trentasette

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L'orologio sulla parete segna le 14, ho dato appuntamento a Stefania al bar dell'ospedale durante la mia pausa pranzo e l'attesa del suo arrivo mi sta mandando letteralmente al manicomio, picchietto nervosamente le dita sul bancone e il mormorio degli avventori del locale mi irrita sempre più, se Ilaria e Stefania hanno a che vedere l'una con l'altra, questo non può essere nulla di buono!
" Due caffè, per favore, di cui uno macchiato con latte di mandorla!" Una voce familiare mi distrae dai miei pensieri e mi invita a voltarmi, Stefania mi scruta attraverso i sui immancabili occhiali da sole Bulgari e sulle sue labbra un timido sorriso cerca di stemperare un'atmosfera già molto pesante.
" Ciao, Ettore..."
" Ciao."
" Mi sono permessa di ordinare anche per te, so che prendi solo caffè a quest'ora."
" Si vede che mi conosci..." Le dico con tutta la dolcezza di cui sono capace.
" Beh...la nostra é stata pur sempre una convivenza!" Esclama poggiandosi al bancone.
" Allora... come va la vita?" Le chiedo.
" Non c'è male, ma bando ai convenevoli, rischiamo di rendere ancora più patetica la situazione."
" Hai ragione, ammetto che non è piacevole incontrarti in queste circostanze."
" Puoi dirlo che semplicemente non è piacevole la mia presenza." Sussurra con un velo di malinconia negli occhi.
" Ste, non volevo dire questo..." Mi affretto a rispondere.
" Dai... arriviamo al dunque. Ti ho chiamato perché ho qualche info sulla ragazza sparita e non ti piaceranno."
" Benissimo...non mi piaceranno..." Le faccio il verso sarcastico.
" Qualche mese fa... più o meno nel periodo in cui ci siamo... diciamo rivisti ..." Stefania é leggermente a disagio, ma con lo sguardo la invito a proseguire. " Beh...in quel periodo ho ricevuto una chiamata da un numero sconosciuto e indovina chi era? Niente meno che Ilaria! Quando si è presentata mi è venuto l'impellente bisogno di mandarla a quel paese e chiudere la telefonata..."
"Ma?" La sprono vedendo il suo tentennamento.
" Ma la sua proposta é stata più che allettante...so che ci vedevamo solo per dello stupido ed insignificante sesso e questo non mi bastava, ho provato a farmi andare a genio la situazione, giuro, ma già dopo la seconda volta mi andava stretta, sai, Ettore, quando si sta con te dopo é difficile tornare indietro... volevo di più, volevo essere ancora la tua donna, ma tu non avevi le stesse intenzioni, così l'idea di Ilaria mi é piaciuta un mondo, mi sarei presa una piccola rivincita, solo uno scherzo... Ilaria mi disse che dovevo solo indicarle i tuoi spostamenti, soprattutto quelli imbarazzanti, al di fuori dell'ospedale e lei avrebbe inventato qualcosa per darti la sensazione di essere braccato...voleva umiliarti, voleva farti sentire in gabbia, osservato, spiato...se non era lei a sapere dov'eri, sarei stata io i suoi occhi...e... quando il sapere della vendetta mi ha estasiata...beh le ho passato....QUEL VIDEO..."
" Ste...ma che cazzo ti é passato per la testa?! Io...io...ho passato mesi di inferno...ero spiato, soffocato...non...non mi sentivo tranquillo in nessun luogo, neanche a casa mia! Sai cosa significa? E poi il VIDEO! MI HAI RESO LO ZIMBELLO DEL REPARTO!"
" No...non lo so cosa significa...ma quando ho visto che iniziavi a stare male ho deciso di chiudere questa storia...non le ho spifferato più nulla, non le ho dato altro con cui farti soffrire...mi sono sentita un verme!"
Guardo Stefania come in trance, le sue parole mi hanno ferito, ha usato i nostri momenti intimi per farmi del male...ma cosa potevo aspettarmi!? In fondo anche io ho usato la sua intimità per il mio diletto... praticamente ci siamo fatti del male a vicenda.
In un attimo la rabbia che si era generata in me svanisce, sono stato io a generare in lei del risentimento e questo fa di me il vero colpevole, adesso sono io che mi sento un verme.
" Ste... senti...non posso essere arrabbiato con te, se io non ti avessi trattata come un oggetto sessuale tu non avresti agito in questo modo, anzi, ti devo ringraziare per l'onestà che stai dimostrando, Ilaria ha usato le informazioni che hai dato per sputtanarmi pubblicamente e per farmi sentire un animale in trappola, ma non posso ritenere te l'unica responsabile, sei stata sincera e a me basta questo per spegnere ogni rancore, ma ora dimmi, sai per caso il perché ti abbia messa in mezzo a questa storia? E soprattutto come faceva a sapere che ci stavamo rivedendo?"
" In tutta onestà non ne ho idea, so solo che ti odia e non so neanche come abbia fatto a sapere di noi."
" Capisco, io ti ringrazio ancora e spero che tu possa fare ammenda con te stessa perché ti giuro che non ce l'ho con te."
" Ettore... vorrei essere più di aiuto in questa storia, non so perché, ma la sparizione di Ilaria ha qualcosa di sinistro, mi inquieta e vorrei poter aiutare, se mi viene in mente qualcosa di quel periodo ti chiamo... spero che questo gioco di specchi finisca il prima possibile..."
Abbraccio Stefania con riconoscenza, posso solo immaginare cosa sia stato per lei chinare il capo e ammettere le proprie colpe, lei che non è mai arretrata di fronte a nulla, lei che non si è mai lasciata sovrastare da niente e da nessuno ha dovuto sottomettere alla sua coscienza.

Torno a casa ormai esausto, questa giornata é stata molto impegnativa si tutti i fronti! Tris non è ancora rientrata ed approfitto per farmi una doccia ristoratrice, mi sento la mente confusa, non capisco come Ilaria possa nutrire un odio talmente profondo nei miei confronti, possibile che abbia una mente così disturbata!? Eppure mi é sempre sembrata una ragazza forte, risoluta e posata... Ilaria, ma cosa nascondi in quella tua testolina? Il male che ho fatto a Sara ha fatto soffrire così tanto anche te?
Se solo potessi rispondere...ti prego...fatti trovare...parlami!
Mentre l'acqua calda mi scivola sulla pelle non posso fare a meno di pensare che questo casino potrà concludersi solo quando saremo l'uno di fronte all'altra...

Come quattro zeri sul cuore (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora