di canto, così possiamo andare direttamente da Bonnie.”
Karen sorride annuendo, ormai abituata all’essere chiamata “mamma”.
Dopo un’abbondante colazione, come di routine, Jackson mette in moto l’auto e con Baekhyun che canta a squarciagola ogni canzone che passa in radio, guida verso la scuola. La giornata scolastica si rivela piuttosto monotona per tutti e tre: Baekhyun non segue le lezioni, fantasticando con la testa tra le nuvole, Bonnie consegue l’ennesimo voto alto e Jackson si sforza di rimanere concentrato sulla lezione di biologia e non sui capelli rossi dell’amica scompigliati appena da un filo di vento che soffia nello spiffero della finestra. È da un po’ che pensa a Bonnie come a qualcosa di più di una migliore amica, soffocando ogni volta una visione di loro due insieme. Baekhyun ha ovviamente sviluppato una teoria a riguardo: Jackson ha una bella cotta per la loro amica, il problema è che, comportandosi come fratelli, non è semplice capire cosa provi lei. Più di una volta Jackson ha tenuto sveglio Baekhyun usandolo come psicologo. In fin dei conti Baekhyun è l’unico con cui possa parlarne liberamente.
“Sai, vero, che l’essere gay non fa di me una ragazza?”
Lo ripete quotidianamente ormai.

In mensa tutto è tranquillo, o almeno fino a quando la squadra di basket non fa il suo ingresso nella grande stanza, scatenando gridolini  dalla maggior parte delle ragazze presenti, compresa la donna che serve le bibite nell’angolo accanto al bonsai che probabilmente è lì da prima che costruissero la scuola.
Se le ragazzine urlanti sapessero che quasi tutta la squadra ha avuto un debole per Baekhyun forse non urlerebbero più.
E mentre Jackson e Bonnie ridono senza ritegno ed il capitano ammicca al loro amico, i venti minuti a disposizione per il pranzo terminano. La sala si svuota in fretta ed appena Baekhyun fa per andarsene e seguire Jackson e Bonnie, già qualche metro più avanti, sente una voce profonda alle spalle.
“Hai intenzione di scappare ogni volta, Baekhyun?”
Sospira, capendo perfettamente a cosa si riferisce il ragazzo.
Andrew Keller, giocatore di basket nonché ex capitano della squadra di calcio, è forse il ragazzo che è durato di più con Baekhyun.
Sono stati insieme per quasi cinque mesi, ma entrambi interpretavano diversamente la loro relazione. Durante il primo mese Andrew è stato con una ragazza, ma a Baekhyun non è importato, poiché pensava che oltre al “vedersi” spesso non ci fosse nulla. Andrew non la pensava allo stesso modo: era convinto che stessero insieme, di conseguenza pensava di averlo tradito.
Quando Baekhyun, pochi mesi dopo, ha iniziato ad evitarlo, ha pensato che lo stesse facendo perché aveva scoperto ciò che aveva fatto alle sue spalle. Si è scusato più di una volta, o almeno ci ha provato venendo puntualmente ignorato.
“Andrew” Baekhyun si gira lentamente, sperando di non ritrovarlo troppo vicino ed imprecando mentalmente vedendolo a pochi centimetri dal proprio volto. “Sei un bravo ragazzo, ne sono convinto, quindi lasciami in pace una buona volta. Non stavamo insieme e non ci staremo, fine della storia.”
La mano del ragazzo si poggia sulla sua spalla, stringendola appena.
“Siamo in due in questa… cosa. Non puoi decidere per entrambi.”
“Peccato che io l’abbia già fatto.”
La presa si stringe ulteriormente.
“Senti, piccolo st-”
Lo sguardo infuriato di Jackson scava in quello intimorito di Andrew, cercando forse un buon pretesto per non picchiarlo.
“Keller, non vorrai mica che tutta la scuola venga a sapere che hai picchiato un ragazzo che ti ha rifiutato? Ti si rovinerebbe la reputazione.”
Andrew scuote le spalle, visibilmente infastidito dall’essere stato colpito nel suo punto debole.
“Ne riparliamo presto, spero.” Sbuffa mantenendo il contatto visivo con Baekhyun, che si appoggia all’amico non appena Andrew lascia la sala.
“Ma quante volte ti ho detto che non devi allontanarti da noi? Episodi del genere ti accadono per forza avendo avuto una relazione con metà della scuola.” Lo rimprovera preoccupato, evidenziando la parola “relazione”.
Sotto l’ala protettiva di Jackson, Baekhyun torna in classe e riprende a guardare fuori dalla finestra, fantasticando sull’imminente viaggio: avrebbe trovato qualcuno? Sarebbe riuscito a far mettere insieme Bonnie e Jackson? E soprattutto, il maglione blu o quello nero?

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