trentotto

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Sara é ridotta all'ombra di se stessa, vaga per il reparto come fosse uno spettro, non parla, non sorride, non interagisce, lavora e si chiude in un silenzio che definirei agghiacciante, povera ragazza, non c'è mai pace per lei...prima io, poi il bambino e, in fine, Ilaria...É tutto il giorno che cerco di fare due chiacchiere con lei per poterle raccontare cosa é successo, ma ogni volta che mi avvicino c'è sempre qualcosa che me lo impedisce, prima la chiama la caposala, poi le si avvicina uno studente che segue nel tutoraggio, poi mi blocca il Sommo!
Ormai stremato e spazientito mi rintano nel mio ufficio, ho trascurato un sacco di lavoro burocratico per via degli ultimi avvenimenti e credo proprio che sia arrivato il momento di portarlo a termine.
" Posso?" Tris compare dietro l'uscio socchiuso, ho il vago sentore che tutti i miei buoni propositi siano finiti per la direttissima nel water!
" Vieni... entra..." Dico leggermente seccato.
" Uffa! Ma che ti prende? La tua donna viene a farti un salutino e tu la ringrazi con la voce che trasuda scazzo?" Beatrice salta sulla mia scrivania e accavalla le gambe, ma come cazzo fa ad essere sexy anche con la divisa dell'ospedale addosso!?
" Dai...lo sai che non ce l'ho con te! É il periodo e poi ho un mucchio di lavoro arretrato da sbrigare!" Le mormoro afflitto mentre scorro l'indice sulla sua gamba fasciata dal pantalone colore vinaccia.
" Posso fare qualcosa per alleviare le tue pene?" Dice lei sorniona.
" Beh...avrei diverse idee...ma non credo che il solito sesso possa bastare, per tirarmi su ci vorrebbe altro..." Sto parlando con Tris, ma é come se stessi mettendo per la prima volta insieme un pensiero che mi ronza in testa da un po'.
" Tipo?" Chiede la mia bella collega interrogativa.
" Tris...che dici...ci sposiamo?" Lo dico tutto d'un fiato, guardandola dritta negli occhi, é un'idea impulsiva, proprio come lo è stato l'inizio della nostra storia, ma credo che dopo tanto sia riuscito a formulare UNA BUONA IDEA!
Tris mi guarda stranita,schiude le labbra per rispondere, ma...
" Ettore...fila dritto dal Sommo...qui sta succedendo qualcosa di grosso e vuole vedere te!" Michele Donizetti entra come treno nel mio ufficio e mi afferra per la manica, ecco che la mia giornata si trasforma nuovamente in un incubo!

Credo di essere vittima di una macumba, oppure il karma mi odia, non so perché attirò su di me sciagure e calamità, fatto sta che mentre aspetto di entrare nell'ufficio del Sommo mi sembra di avere il cuore che mi scoppia nel petto, Michele é più agitato di me, dice che quando il direttore del reparto lo ha incontrato nel corridoio gli ha chiesto con un'espressione che non permetteva repliche di venirmi a cercare.
Sento la fronte imperlarsi di sudore e quando la voce del direttore mi invita ad entrare mi sento mancare il fiato, faccio cenno a Donizetti di aspettare fuori e spingo delicatamente la porta come se avessi paura di sfondarla.
"Prego, Ettore, accomodati." Il Boss del reparto mi fa cenno di sedermi da dietro la sua imponente scrivania e con mia grande sorpresa alle sue spalle noto c'è anche Sara.
" Mi dica, Professore, a cosa devo questa convocazione?" Chiedo cercando di sembrare il più tranquillo possibile.
" Beh...é successa una cosa strana questa mattina, caro Ettore, la qui presente Dottoressa Brama mi ha comunicato il ritrovamento di questa in uno dei cassetti della sua scrivania..." Il sommo mi porge una busta da lettera e mi invita ad aprirla. " Cos'è?" Mormoro.
" É una lettera...una lettera della nostra collega scomparsa....indirizzata a te..." Sento il sangue gelarmisi nelle vene e il respiro bloccarsi nei polmoni... Ilaria mi ha scritto una lettera!?
Sgranò gli occhi e rigiro la busta tra le mani, mi sembra che pesi una tonnellata, ma é solo un normale pezzo di carta. " Vorrei che la leggessi, qui e adesso e soprattutto che ci spiegassi la natura del tuo rapporto con Ilaria... vorremmo chiarezza prima di mettere in mezzo le forze dell'ordine... personalmente sono stanco di tutto il clamore che aleggia attorno al reparto e... vorrei capire a quali altri danni bisognerà porre rimedio." Il direttore é serio e il suo sguardo mi fa capire che la situazione lo preoccupa davvero.
"Per quanto possa sembrare ambigua la situazione, posso assicurare che non c'è nessun rapporto di nessuna natura tra me e Ilaria, so che ci sono dei precedenti..." Dico osservando Sara. " E che attualmente sto intrattenendo una relazione con una collega, ma in entrambi i casi si tratta di rapporti SENTIMENTALI..." Preciso. " E non esclusivamente... sessuali... Per quanto riguarda Ilaria, invece, non ci sono legami tra me e lei, di nessun tipo, forse l'unico é stato lo stalking da parte sua nei miei confronti..."
" Bene...mi fa piacere saperlo, ma credo che sia comunque utile che tu legga il foglio seduta stante, ho bisogno che mi siano chiari dei dubbi."
Apro la busta e leggo.

