"La felicità è come una farfalla: se l'insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti metti tranquillo può anche posarsi su di te."
(Nathaniel Hawthorne)Uno. Poi un altro. Poi un altro ancora. Sento tante piccole pressioni piacevoli sul mio volto. Prima sulla guancia, poi sul naso, sugli occhi e vicino alle labbra. Ma mai sulle labbra. Sto ancora dormendo, ma mi piace troppo e non aprirò gli occhi perché è troppo piacevole. Lui è piacevole.
Ad un certo punto però smette e io, pur non volendo, dico un - No, no dai - e lui capisce che sono sveglio e dice:
-Ah si? Sei sveglio? Che razza di.. - e inizia a farmi il solletico.
A quel punto apro gli occhi e mi ritrovo a specchiarmi nei suoi bellissimi. Lui blocca il solletico e rimaniamo a fissarci per qualche secondo, minuto, ora, non lo so nemmeno io.
Lui poi si avvicina per potermi baciare, ma io mi giro velocemente e gli concedo solo una guancia.-Tu mi stai dicendo che dopo avermi mandato in bianco ieri sera, dopo che stamattina ti ho svegliato nel modo più tenero possibile, non mi concedi nemmeno un bacio? Va bene, SERPA, va bene. Sappi che sono profondamente offeso - e mette su un broncio troppo bello, mentre io sto sorridendo come un ebete a quella vista meravigliosa.
-Sona, Sona non capisci mai niente. Se non ti bacio è perché so che se cominciassi non la smetterei più, e non ne ho proprio il tempo. Però ho il tempo di fare altro.. - e mi avvicino maliziosamente a lui e comincio a lasciargli baci ovunque, tranne che sulla bocca. Guancia, collo, clavicola e inizio poi a scendere sul suo bellissimo petto,sollevandogli la maglietta. Lui sta già entrando in estasi e porta la testa indietro e mi dice, con un filo di voce:
- Mario, cosa hai intenzione di fare? - dice, accarezzandomi dolcemente ma poi con forza i capelli.
E senza parlare, abbasso gli slip deciso e inglobo il suo membro in un colpo solo senza preavviso. Avverto la sua sorpresa, ma anche il suo piacere che si esprime nel suo spingere il bacino verso la mia bocca per facilitarmi il lavoro.
- Oh cazzo! - si lascia sfuggire continuando a tirarmi i capelli senza farmi male ma indirizzandomi verso il suo membro.
Continuo a succhiare e a guardarlo dritto negli occhi che, se fosse possibile, sono diventati più grandi ma soprattutto più verdi dal piacere. Ed è una sensazione strana, ma bella. Pensare anche solo per un attimo che lui stia bene, o meglio sia così pieno di piacere per me, mi fa stare bene.
Certo, non è la prima volta che faccio un lavoro del genere ad un uomo, ma le altre volte era solo un atto fine a se stesso. Questa volta è qualcosa di più.Stavolta è lui quel di più. E tutto questo mi fa stare bene.
Mentre sto continuando a fare rumori osceni con la mia bocca e lui a gemere cercando di trattenersi perché sa che altrimenti urlerebbe in modo poco maschile, mi dice:
- Mario.. Io sto per.. - e non finisce la frase perché si è già riversato nella mia bocca e, per vedere ancora la sua eccitazione negli occhi, quella luce in più, lo guardo dritto negli occhi e ingoio tutto il suo sapore. Poi è lui ad alzarmi delicatamente e a spingermi sulle sue labbra e a baciarmi, anche con qualche residuo del suo sapore sulle labbra.
All'inizio é un bacio sporco, solo di lingue per poi diventare dolce e delicato.
Di quei baci che ti tolgono il fiato ma che ti ridanno il respiro.
Mi stacco leggermente per respirare davvero, e guardandolo in quel mare che ha al posto degli occhi, dico:
- Vedi perché non voglio baciarti? Ora non voglio più andare via. Come fai ad allontanarti dall'unica fonte d'aria disponibile quando sei in apnea?
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Come farfalle che sorridono
FanficLui, Claudio. Bambino vivace e spensierato, nato in una famiglia di tradizione circense. Quello che sa fare meglio e quello che fa per vivere è ridere e far ridere la gente. Lui è Monkey Clown o meglio MonClown. Ma la sera, la maschera cade e l'uomo...