"La farfalla non vive per cibarsi e invecchiare, vive solamente per amare e concepire, e per questo è avvolta in un abito mirabile.. è un emblema sia dell'effimero, sia di ciò che dura in eterno"
-Rosi ti ho detto che quel salto è troppo pericoloso. Non lo devi fare. Non voglio che ti fai male proprio alla fine di questa tappa. Non me lo posso permettere - dico, forse gridando un po' troppo.
- Si ho capito, non lo faccio. Non c'è bisogno di urlare così però. Stai calmo. Che ti prende? - mi dice lei avvicinandosi a me e poggiandomi una mano sulla spalla.
- Niente. Sono solo nervoso per l'ultima serata, ma in fondo lo sono per tutte le serate, non dovresti meravigliarti - dico, mostrando uno dei miei sorrisi più finti di questo mondo. Uno di quei sorrisi da MonClown non da Claudio.
Sono tornato ad essere il pagliaccio. Quello che piace a tutti, quello che sorride sempre, quello che fa stare bene gli altri.
Sono tornato ad essere il pagliaccio. Quello che non piace a se stesso, quello che dentro piange, quello che non sta bene per niente.
Sono stato Claudio con lui e non il pagliaccio. Sono tornato ad amare qualcuno come amavo tre anni fa. Ho detto che lo amavo. Ho tolto sta benedetta maschera e ho sciolto questo maledetto cuore di ghiaccio. Per cosa poi? Per sentirmi dire il nulla. Per sentirmi dire niente, ma in realtà tutto.
Eppure.
Eppure io quegli occhi li ho visti quando ci siamo visti la prima volta.
Quegli occhi di bruco stanco della sua vita rinchiusa in un uovo e con la voglia di diventare farfalla finalmente.
Eppure io quegli occhi li ho visti quando ci siamo baciati la prima volta su quell'impalcatura.
Quegli occhi di crisalide ormai pronta a spiccare il volo perché consapevole della sua forza e della potenza delle sue ali.
Eppure io quegli occhi li ho visti al suo primo spettacolo, ma soprattutto ho visto quel sorriso.
Quegli occhi e quel sorriso che hanno solo le farfalle che sorridono. Sì perché se le farfalle sono dei semplici amanti vestiti di colore, le farfalle che sorridono sono l'amore arcobaleno.
Ma come tutte le farfalle hanno vita breve. Hanno un solo giorno di vita e sanno che in quel giorno devono liberare tutto l'amore che hanno dentro. Perché non sanno fare altro: amano senza misura. E io so di essere forse una farfalla. Si, perché in questa settimana ho amato, tanto. E di questo una farfalla non si pente mai, anche a costo della vita stessa.
E' pomeriggio. Le prove generali sono iniziate da un po', ma di lui nemmeno l'ombra. Dopo ieri sera è sparito. Non che io lo abbia cercato. Perché ho rincorso già tanto. Ora è il momento di fermarsi per poter almeno respirare. Per riprendere fiato.
-Non sei mai stato così nervoso e lo sai anche tu. Può essere che sia colpa di un bel moretto dagli occhi scuri? A proposito, non lo vedo.. Dov'è? - dice Rosita con tono dolce.
-Il bel moretto, come dici tu, non so dove sia. O meglio, forse ho capito solo la sua scelta. Ma va bene così - dico, abbassando lo sguardo.
- Calma. Non sto capendo. Che è successo? Dai vieni siediti qui - e mi invita a sedermi sul bordo arena, facendo anche lei altrettanto.
- Che vuoi che ti dica Rosi? Ieri, dal momento che pioveva e voi non c'eravate, ho ricreato qui dentro un ambiente romantico. Roba che non avevo mai fatto prima e tu lo sai - lei mi guarda accennando un sorriso - Luci, piumone e cuscini. Ci siamo scoperti per la prima volta, o meglio ci siamo amati davvero la prima volta e credimi, è stato qualcosa di indescrivibile. Qualcosa di davvero perfetto. Ma sai meglio di me che la perfezione non esiste, o meglio se esiste dura troppo poco. Gli ho detto che lo amo, Rosi. Io, che non riesco a dire più un ti voglio bene a voi da anni, ho detto a Mario che lo amo perché è quello che sento. Perché si, sono innamorato di lui - Rosita ha gli occhi lucidi così come me, e so che tra un po' cederemo entrambi - Ma dall'altra parte forse questo non c'è o forse non c'è ancora perché non mi ha risposto per minuti interi. Non mi ha detto niente. E' stato zitto capisci? E quando sono andato via perché mi sono sentito ferito non ha insistito minimamente per poter rimanere. Ha preso la sua strada. E la sua scelta di non presentarsi nemmeno alle prove, dimostra che ha scelto ancora una volta di scappare. Sì ma stavolta non ci sarò più io a rincorrerlo. Perché sono stanco di correre, stanco di inseguire qualcuno che non mi vuole. Perché com'è che si dice? Se ami devi lasciar andare . Bene, lascio. Basta - dico, scoppiando davvero a piangere.
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Come farfalle che sorridono
FanfictionLui, Claudio. Bambino vivace e spensierato, nato in una famiglia di tradizione circense. Quello che sa fare meglio e quello che fa per vivere è ridere e far ridere la gente. Lui è Monkey Clown o meglio MonClown. Ma la sera, la maschera cade e l'uomo...