trenta

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La vedo picchiettare nervosamente le dita sul tavolo, il rumore ritmico delle sue unghie laccate di nero mi mandano al manicomio, da quando l'ho messa al corrente degli ultimi sviluppi della mia vita non ha fatto altro che restare in silenzio ad osservare il nulla e questo mi sta facendo impazzire.
" Giò, ma possibile che non hai nulla da dire?" Sbuffo esasperato verso la mia migliore amica.
" E cosa dovrei dirti, di grazia?" Il suo tono ironico non fa presagire nulla di buono.
" Nulla di che...un parere...come ti vedi la cosa...non lo so, qualunque cosa vuoi dirmi!"
" Beh...allora ti dico che sei un coglione! Anzi, il re dei coglioni!"
" Ma perché? Mi volevate tutti sistemato ed ora che l'ho fatto mi mandate tutti a male?"
" Si.... cazzo, Ettore, ti stai scopando la Croce! Ti trombi Beatrice Croce! Quella é matta, é una arrampicatrice sociale, una manipolatrice! Anche i genitori non la vogliono tra le palle!"
" Giò, finiscila di dire cazzate, tu non la conosci, non sai tutti i retroscena!"
" Ettore, vedi che io la conosco da prima di te....so tutto... anche come si é trovata a fare il dottorato di ricerca...e a diventare l'assistente del prof di conservativa...vedi che lei si faceva..."
" Lucarelli?" La incalzo io.
" Ah...lo sai?" Chiede sorpresa.
" Si, me lo ha detto lei...come mi ha detto altre cose...e posso assicurarti che molte dicerie che circolano in reparto sono solo pure e semplici illazioni." Dico con tono autoritario.
Giocasta mi guarda rassegnata e sospira, come sempre quegli occhi scuri come una notte senza luna tradiscono la sua preoccupazione, ma non posso dargliela vinta, deve capire che non è sempre tutto come sembra, Tris é estremamente diversa da come la immagina, deve imparare a conviverci perché non ho nessuna intenzione di rinunciare ad una della due donne più importanti della mia vita.
" Giò...ti prego...abbi fiducia nel mio discernimento..." Le mormoro con tono conciliante.
" Ettore...non puoi chiedermi questo...dopo la faccenda di Sara non ho più quella fede cieca nel tuo raziocinio...te lo dico da amica, mi sono resa conto che sei un uomo estremamente bisognoso di amore e spesso e volentieri ti lasci trascinare in relazioni incasinate appena qualcuna ti dà un po'di attenzione."
" Giò... anche tu con questa storia!?" Sbotto esasperato.
" Si, Ettore, anche io....forse tu non te ne rendi conto, ma noi tutti, i tuoi genitori compresi, ti vediamo completamente stralunato! Cazzo, la Croce la conosci appena ed è già il grande amore della tua vita! E così fu per Sara... Stefania non ne parliamo, avete convissuto anni e poi di punto in bianco ti svegli e capisci che non fa per te? Ettore...ma cosa cerchi dalla vita? Cosa vuoi da una donna?"
Cosa dire...é disarmante...come sempre... Giocasta mette a nudo le mie fragilità come nessuno al mondo sa o può fare... mi sento vulnerabile, ma stavolta non farò alcun passo indietro, stavolta posso solo dare a Giocasta una mezza ragione.

Esco dall'appartamento di Giò con il cervello in fusione, speravo che mi potesse dare conforto o che mi potesse almeno capire, ma nulla, é come se anche lei avesse iniziato a remarmi contro.... oltretutto preso dalla conversazione sulla mia vita privata non le ho neanche parlato del vero motivo della mia visita, avevo chiesto di vederla per cercare di capire se il sospetto che si è insinuato in me ha un senso logico...
Con la testa sempre più pesante mi fermo al bar della facoltà di lettere e ordino un caffè, ho bisogno di ricaricare i neuroni. Mentre aspetto che arrivi l'ordinazione apro Facebook dal mio cellulare ed inizio a studiare il suo profilo, é incredibile la sua faccia tosta, ma conoscendola quando vuole qualcosa fa carte false per ottenerla... Ilaria...sei terribile, lo sai? Ebbene sì, credo proprio che il mio stalker sia lei, quella piccola serpe ha applicato la legge dantesca del contrappasso...per vendicarsi del male che ho fatto a Sara ha usato la stessa tecnica che utilizzò Stefania per separarci, bel lavoro, Ila, apprezzo la tua sottile crudeltà, denota intelligenza.
Mentre scorro le decine di foto che ha postato in questi giorni a Roma arriva il mio caffè, ne mando giù un bel sorso e frattanto mi compiaccio della mia intuizione, quella stronza è l'unica che può sapere dei miei movimenti in reparto e durante il suo soggiorno romano il mio aguzzino non si è fatto sentire, credo di essere riuscito a fare uno più uno, no? Mi manca ancora qualche dettaglio, ma arriverò a capire anche questo, soprattutto sono curioso di sapere come ha scoperto che per un po' mi sono rivisto con Stefania, l'aspetterò al varco e vedrà cosa le combino.
Finisco il mio caffè e con un sorriso soddisfatto pago, ora sì che mi sento di buon umore...con o senza Giò riuscirò a cavarmela, a mettere a posto tutto questo casino, ma ammetto che c'è solo un piccolissimo pensiero che mi turba, la domanda che mi ha fatto Giocasta mi ha lasciato perplesso...io, effettivamente, cosa cerco in una donna?

Giro le chiavi nella serratura e appena si schiude l'uscio le note di "In the air tonight" di Phil Collins mi raggiungono.
" Ehi, dottore! Ben tornato!" Chioccia Tris affacciandosi dalla cucina, come sempre non ho resistito alla tentazione di venire da lei, mi sento più a casa nel suo appartamento che nel mio.
" Buona sera! E questo cos'è?" Le dico togliendole dalla guancia una macchia giallastra ed oleosa.
" Lasciamo perdere...ho provato a fare la maionese, ma é impazzita e ho fatto un casino!" Esclama esasperata. " Mi sono giocata il mio pomeriggio libero giocando a master chef dei poveri. E tu dove sei stato?"
" Da Giò, appena ho finito in reparto sono passato da lei e abbiamo fatto due chiacchiere." Le dico sfilandomi il cappotto e lanciandolo sul divano.
" Le hai detto di noi?" Mormora con un mezzo sorriso.
" Già...e..."
" E non é stato un successo, vero?" Mi avvolge le braccia attorno alla vita e mi stringe delicatamente.
" Vero...ma toglimi una curiosità, dov'è finita quella strega dal cuore di ghiaccio di Beatrice Croce?" Le sussurro in un orecchio.
" É uscita...e non penso che tornerà presto."
" E dov'è andata?"
" Dove non ci sei tu..." Tris si solleva sulle punte per raggiungere il mio viso e chiudendo gli occhi mi posa sulle labbra un bacio dolcissimo.
" Sai..." Esordisco prendendole il volto tra le mani. " Oggi mi è stato chiesto cosa cerco in una donna."
" E tu cos'hai risposto?"
" Nulla...ma ora so cosa cerco."
" Ossia?"
" Io cerco te...in tutti questi anni, senza saperlo, ho sempre cercato te...la tua follia, la tua determinazione... era te che chiamavo a gran voce."
Gli occhi di Beatrice si inumidiscono, le sue labbra rosse come il fuoco tremano e due lacrime le rigano le guance.
" Ehi...ma che fai? Piangi?" Le dico asciugandole il viso con il pollice.
" No...cioé si..." Balbetta. " Ma solo perché sono felice, per la prima volta sono amata per quello che sono."
La stringo a me come se volessi farla entrare nel mio cuore e lascio che le sue lacrime bagnino la mia camicia, stasera avrei voluto raccontarle dei miei sospetti, avrei voluto organizzare con lei le mie contromosse, ma ora non ha importanza, per queste cose c'è tempo, ci penseremo domani...per adesso mi godo questo momento...il momento in cui ho capito quello che realmente stavo cercando.

Come quattro zeri sul cuore (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora