Capitolo 16

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Mai, neanche per un attimo ha pensato all'eventualità in cui si ritrova catapultato.

Baekhyun lo guarda attentamente. Analizza il malsano sorriso sulle sue labbra, gli occhi che brillano e le dita che scorrono su una frusta di pelle scura.

"Perché tu? Tra tutti, perché proprio tu?"

Il ragazzo avanza verso di lui e lo guarda negli occhi.

"Non avrai pensato davvero che fossi tuo amico, vero?"

Il tono non è dolce come al solito. È aspro e pungente. È come se si fosse immerso in un catino di acqua ghiacciata.

"Io non ho amici. E nemmeno mio padre ne aveva. Aveva una moglie però, prima che si invaghisse della moglie del capo del clan di Leo e Chanyeol. Una moglie incinta e ripudiata dal marito e che è stata sempre osservata con diffidenza da quello schifoso villaggio di finti moralisti. Hanno accettato di prendersi cura di me all'epoca al clan ma guardami ora. Sam Sin, figlio dell'odio tra i clan che tiene in pugno ogni cosa."

Baekhyun inorridisce alle sue parole. Sam l'aveva accolto in casa sua ed ora? Voleva ucciderlo?

"Ti hanno accolto e stai dalla parte di chi ha rifiutato tua madre?"

"Tu non sai, Hyunnie. Non hai sentito addosso lo sguardo di chi mi indicava come una minaccia, come un pericolo." Il tono diventa sempre più amaro.

"Immagino che avessero ragione."

Baekhyun si ritrova in poco senza parole, troppo spaventato per parlare, troppo confuso per capire.







Sono ore che Chanyeol cammina senza sosta, cercando di scorgere anche il più piccolo indizio su dove possa essere il ragazzo. È notte fonda ormai, e se si fosse perso?

Leo e Ravi, spaventati dal comportamento insolito di Chanyeol e ancora di più per la scomparsa improvvisa di Baekhyun hanno deciso di aiutarlo nelle ricerche, senza però alcun risultato.

Chanyeol si guarda intorno, ignorando la fitta al petto che pian piano si impossessa del suo intero corpo.





Si guardano negli occhi prima che Baekhyun senta di nuovo l'estremità in cuoio della frusta schioccare contro la pelle della sua schiena. La camicia avorio che Tao gli aveva regalato è ormai rigata da sottili strisce di sangue.

"Perché proprio tu?"

Gli urla Sam alla fine.

"Perché dovevi essere tu? Non immagini neanche quanto tempo abbia aspettato perché si accorgesse di me, mi sentivo addirittura in colpa per essere la spia che nessuno pensava esistesse e tu hai interrotto tutto!"

Baekhyun alza lo sguardo, confuso. Gli occhi sono appannati per le troppe lacrime non versate per puro orgoglio.

"Accorgersi di te?"

Sam lo guarda disgustato, voltandosi poi di spalle.

"Fin da piccoli lui è sempre stato come me, solo, incompreso. Gli sono sempre stato vicino ma non ho mai avuto un responso positivo da parte sua. Pensavo che semplicemente non fosse particolarmente incline ad avere rapporti sociali, ma poi sei arrivato tu."

"S-stai parlando di-"

"Chanyeol, sto parlando di Chanyeol."

Sam si gira di nuovo verso di lui, pronto a colpirlo di nuovo.

"L'ho amato per così tanto tempo. Come osi tu, lurido imbecille entrare nella sua vita e trasformarlo in un principe azzurro? Sai, prima mi dispiaceva l'idea di doverti uccidere prima o poi, la tua morte gli farà male. Ma ora non mi importa più, meritate entrambi di soffrire quanto ho sofferto io guardandovi scorrazzare mano nella mano per il villaggio ogni giorno."

Baekhyun accenna ad un lieve sorriso, ripensando al modo in cui l'ha trattato Chanyeol lontano dai riflettori.

"Puoi stare tranquillo Sam, lui non ne soffrirà."

"Uh? Cos'è, hai tanta voglia di morire ora per mano mia? Tu non hai idea di cosa significhi avere ogni pensiero rivolto ad una sola persona e sentirsi vuoti perché non è neanche lontanamente reciproco."

Un flebile ti sbagli fuoriesce dalle labbra di Baekhyun, mentre Sam libera la propria rabbia su di lui.







Gli occhi spalancati e le ginocchia infastidite dai rametti secchi, Chanyeol non può fare altro che realizzare ciò che è davvero successo.

Ce l'hanno loro.




Passano i giorni e sul villaggio è calata una nube di terrore. Tutti i migliori strateghi sono stati consultati e la deduzione che traggono dai fatti è sempre la stessa: attaccheranno.

Leo cammina avanti e indietro nella sua tenda, tenendosi le tempie tra le mani.

"Come abbiamo fatto a non pensare a Sam? Doveva essere il primo di cui sospettare!"

Ravi lo ferma, cingendogli saldamente la vita.

"Andrà tutto bene. Probabilmente vorranno uccidere Baekhyun davanti agli occhi di Chanyeol, quindi è ancora vivo. Il nostro esercito è diventato molto più forte e gli abitanti sono al sicuro e protetti dalle guardie migliori che abbiamo."

Leo sospira, abbandonandosi alla calda sensazione di famiglia che le braccia del maggiore gli hanno sempre trasmesso.

"È tardi ora, devi riposare anche tu."






Il soffitto non gli è mai sembrato tanto lontano.

La luna splende di meno, le stelle non sono visibili.

Il petto gli fa male.

Baekhyun.

Come ha potuto lasciare che accadesse una cosa del genere?

Lo sente in ogni momento, lo vede in ogni angolo della casa.

Sì, gli manca. Eccome se gli manca.

Quella presenza fastidiosa e rumorosa che lo assilla per pranzare insieme e quella sensazione di completezza di cui non si è mai accorto prima d'ora non ci sono.

È da un po' che si è accorto di essersi abituato a tal punto alla presenza dell'altro da non riuscire a chiudere occhio senza aver sentito uno dei suoi timidi buonanotte.

Da quando non si sente così?

Da quando qualcuno non gli dedica tanta cura ed attenzione?

Da quando non si sente così amato?

E da quando è diventato così stupido da spingere via l'unica persona capace di fare a pezzi il suo scudo difensivo?

Sono pensieri da idiota innamorato.

Apre la finestra, sospirando.


"Sono davvero un idiota innamorato."

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