"La farfalla, questo biglietto d'amore piegato in due che cerca l'indirizzo di un fiore" (Jules Renard)
Ti amo.
Cazzo, l'ho detto. Oddio, non nel modo in cui avrei voluto dirlo però si l'ho detto. In realtà avevo sempre immaginato di dirlo nel modo più romantico possibile, alla Romeo e Giulietta insomma. Vabbè, quella alla fine muore quindi non è che sia proprio romantico. Ma non avevo mai immaginato che il mio primo ti amo lo avrei detto durante uno degli orgasmi più belli della mia vita.
E ora che questo bellissimo uomo mi guarda con quegli occhioni grandi e ancora un po' provati da quello che è successo poco fa, non so proprio cosa rispondere. Mi sono bloccato. Se c'è una cosa che ho imparato a fare bene sin da piccolo è simulare, fare finta. D'altronde lavorare in un circo ti aiuta a fare anche questo, no? Quindi, sì ora devo fare finta che abbia capito male, che sia stato così preso dal suo piacere che ha capito davvero male. Non riuscirei a dirlo di nuovo. Non ora. In fondo, io ci spero ancora di dire il mio primo ti amo come Romeo e Giulietta.
-Eh? Cosa? - dico, avvicinandomi un po' dopo che lui, uscendo da me, si è messo seduto sul divano e mi sta guardando come si guarda un barattolo di Nutella quando sei a dieta. Ecco, questo non è decisamente romantico, ma il concetto è chiaro.
-Mario lo hai detto. Ho sentito bene, non posso averlo immaginato - mi dice, iniziandosi a rivestire senza però smettere di guardarmi.
-Io non ho detto niente.. E poi mi imbarazza parlare di quello che dico mentre facciamo l'amore.. Dai Cla, smettila - arrossisco davvero e abbasso la testa. Negare fino alla fine.
Lui sembra convincersi e si avvicina al mio viso e lasciandomi un dolce bacio sulla guancia, mi dice:
- Beh.. Ti imbarazzi ok, ma voglio che tu sappia che è stato uno degli orgasmi più belli della mia vita. Ecco, l'ho detto. E ora vado di là per le prove. Ti aspetto e ti a.. accoglierò a braccia aperte - e se ne va facendomi un occhiolino.
E lo so che ha capito come sempre. Lo so che in fondo sa che lo amo anche io e che voglio dirlo quando sarò davvero pronto.
Ma so anche che io in realtà il mio primo ti amo l'ho detto, anche se durante un orgasmo, e lui lo ha sentito. E so anche che sono pronto ormai da un po' a dirglielo perché sono dannatamente e romanticamente innamorato di quest'uomo.Ora devo solo trovare il momento giusto ma senza aspettare troppo. Perché lui non deve aspettare più.
Potrei dirglielo mettendo uno striscione fuori, tanto gli inglesi non mi capiscono.
Nah, troppo adolescenziale.Potrei dirglielo aspettandolo con un mazzo di rose rosse in camera.
Nah, inizierebbe a pensare che devo farmi perdonare qualcosa.Potrei dirglielo andando in giro per Liverpool con un megafono e urlando a squarciagola.
Nah, mi arresterebbero per disturbo della quiete pubblica.Oppure potrei dirglielo nel modo più semplice.
Io ti amo glielo dico a letto quando siamo soli.
E questo è decisamente il modo più romantico che ci sia.Tutti questi pensieri mi riempiono la testa mentre mi sto vestendo per andare alle prove. Sono più tranquillo ora. Il blocco di stamattina mi è passato. Ora però penso solo alle prove.
Entro particolarmente sorridente nel tendone e cerco con lo sguardo Claudio perché è quello che sono destinato a fare.
Ma il mio sorriso si spegne alla vista di Claudio che sta praticamente ad un palmo di naso da Mattia. Sono fermi al centro del tendone. C'è solo Paolo in fondo, vicino alle quinte che sta guardando la scena più scioccato di me.
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Come farfalle che sorridono
FanfictionLui, Claudio. Bambino vivace e spensierato, nato in una famiglia di tradizione circense. Quello che sa fare meglio e quello che fa per vivere è ridere e far ridere la gente. Lui è Monkey Clown o meglio MonClown. Ma la sera, la maschera cade e l'uomo...