Capitolo 4

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Ma se in realtà non avesse voluto essere salvato? Se corpo e anima fossero inchiodati al pericolo?

"Gli altri due?"
"Sono svegli da ore. Hanno parlato, a differenza sua."
"Chanyeol non doveva forse occuparsi di lui? Mi sbaglio, Kris?"
Il tono di Leo è basso e sarcastico come sempre, ma stavolta Kris non sa se dirgli o meno la verità riguardo Chanyeol. Diamine! Ma perché Chanyeol ha rifiutato il posto da capo? È meno schizzato ed incline all'omicidio del fratello, sarebbe stato meglio per tutti, soprattutto per lui, che, in quanto migliore amico di entrambi, non sa che parti prendere nei continui battibecchi tra i due fratelli.
"Capo... In realtà... Ecco... Chanyeol è... Svenuto."
Kris tiene lo sguardo basso, non osando minimamente guardare Leo, che lo fissa con gli occhi strabuzzati.
"Stiamo parlando dello stesso Chanyeol? Mio fratello? Alto, occhi enormi e faccia da ebete? Quel Chanyeol?"
Kris annuisce, trattenendosi dal ridere data la situazione insolita. L'espressione di entrambi  cambia mentre sembrano giungere ad una scomoda conclusione.
"Non credi mica che-"
Il tono basso di Kris viene interrotto ben presto dalla voce melodiosa di Wendy.
"Sono svegli. Entrambi."

I lunghi capelli rossi le cadono davanti agli occhi di continuo, stressandola, se possibile, ancora di più. Ha perso la cognizione del tempo ormai. Sa solo che Jackson è accanto a lei, sono entrambi vivi per il momento, ed il posto in cui sono non ha nulla di normale. Baekhyun? Dov'è?

Una figura alta e slanciata le si piazza davanti, mentre Jackson, per quanto può, le stringe la mano tra le corde che li tengono legati in una spaziosa tenda bianca.
"Cosa ci fate qui?" La voce è bassa, ma sufficiente per giungere alle orecchie di entrambi. Bonnie deglutisce rumorosamente, per poi mormorare spaventata qualche frase.
"Eravamo su un aereo... È caduto...C-chi siete voi?"
Non ottiene risposta, poiché una seconda figura, stavolta un po' più minuta, avanza verso di loro. Dal loro discorso intuisce ben poco: il più alto si chiama Kris, l'altro Leo e suo fratello, Chanyeol, pare sia svenuto. Quando una ragazza fa irruzione annunciando il risveglio di qualcuno, i tre si allontanano insieme, lasciandoli di nuovo , soli, legati al centro della tenda illuminata solo da una fioca luce solare.


Aperti gli occhi, tutto si sarebbe aspettato, tranne di vedere tre persone guardarlo confusi, quasi spaventati. Una ragazza dai capelli color pece, un ragazzo abbastanza basso con un'aurea poco rassicurante ed un altro che avrebbe giurato di aver conosciuto prima. Sente la testa pulsare, posando lo sguardo in quello del più alto dei tre.
"Hai intenzione di parlare o no?"
Il ragazzo basso sibila, venendo presto colpito dalla ragazza.
"Leo, un po' di comprensione."
Leo, ripete nella propria mente. Sembrano... Normali.
"Chanyeol, stai bene?" La ragazza sibila al più alto, il quale inspira con gli occhi chiusi come alla ricerca di un odore preciso. Per un momento gli pare addirittura di vedere del calore sprigionarsi dalla sua pelle ma si distrae non appena ricambia il suo sguardo. Le iridi sono rosse e le pupille dilatate. È troppo occupato a perdersi nel suo sguardo per notare con quanto stupore il bassino e la sua amica guardano prima l'uno e poi l'altro.
"Wendy, trova lo sciamano. Subito." Il sussurro di Leo per quanto autoritario, lascia trapelare una punta di... Paura? Confusione?
Wendy corre fuori da quella che solo ora Baekhyun identifica come una tenda con una parte strappata sulla sinistra come una sorta di finestra.
"Chan, Kris è fuori che aspetta. Va' da lui."
Dopo un minuto di trance, Chanyeol batte le palpebre e distoglie lo sguardo, dirigendosi nello stesso punto dove anche Wendy era sparita.

