Capitolo 12

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"È rischioso."

Leo misura a grandi passi l'interno della tenda, guardando di tanto in tanto i due.

"Ho considerato la questione più volte ed è l'unico modo. Sono pur sempre tuo fratello, non puoi fidarti di me?"

"È l'unico modo che accetteresti, piuttosto. In quanto capo non posso chiederti di stabilirlo davvero, ma in quanto fratello sì. Sarebbe meglio per te e per il villaggio. Sapendo del legame stabilito il clan nemico potrebbe cambiare strategia d'attacco e sarebbe un guaio se prendessero uno di voi due perché lo sapremmo in ritardo."

Baekhyun resta in silenzio accanto all'entrata, non sapendo se intervenire o meno.

Stabilire il legame toglierebbe fastidi a tutti tranne che a uno, a quanto pare.

Leo si è sbagliato però, Baekhyun sente chiaramente Chanyeol anche senza legame.

"Okay Chanyeol, voglio fidarmi di te."

Passeggiare nel villaggio mano nella mano. Che dire? Entrambi si aspettavano qualche sguardo curioso, ma di certo non avevano previsto di sentire addosso gli occhi di ognuno degli abitanti. Grandi, piccini e perfino gli anziani che passeggiano tranquilli ogni mattina prima di aprire le rispettive botteghe per riempire i polmoni con un po' d'aria fresca pongono ora la loro attenzione sull'adorabile intreccio di dita dei due.

Il fatto che Chanyeol non si sia gettato ai suoi piedi fa quasi sorridere Baekhyun. Ha sempre avuto una schiera di bei ragazzi al capezzale, pronti a fare di tutto. Ed ora? Il tizio che il cervello gli nega di riconoscere come quasi partner per ovvi motivi, si rifiuta di immaginare perfino un'ipotetica relazione tra loro due.

"Passiamo da Sam a prendere le tue cose."

Il tono di Chanyeol è molto basso, probabilmente per non rischiare che qualcuno oltre lui senta le sue parole.

"Le...mie cose?"

"Finché non individuiamo ed eliminiamo la spia non puoi stare con Sam e con nessun altro. Rischieresti di compromettere la farsa."

"Beh, grazie della fiducia. Dove dormirò se non da Sam?"

Il passo di Chanyeol si interrompe davanti al porticato che Baekhyun ha imparato a riconoscere.

"Da me."

Baekhyun ripensa alle parole di Chanyeol mentre raduna tutto ciò che gli appartiene dalla casa di Sam. Vivere da lui? Con lui? Sarebbe finita molto male. Sente Chanyeol tessere la menzogna man mano che conversa con Sam: quel ragazzo è un attore nato.

Le braccia di Sam gli cingono i fianchi in una stretta non appena sta per varcare la porta di casa.

"È stato bello averti con me, prenditi cura di Chanyeol."

"Basta con le smancerie, Sam."

Chanyeol li riporta alla realtà ed i due si salutano ancora una volta.

"Dimmi, Baekhyun. Che rapporto c'è tra te e Sam?"

Chanyeol apre la porta di una casetta graziosa e circondata dal verde, più isolata dalle altre.

"Sam mi ha accolto in casa sua senza volere nulla in cambio e mi ha raccontato molte cose sul villaggio, direi che abbiamo fatto amicizia."

L'interno profuma intensamente di mare, proprio come il proprietario.

Chanyeol lo guida verso una camera piuttosto piccola ma abbastanza grande per farlo sentire ancora una volta fuori posto. Il letto è accostato alla parete la cui unica particolarità è una finestra chiusa.

"Puoi stare qui per il momento. Comunque, preferisco specificare che non devi far parola di nulla neanche con quei due ragazzi con cui sei arrivato qui, tutto chiaro?"

Baekhyun annuisce, mettendosi seduto sul bordo del letto e ripensando al tono di Sam.

Prenditi cura di Chanyeol. Perché non Chanyeol, prenditi cura di Baekhyun?

