Capitolo 22

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Tutti intorno sembravano felici, l'aria era ricca di quel sentimento che solo due persone innamorate riescono a emanare e Will e Asako avevano praticamente invaso l'intero locale.

Li vedeva ballare, specchiarsi negli occhi, promettendosi amore e non riuscì a fare a meno di sorridere. Visto attraverso i loro occhi, l'amore sembrava così semplice e naturale, totalmente estraneo a tutte le difficoltà che stava attraversando in quel momento.

Chiuse gli occhi, ripensando alle sensazioni che aveva provato quando l'aveva vista entrare in quella chiesa, quando aveva capito che era lui che stava cercando, quando i loro occhi si erano incontrati e aveva visto i suoi illuminarsi. Aveva faticato molto per impedirsi di raggiungerla, stava cercando di rispettare i suoi desideri, anche se era veramente difficile, soprattutto in quella situazione.

-Mi eviti-

-Sto solo rispettando i tuoi desideri-

-Giusto- afferrò la sedia e la spostò per sedersi al suo fianco.

Dopo aver parlato con Brian, l'era sembrato tutto così inutile, si era sentita così stupida nello sprecare tempo prezioso da condividere con lui. All'improvviso tutto il suo timore della reazione dei suoi amici le era sembrato così inutile e infantile, tanto da indurla ad avvicinarsi a lui.

-Brian e Doris sono stati davvero molto gentili-

-Te l'avevo detto che nessuno sapeva di noi-

-Nessuno sa ma tutti suppongono-

-Miki...non ho propria voglia di ascoltare le tue...paure?-

-Paure?- ripeté, fissandolo.

-Come vuoi che le chiami? Insicurezze?-

Continuava a fissare davanti a sé, senza degnarla di uno sguardo, troppo arrabbiato per farlo.

-Anche io mi sono chiesta cosa fosse, cosa m'impedisse di... Credimi Yuri e per quanto io mi sia sforzata non sono riuscita a darmi una risposta-

Lasciò vagare lo sguardo tra i tavoli, soffermandosi sul quello dove c'era lei, intenta a parlare con i suoi amici: sul suo volto non c'era più quella serenità che aveva la capacità di portarti istintivamente a fidarti di lei. I suoi occhi rispecchiavano una tristezza che lei stessa non aveva mai provato, nemmeno quando la rabbia e la delusione erano passate.

-Le hai parlato?- sussurrò, sentendo all'improvviso un nodo alla gola.

-Miki...-

-Fallo- si ritrovò a dire, sorprendendosi per la convinzione delle sue parole –non evitarla per me, non sarebbe giusto...per me-

-Guardami- mormorò, afferrandole una mano –Miki, guardami, per favore-

Nell'esatto istante in cui incrociò i suoi occhi fu invaso da quel rimorso che da sempre lo assaliva ogni vota che pensava a lei e al dolore che le aveva causato –Non devi sentirti in colpa, non sei tu a sbagliare-.

Sorrise, ingoiando quel nodo che le rendeva difficile respirare –non voglio essere come lei... nonostante tutto non impazzisco all'idea di lei che ci veda insieme...sono una stupida-.

Le accarezzò la guancia, specchiandosi nei suoi occhi –muoio dalla voglia di baciarti-.

-Lo sai vero che tocca ai testimoni accompagnare gli sposi nelle danze?-

Il rimprovero nella voce di Tara spezzò quell'aria portandolo a staccarsi da Miki.

-Scusa non voglio rubartelo, davvero, ma il dovere ci chiama- disse, rivolgendosi a Miki, che non poté far altro che sorridere al temperamento della ragazza.

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