"Poco prima del momento della schiusa, l'uovo diventa scuro ed il giovane bruco può essere visto muoversi all'interno. Questa è una delle fasi di maggiore vulnerabilità. Una volta uscito, il bruco generalmente mangia il guscio vuoto dell'uovo. Ciò gli fornisce l'alimentazione necessaria alla sopravvivenza fino al momento in cui sarà riuscito ad individuare la sua pianta ospite."
I colori. Quel rosso fuoco che pian piano si schiarisce fino a diventare di un violaceo più vicino al colore del cielo che sta per diventare scuro. Adoro i colori, perché i colori mettono allegria, i colori fanno ridere, fanno sorridere così, semplicemente guardandoli. Ed è quello che faccio guardando le sfumature di questo tramonto alla fine di quest'altra giornata che mi lascia, come sempre, la felicità di aver fatto quello che amo fare da sempre. E che forse so fare meglio. Far ridere la gente.
Il sorriso è una curva che raddrizza tutto.
Lo diceva sempre mia madre. Già, mia madre. La persona più importante della mia vita. Ovviamente insieme a mio padre. Ma Lei, lei è sempre stata la mia forza, il mio porto sicuro. È da lei che forse ho ereditato il sorriso. Si, sicuramente se non ci fosse stata lei col suo sorriso, io non sarei mai stato così bravo in quello che faccio.
Lei mi ha insegnato a sorridere davanti ai problemi, a rispondere agli insulti con un sorriso, perché diceva che era l'arma migliore contro gli ignoranti, mi ha insegnato a guardare avanti, perché mi ripeteva sempre:
- Noi andiamo avanti, tesoro. In qualunque caso. La nostra carovana va avanti, non torna mai indietro.
E così è la vita. Guardare sempre avanti e sorridere.
Il sorriso. Quello che è il filo conduttore della nostra arte. Beh, perché se portiamo in giro per il mondo una carovana con su scritto: El circo del Sonreír ci sarà un motivo.
Sono stato l'unico sorriso dei miei genitori. Non ho fratelli o sorelle, ma tutti coloro che fanno parte della mia compagnia per me lo sono.
Mia, perché tre anni fa i miei genitori mi hanno lasciato questa carovana e una promessa che ho deciso di mantenere.
Quella mattina era come se loro sapessero che mi avrebbero lasciato. Mi continuavano a dire di non smettere di sorridere, nonostante fossimo ancora in viaggio e non davanti a gente e gente che ci guarda in attesa di una battuta che li facesse ridere. Io li ho accontentati quel giorno perché per 22 anni è quello che ho sempre saputo fare meglio, ma non capivo. O meglio, sentivo che me lo stavano chiedendo perché sapevano che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbero visto. E poi, ad un certo punto mia madre mi disse:
-Tesoro mio, promettimi una cosa: quando le cose si metteranno male, perché purtroppo a questo mondo non tutte le cose vanno come vorremmo, tu devi sorridere anche se stai morendo dentro, anche se ti diranno che sei sbagliato, perché nessuno può intaccare la tua felicità. Nessuno può avere questo potere su di te. Solo tu puoi decidere chi o cosa può farti felice. Me lo prometti?
Io non capivo il perché di quel discorso, ma con tutto l'amore che un figlio prova per sua madre le dissi:
-Si,mamma te lo prometto. Sarò felice come merito.
E il sorriso luminoso che spuntò sul viso di mia madre mi fece capire che avevo promesso questa cosa a lei, ma in realtà l' avevo promessa a me stesso e lei voleva questo.
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Come farfalle che sorridono
FanfictionLui, Claudio. Bambino vivace e spensierato, nato in una famiglia di tradizione circense. Quello che sa fare meglio e quello che fa per vivere è ridere e far ridere la gente. Lui è Monkey Clown o meglio MonClown. Ma la sera, la maschera cade e l'uomo...