"Oh, quasi dimenticavo. Oggi inizi l'allenamento."

"Quale allenamento?"

"Non penserai forse di poter vivere in un villaggio perennemente in guerra senza saper combattere?"


Arrivano in silenzio verso un campo la cui erba è stata bruciata quasi geometricamente. Baekhyun vorrebbe rompere l'imbarazzante silenzio ma la sua mente è troppo occupata a cercare di fermare i tremolii del corpo. Allenamento? Combattimento? Lui che non riesce neanche ad aprire il barattolo di burro d'arachidi dovrebbe combattere? Ma per favore! È impossibile.

"Ma bene, i piccioncini finalmente si sono fatti vivi!"

Baekhyun identifica il ragazzo con i vestiti eccessivamente attillati come Tao, l'aveva aiutato a trovare la propria valigia non molto prima.

"Siamo qui per l'allenamento, Tao."

"Che sorpresa, il nostro Chan si allena con noi poveri comuni mortali?"

"Certo che no, ho solo accompagnato lui."

Chanyeol indica Baekhyun con un cenno del capo mentre Tao sorride ampiamente.

"Finalmente mi fanno allenare qualcuno di nuovo!"

Tao si allontana di qualche metro e la voce di Chanyeol, bassa come al solito, gli solletica quasi le orecchie.

"Tao è un esperto nel combattimento, conosce a memoria i punti deboli di ogni potere ed anche le potenzialità. Ha studiato dai libri dello sciamano, puoi fidarti di lui."

Che stia cercando di rassicurarlo?

Non passa molto prima che l'allenamento cominci e che Tao, entusiasta, inizi ad evocare la luce che risiede in lui.

"Per combattere devi entrare in contatto con il tuo dono, devi sentirlo, individuarlo. Per la tua statura non raggiungerai grandi traguardi nel corpo a corpo ma di sicuro sarai di gran lunga più veloce di tanti altri combattenti. Fino ad ora il tuo potere si è risvegliato sempre involontariamente, il nostro scopo è farti assumere la facoltà di decidere quando evocarlo, mi segui fin qui?"

Baekhyun annuisce anche se un po' insicuro ed incontra lo sguardo serio di Chanyeol che lo tiene costantemente sotto controllo. Se non altro la finta è una buona scusa per avvicinarsi, no?

Passano le ore e tutto ciò che Baekhyun è riuscito a fare è stato bruciare una foglia o due e scatenare la risata di Chanyeol quando una delle suddette foglie gli si è attaccata al viso.

"Non riesco a farti motivare abbastanza". Mormora Tao più a sé che a lui, rivolgendosi poi a Chanyeol e facendogli cenno di avvicinarsi.

Chanyeol si alza riluttante, allontanandosi dall'ombra dell'albero che lo stava tenendo al fresco.

"Non garantisco nulla ma potrebbe funzionare così."

Tao assume una posizione d'attacco e Chanyeol fa lo stesso, comprendendo al volo ciò che intende fare l'altro.

Solo Baekhyun è confuso: che diamine sta facendo?

Tao inizia a combattere corpo a corpo con Chanyeol, il quale si limita a difendersi dalle agili gambe del ragazzo che gli sfiorano il viso di tanto in tanto.

Gli ci vuole un po', ma alla fine anche Baekhyun ci arriva, chiudendo gli occhi e cercando di entrare in contatto con la luce. Ogni volta che il suo potere si è fatto vivo è successo solo perché c'era di mezzo Chanyeol. Che si trattasse di difenderlo o semplicemente di stargli accanto.

Tao ci aveva visto giusto.

In men che non si dica dei fasci dorati accecano i due combattenti e Tao si ritrova imprigionato in una gabbia quasi invisibile.

Baekhyun sorride soddisfatto mentre Chanyeol lo osserva quasi confuso e Tao esulta.

"Bravo il nostro Baekhyunnie!... Ora liberami."

Chanyeol torna a sedersi all'ombra, pensieroso.

Dopotutto Baekhyun non è proprio una palla al piede, più o meno.

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