La dolce fragranza a cui si era abituato si allontana, lasciandolo solo con Leo. Si costringe a guardarlo negli occhi, per quanto spaventato. Dopo essersi svegliato si è ritrovato legato allo stesso palo, stavolta in modo che non potesse sedersi.
Leo si avvicina a lui, poggiando due dita sotto il suo mento ed esaminandolo. Fissa ogni centimetro, ogni lembo di pelle.

No, è impossibile, pensa.
“Come ti chiami?” chiede, sforzandosi di non essere troppo scorbutico.
Baekhyun esita un attimo, per poi prendere un profondo respiro e schiarire la voce.
“Baekhyun. Byun Baekhyun.”
“Come sei arrivato qui?”
“Ero… Su un aereo… Che è caduto. Ero con i miei ami- Bonnie! Jackson! Dove sono?” Come può non averglielo chiesto prima?
“Calmati, loro stanno bene. Per ora.”
Baekhyun lo guarda allontanarsi  e voltarsi di spalle, per poi iniziare a passeggiargli intorno.
“Devi capire, Baekhyun, che nessuno arriva qui per caso. Sono il capo, ho bisogno di proteggere la mia gente. Se tu ed i tuo amici siete qui, automaticamente sono tutti in pericolo. Spero che capirai che mi toccherà uccidervi tutti e tre prima che accada qualcosa di spiacevole.”

La leggerezza con cui quelle parole vengono pronunciate colpisce uno ad uno i nervi di Baekhyun, il quale, senza accorgersene, si gira verso di lui, facendo cadere le corde fumanti a terra.
“Il tuo discorso fa molto “mamma orsa”, ma caro mio, col cavolo. Hai una minima idea di ciò che hai detto? Uccidere delle persone che non conosci solo perché sono nel tuo territorio? Ma hai tutte le rotelle al posto giusto?”
Dimenticata ogni forma di paura si avvicina a Leo, che indietreggia spalancando gli occhi.
E’ allora che Baekhyun lo sente di nuovo: mare.
Si trovano forse nei dintorni di una spiaggia o sta impazzendo e basta?
Un forte calore si sparge sulla sua pelle. Si fa man mano insopportabile, ma più cerca di distrarsene, più brucia.
Cade sulle ginocchia, chiudendo gli occhi per qualche minuto. Lo sguardo di Leo lo trapassa, ma ben presto si sposta su un uomo incappucciato accanto all’entrata. Baekhyun apre gli occhi e si gira verso di lui.
E’ confuso. Spaventato. Arrabbiato.
“Sciamano, non può essere, vero?”
L’uomo risponde alla domanda con un’altra.
“Tuo fratello?” La sua voce è calda e calma, come quella di un padre che parla al figlio.
Leo si irrigidisce.
“Sappiamo che non può essere. Lui lo sa meglio di tutti, ormai è cresciuto.”
“E invece è.”
Baekhyun, confuso, cerca di seguire il discorso, ma gli pare incomprensibile. Cosa non può essere? Perché Leo vuole ucciderli? Perché l’immagine di quelle iridi color fuoco gli trafigge ogni pensiero?
“Non posso lasciare che la mia gente corra un rischio simile.”
Finalmente le parole si degnano di uscire dalle sue labbra.
“Quale pericolo potremmo mai essere?”
Lo sciamano si avvicina a lui, lasciando intravedere il volto grinzoso. L’andatura è lenta così come il movimento con il quale si inginocchia e si scopre il braccio. Sussurra qualche parola incomprensibile ed immediatamente il braccio si ricopre di simboli che sembrano tatuati. Leo trema appena quando lo sciamano prende la mano di Baekhyun e la poggia su uno dei simboli, facendone fuoriuscire un fascio di luce  avvolto dalle fiamme.

“Un grande rischio.”
Mormora infine Leo, ma Baekhyun non lo sente, incantatosi a guardare le fiamme che pian piano risalgono lungo il suo braccio senza bruciarlo.
Non sente lo sciamano discutere con Leo.
Non sente Leo inveire contro Chanyeol  ordinandogli di uscire.
Non sente neanche il profumo di mare che tanto lo perseguita.

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