due

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Passata la fase da " cane bastonato" , ho deciso di rimettermi seriamente in pista! Ho parlato, finalmente, con il Sommo Direttore e da domani mattina riprenderò il mio posto nella commissione della cattedra di conservativa, ammetto che, nonostante la mia esperienza in Spagna sia stata estremamente formativa, ho capito che la ricerca non fa proprio per me, io ho un'anima clinica!
Rientro a casa dopo una giornata a dir poco surreale, rivedere colleghi ed amici dopo due anni fa il suo effetto, ringrazio, comunque, il cielo di non essermi trovato faccia a faccia con Sara, non ho idea di come potrei reagire, trattandosi di lei perdo completamente l'autocontrollo e divento il proverbiale babbione che ha avuto il coraggio di tradirla per paura di non essere sulla stessa lunghezza d'onda...dio che idiota sono stato! Dove la trovo una così!? La sua dolcezza, la sua determinazione, il suo temperamento guerriero, la sua intelligenza e, Dio, la sua bellezza...si, la sua bellezza delicata! Non credo che in vita mia abbia mai fatto l'amore con un'altra come lei! Se penso a quei giorni il fuoco mi invade la carne! É inutile, sono davvero il re dei coglioni! Entro in casa e mi butto sul divano con ancora il cappotto addosso, mi sento completamente frastornato, come se fossi passato in un frullatore! Appena poggio la testa sulla sulla spalliera sento il mio telefono suonare, che palle! Lo estraggo dalla tasca e vedo che é un SMS di Giò.

Da: Giocasta
A: me
Dolcezza, stasera io e Raffaele ti vorremmo come ospite per cena, facci sapere, così ci racconti Delle tue notti brave in Spagna.

Da: me
A: Giocasta
Se avete voglia di avere una zavorra depressa a cena, vi raggiungo.

Da: Giocasta
A: me
Alza il sedere e vieni!!!!

Con Giò si può discutere davvero poco, mi dò una sciacquata e mi metto in macchina, se avessi rifiutato il suo invito probabilmente mi avrebbe fatto passare i guai, soprattutto ora che aspetta il terzo figlio...non vorrei che tutti quegli ormoni le dessero alla testa!
Arrivo sotto casa sua e mi si riempie il cuore di tenerezza nel vedere le luci accese del suo appartamento al secondo piano, andare lí é un po'come tornare a casa, solo con più gente e senza quel vuoto dato dal mio essere uno scapolo incallito, suono e salendo le scale sento le voci cinguettanti di Maria e Angelica strillare: " Mamma! Papà! É arrivato lo zio!" E, appena metto piede in casa, quelle due piccole pesti mi saltano addosso, Dio come sono cresciute in due anni...
" Pulcine! Siete diventate grandi!" Esclamo sollevandole per dar loro un bacio. " Siete così grandi che faccio fatica a prendervi in braccio..."
" No! Zio...non dire così! Siamo sempre piccole!" Dice Angelica, la più piccola, sbuffando.
" Dai, lasciate respirare lo zio Ettore, sarà stanco morto..." Raffaele si avvicina e mi stringe vigorosamente la mano. " Ci sei mancato in questi anni, vecchio amico..."
" Anche voi, ragazzi, non sapete quanto!" Osservo Raffaele con un po' di commozione, é vero, mi sono mancati tantissimo, mi è mancato il loro farmi sentire parte della famiglia, il loro affetto e il loro sostegno...mi é mancato praticamente tutto di loro.
Raffaele é, forse, il miglior frutto del mio raziocinio, anzi, tutta questa famiglia lo é, se molti anni fa fossi stato impulsivo come é recentemente successo, nulla di tutto questo oggi ci sarebbe... quando Giò era ancora studentessa ed io il suo tutor nel passare troppo tempo assieme ci infatuammo l'uno dell'altra, ma grazie al cielo capimmo subito che si trattava di una cosa passeggera e non varcammo mai quel limite invalicabile tra lecito e non... Raffaele e Giò sono le persone più innamorate che conoscono, non mi sarei mai perdonato l'aver distrutto questo idillio!

La cena trascorre serena e quella sensazione di disagio che mi portavo dentro da giorni mi sta poco per volta abbandonando.
" Allora, da domani riprendi le lezioni..." Interviene Giocasta iniziando a sparecchiare.
" Si... domani ricomincio con conservativa uno con i ragazzi del quarto anno... vedremo come va..."
" Cerca di non bissare l'esperienza di due anni fa, siete stati in due ad uscire malconci." Commenta lei.
" Per carità! Non ne voglio sapere di altre esperienze del genere! Comunque, in mia assenza se l'è vista il prof Scillitani in persona con le lezioni?" Chiedo.
" Veramente no... Scillitani ha piazzato una tipa in questi mesi, all'inizio faceva lui, poi da bravo vecchio trombone ha preferito delegare ad una dottoranda..." Spiega Giò.
" Dottoranda?"
" Si, una bella tipa, Croce Beatrice!" Esclama ironica.
" Bella in che senso?"
" Avrà quasi trent'anni e di essere brava lo é, ma é un po' strana..."
" Ha parlato quella normale!"
" Cosa vorresti dire con questo?" Chiede sorniona.
" Mah...fai un po'tu..." Le dico sorridendo, intanto Raffaele sghignazza sotto i baffi.
" Scherzi a parte, fai attenzione alla Croce, é una tipa tosta e non l'avrà preso bene il fatto di essere stata scalzata dal suo posto anche se sapeva perfettamente che era una situazione provvisoria."
" Questa Croce sembra essere proprio una croce..." Scherzo.
" Non hai idea quanto! Sembra un militare, brava, bravissima nel suo lavoro, ma pesante!" Sospira Giocasta.
" Giò, non è che tu sia molto diversa, tu spesso sembri una strega, soprattutto durante gli esami..."
" Ettore...io ho i miei motivi!" Risponde piccata.
" Come no!? Senti, valuterò io che tipo é, sicuramente domani la conoscerò, secondo me, però, tu la vedi così perché hai trovato qualcuno In grado di tenerti testa..." Le dico facendole l'occhiolino.
Giocasta sbuffa, secondo me sa che ho ragione, é una persona fantastica, ma qualche volta soffre di manie da prima donna, a volte mi chiedo dov'è finita quella dolce studentessa che nei lunghi pomeriggi di lavoro mi chiamava timidamente "Dottore".

Home sweet home, o, almeno, si fa per dire, tornare a casa é così deprimente, non c'è nemmeno un cane ad aspettarmi e non é che negli anni le possibili inquiline siano mancate! Ma tra psicopatiche come Stefania e cazzate da parte mia sono rimasto solo soletto, good job, Ettore, ormai ci sei solo tu!
Mi tolgo il cappotto e mi lancio sul divano, stasera dormirò qui, dopotutto che senso ha avere un letto matrimoniale se non hai nessuno con cui dividerlo?
Poco per volta scivolo in un sonno profondo ed irrequieto nella speranza che domani il mio vuoto sia un po'meno opprimente...

Come quattro zeri sul cuore (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora