trentuno

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Sono piantato in corridoio come un fesso da venti minuti, la sto aspettando con una certa apprensione e non faccio altro che ripetere nella mente il discorso che mi sono preparato, chiedere scusa non é mai facile, soprattutto se queste scuse le devo a lei...Sara...
Il reparto brulica di vita, ma quando la vedo uscire dal box fasciata nella sua divisa color vinaccia sembra che ci siamo solo noi, purtroppo non posso negare che, qualsiasi piega possa prendere la mia vita, Sara eserciterà su di me un certo ascendente.
" S-Sara....scusa... hai...hai due minuti?" La vedo girarsi nella mia direzione e scrutarmi con sufficienza.
" Due minuti? A che ti servono due minuti del mio tempo? Vuoi farmi incazzare di nuovo?" Sputa acida, nel frattempo un piccolo gruppetto di curiosi si è raccolto in corridoio e ci sta osservando, possibile che facciamo tanto clamore dopo tutto questo tempo?!
" No...no...per carità!" Mi affretto a rispondere. " Voglio solo parlarti... giuro che vengo in pace..."
La vedo tentennare qualche istante, non posso biasimare la sua incertezza, ma spero con tutto il cuore che voglia ascoltarmi.
" Ok...ma solo due minuti." Sussurra ancora poco convinta.
" Andiamo nel mio studio."

La vedo accomodarsi sulla sedia di fronte alla scrivania, é irrequieta, come se trovarsi qui la mettesse a disagio.
" Non ti preoccupare, non ti tratterrò a lungo...." Le dico sedendomi a mia volta.
" Grazie...non...non mi piace trovarmi in questa stanza...troppi ricordi." Sussurra abbozzando un mezzo sorriso.
" Sono solo brutti i ricordi?" Chiedo cercando di allentare un po'la tensione.
" No...é proprio questo il problema... alcuni sono troppo belli." Sara arrossisce leggermente e china il capo cercando di nascondere il viso dietro i capelli appena liberati dalla coda.
" Non volevo essere stato così importante, ti ho segnata troppo." Commento con un velo di tristezza nella voce.
" Eppure lo hai fatto...ma tutto quel casino mi ha fatto crescere...sono molto diversa dalla Sara che conoscevi...e questo posso assicurarti che é un bene."
Guardo Sara con la consapevolezza che effettivamente di fronte a me c'è una donna estremamente diversa da quella che era stata la mia piccola e fragile apprendista, ma ammetto che me lo aspettavo, ero certo che poco per volta avrebbe spiegato le ali e spiccato il volo ed è proprio per questo che so che posso serenamente parlare di quello che realmente sta accadendo.
" Sara..." Esordisco con un po'di incertezza. " Io...io sento il bisogno di chiederti scusa...mi...mi sono reso conto che ho preso un abbaglio, un colossale abbaglio...so per certo che non hai nulla a che vedere con tutta la merda che mi é stata buttata addosso..."
" Vorrei ben vedere! Cosa ci avrei guadagnato nel cercare di rovinarti? Nulla! Non sono così immatura da fartela pagare per un torto ormai decrepito! Soprattutto adesso che mi sto realizzando..."
" Infatti...ero così... così accecato dalla rabbia che ho cercato una soluzione semplice, un capro espiatorio e tu mi sembravi la più adatta..." Mormoro rosso in volto.
" Grazie mille per la considerazione." Ribatte Sara ironica.
" Dai...sto cercando di scusarmi!"
" Va bene, accetto le tue scuse, ma solo perché sono una persona magnanima avvezza alla compassione per i casi umani disperati!" Esclama ridendo.
" Stai per caso insinuando che sono un caso disperato?"
" Io che insinuo certe cose? Certo che no!" Risponde sorniona. " Ma dimmi, come hai avuto questa brillante intuizione che mi scagiona dalle accuse?"
Il clima tra di noi si è alleggerito, mi sembra quasi di riuscire a respirare meglio, potrò negarlo a chiunque, ma mai a me stesso, il giudizio di Sara è terribilmente importante.
" Beh... l'ho avuta da una serie di...di considerazioni e da una serie fortuita di osservazioni."
"Ossia?"
" Sara...quella mattina quando sei venuta da me incazzata con un toro, io so per certo che al bar dell'ospedale con Michele non ho fatto il tuo nome, io sono sicurissimo che non ti ho esplicitamente nominata, per favore... dimmi chi ti ha detto che ti ho accusata."
Vedo Sara mordersi il labbro inferiore in segno di nervosismo, so il dilemma interiore che la sta affliggendo perché conosco l'identità della istigatrice, temporeggia, sospira, mi guarda con occhi smarriti, ma alla fine sussurra:" I-Ilaria..."
" Lo immaginavo..."
" Lei...lei mi ha detto di averti sentito parlare con Donizetti e mi ha fatto credere che hai puntato il dito contro di me...ma..."
" Ma?"
" Ma non in cuor mio sapevo che non potevi aver fatto una cosa del genere, non è da te!"
" Allora perché le hai creduto?"
" Perché ho pensato che non avesse motivo per mentirmi... almeno lei..." Sara mi guarda con un accenno di rimprovero negli occhi e non posso fare a meno di incassare il colpo.
" Sara...io ho una serie di motivi per credere che ti abbia mentito..."
Le racconto tutto per filo e per segno, le espongo i miei dubbi, le mie perplessità, ma non riesco a renderla del tutto partecipe delle mie scoperte e, alla fine, mi fermo ad osservare il suo stato di inquietudine, sperando di poter chiudere il cerchio.
" Ettore... quindi... secondo te Ilaria ha fatto tutto questo per vendicarsi del torto che mi hai fatto?"
" Si...lei ha accusato il colpo delle tue sofferenze...ma..."
" Ma non sono solo io il motivo scatenante di questo pandemonio..." Continua lei.
" Si...non sei stata solo tua la causa scatenante, credo, anzi, sono praticamente certo che Ilaria abbia una storia con Lucarelli e probabilmente ha unito l'utile al dilettevole..."
" C-cosa?" Sara sgrana gli occhi allibita, sembra che abbia visto uno spettro.
Mi schiarisco la voce e con un po'di disagio la rendo partecipe di quanto sono venuto al corrente: " Sai che mi...mi frequento con Beatrice Croce?" Domando.
" Ho avuto modo di sentire voci..."
" Ecco...Tris ed io abbiamo voluto giocare a carte scoperte sulla nostra precedente vita sentimentale e come io le ho detto di te lei mi ha detto di Lucarelli..."
" L-lucarelli..." Mormora. " Lucarelli ha una relazione con Ilaria e ne ha avuto una con la Croce... Giusto?"
" Giusto."
" E cosa mi sta a significare tutto questo?"
" Credo che abbia iniziato ad infierire su di me in prima battuta per vendicarsi di quello che ho fatto e quando si è sparsa la voce della mia storia con Tris si è accanita per togliersi un tacco...so che Tris é stata importante per Lucarelli..."
Sara si morde le labbra e vedo inquietudine nei suoi occhi.
" Ettore...io...io a questo punto non so se crederti, le accuse che stai sollevando sono pesanti e Ilaria é la mia migliore amica..."
" Ti capisco, ma pensaci, per favore, la situazione é spinosa ed io ho...ho bisogno del tuo aiuto..."
" Il mio aiuto?"
" Si...la mia vita sta diventando un casino ed ho bisogno di te per arginare la cosa...ti prego...aiutami a fermare Ilaria." La mia voce arriva alle orecchie di Sara come una supplica, sono disperato e non lo nascondo e lei se ne é resa conto, la vedo sollevarsi dalla sedia e avviarsi verso la porta.
" Sara...non...non dici nulla?"
Ci guardiamo per un istante infinito e in soffio mi sussurra: " Ci penserò..." E detto ciò sparisce dietro l'uscio.

I'm back...scusate se sono sparita,ma sto attraversando un periodo particolare, non preoccupatevi, però, porterò a termine la storia ❤

Come quattro zeri sul cuore (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora