Capitolo 15

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Baekhyun torna a casa ripensando alle parole di Leo. Forse è solo questione di tempo e cura prima che Chanyeol gli dia sul serio una possibilità.

"Come mai ci hai messo così tanto per tornare?"

Le parole di Chanyeol sono più pungenti del solito.

"Ho parlato con Leo, ho fatto una passeggiata per schiarirmi le idee e per strada ho salutato Sam, perché?"

"Oh beh, nessuno mi dà la certezza che tu non mandi tutto all'aria."

"Oh beh" lo imita Baekhyun, "qualcuno in realtà ci sarebbe."

"E cioè?"

Baekhyun lo guarda serio, con una punta di irritazione negli occhi.

"Cioè me. Se ti ho detto che puoi fidarti di me fallo e basta!"

Chanyeol sbuffa, mettendosi seduto su una delle sedie della cucina e guardandolo acido.

"Non credere che solo perché ho accettato la tua presenza io abbia accettato anche te."

Le parole di Leo gli tornano alla mente: vale davvero la pena?

"Sto facendo del mio meglio per far funzionare la cosa e tu vuoi rovinare tutto?"

Baekhyun sente le lacrime formarsi negli occhi e minacciare di uscire.

Si avvicina alla porta senza guardarsi indietro e la apre di scatto, mormorando un non aspettarmi ed esce. Corre, corre via come se potesse togliersi di dosso le parole di Chanyeol. Ha imparato ad affezionarsi a lui in così poco tempo che si fa quasi pietà da solo ripensando alle sue parole. Ma com'è possibile che non si faccia scrupoli a trattarlo così? Tutte le risate, gli abbracci, gli sguardi. Davvero è tutta finzione?

Gli ci vogliono delle ore prima di fermarsi senza fiato e senza forza nelle gambe. Cade sulle ginocchia, guardandosi intorno con la vista appannata per le lacrime. Magari deve solo pazientare ancora un po'. Guarda gli alberi: non li riconosce. Il mare è così lontano che non se ne sente più il profumo.

"Alla fine ti sei fermato."

La voce è familiare, l'ha già sentita. Cerca nella mente confusa il proprietario ma quando è ad un passo dal riconoscerla, sente la terra mancargli ed il respiro affievolirsi.

Riesce solo a mormorare il nome del compagno, nella speranza che lo senta anche da lì.





Di solito le fiabe per bambini hanno un lieto fine. Spesso però, la vera storia è un'altra. La sirenetta ad esempio si è immolata per il proprio amore.



Chanyeol fissa in silenzio il soffitto della propria camera, rimuginando sulla conversazione. Pensandoci magari non era necessario spingerlo fino a correre via.

Potrebbe mandare tutto a monte.

Potrebbe rivelare a qualcuno che non c'è nessun legame.

Annusa l'aria com'è solito fare, non sentendo più l'odore del più piccolo.

Potrebbe essere in pericolo.

Si mette seduto, sospirando ed avvertendo un peso sullo stomaco quando lo sguardo deluso e pieno di lacrime del ragazzo interrompe ogni pensiero.

Forse ha esagerato. Dopotutto Baekhyun si impegna così tanto a far funzionare davvero le cose tra loro senza ricevere mai grandi soddisfazioni da parte sua. Perché non riesce per una volta a mettere l'orgoglio da parte ed ammettere che gli piace stare con lui come con nessun altro?

Chiude gli occhi, distendendosi nuovamente e lasciandosi cullare dalle salde braccia di Morfeo in un sonno profondo.


Il sole illumina ogni angolo del villaggio mentre la brezza che si alza dal mare scuote le fronde. Una donna gli sorride ed accanto a lei un uomo lo guarda con aria severa. Li ha visti tante volte nei ritratti e nelle fotografie negli ultimi anni. La voce dell'uomo è profonda come la sua.

"Amore ed onore sono doti complementari di un leader, ma prima ancora di un uomo."

La donna lo guarda con dolcezza, annuendo alle parole.

"Non so cosa fare."

I due lo guardano come se volessero infondergli sicurezza.

"Come fa l'acqua del ruscello a scorrere? Come fa il sole a splendere? Come fanno i fiori a sbocciare?"

La donna avanza verso di lui, poggiando una mano sul suo petto.

"Lo fanno e basta, è la loro natura. Segui la tua e troverai quello che cerchi."

La gola è secca mentre una sola parola scivola dalle sue labbra.

"Mamma."







I polsi bruciano per quanto siano legati stretti tra loro.

Che ironia.

Pare che venire legato a dei pali sia la sua attitudine.

"Capo, non è ancora il momento giusto per attaccare, consiglio di pazientare qualche giorno."

"Le tue doti di stratega si sono sempre rivelate utili, mi fiderò di te. Nel frattempo sarai tu ad occuparti di lui, non c'è più bisogno che tu faccia ritorno al villaggio."

"Ricevuto, capo."

Le parole delle persone intorno a lui sembrano offuscate dai suoi pensieri.

Cerca di evocare la luce per bruciare le corde che lo tengono stretto ma è come assopita.

È la fine.

Gli sarebbe piaciuto vedere Chanyeol sbocciare.

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