"Non so se la leggerai mai, ma ho bisogno di scriverti, forse perché ora tutto il male che ti ho fatto lo provo sulla mia pelle o perché arrivata a questo punto una bella confessione mi potrebbe alleviare le pene del dopo ...non lo so con precisione perché, ma ti voglio parlare. Sai, Ettore, due anni fa ti ho odiato profondamente per il male che hai fatto alla mia migliore amica, Sara era, é e sempre sarà la persona più importante della mia vita e ogni sua sofferenza diventa mia, quindi puoi ben immaginare il perché del mio rancore nei tuoi confronti, ma le circostanze sono cambiate in questi anni, la rabbia é rimasta silente fino al tuo ritorno, quando ti ho rivisto le braci hanno ripreso ad ardere, ma non al punto tale da scatenare tutto quel putiferio...
Allora, ti starai chiedendo, quando e perché (il reale perché) ho iniziato a darti il tormento? Beh...un momento preciso non c'è, ma tutto é cominciato quando mi sono resa conto che per l'uomo che amo, io sono solo un giocattolo,un passatempo...ed é stato quel pensiero a scuotermi... nonostante il dolore che le hai causato tu non hai mai, MAI trattato Sara come un passatempo, non l'hai mai nascosta al mondo, non l'hai mai portata in uno squallido motel, non l'hai mai costretta ad avere rapporti fugaci in parcheggi bui...no... nulla di tutto questo! Lei era la tua principessa, la tua dea e questo mi ha fatto arrabbiare, arrabbiare da morire! Io per Lucarelli non sono mai stata così importante, ma perché? Ho forse sbagliato qualcosa per non meritarmi anche io un amore così? Non potevo avercela con Sara, lei la felicità se l'è sempre meritata...ma perché io no? Io per amore ho già sofferto in passato, per un altro amore sbagliato ho dovuto anche rinunciare ad un figlio, quindi non pensi che anche io avrei meritato un amore così e non un surrogato? Ettore, ti chiedo, perché Sara si ed io no? Perché ti sei innamorato di lei? Non ero adeguata anche io? Non avevo diritto ad un grande amore anche io? Sei stato miope, non hai visto che dietro alla tua pupilla si nascondeva qualcuno più bisognoso di attenzione! Sai...il colpo di grazia, però, me lo hai dato quando hai iniziato a gironzolare con quella troia della Croce! Oh! Sì, lì mi hai mandato letteralmente in bestia, quella puttana ha avuto anche le attenzioni del mio uomo, lo sapevi? Loro, però, hanno goduto di privilegi a me non concessi, quindi già che avevo fatto trenta ho provato a fare trentuno! Ho voluto colpire lei attraverso te e rovinarti ancora di più la vita perché anche in questo caso hai dato quell'amore assoluto a qualcuna che credevo ne avesse più bisogno... peccato però che lei il suo amore speciale lo avesse già vissuto! Io non sono stata amata tra delle lenzuola profumate di passione, ma tra coperte che odoravano di stantio e sudore, io non ho vissuto il brivido del proibito in una stanzetta intima del reparto, ma sopportato l'ansia del peccato su di un sedile posteriore, io non ho provato la gioia di concedermi al mio uomo, ma sono stata usata da un uomo....
Ora ti saluto, Ettore, spero tu ora sia in grado di rispondere ai mille perché che ti ho creato... spero tu possa anche perdonarmi, perché io non riesco a farlo, non riesco a perdonare l'aver scelto sempre l'amore sbagliato e soprattutto il dover lasciare l'unica persona che mi ha dato un grande amore...stai vicino a Sara, per favore, perché io adesso ho solo voglia di sparire nelle viscere dell'unico posto che forse un po'di amore me lo ha dato..."

Finisco di leggere con gli occhi lucidi, sento un tuffo al cuore, dietro a quella facciata da dura, Ilaria nasconde un animo fragile, un animo affamato d'amore...era invidiosa, ma per non riversare la sua frustrazione su Sara ha scagliato il suo dolore su di me!
Passo il foglio a Sara che, immagino, abbia già letto, e la osservo con lo sconforto nell'anima, ma appena afferra il foglio un pensiero mi fulmina la mente... Ilaria ha detto che tutto ciò che vorrebbe é sparire nelle viscere del luogo che le ha dato amore...
" Sara.... quando... quando hai trovato la lettera?" Chiedo nervoso.
" Questa mattina, perché?"
"Sei sicura che ieri in quel cassetto non ci fosse?"
"S-si..."
"Sara, ma hai raccontato tutto della nostra storia ad Ilaria? Tutto? Ogni particolare?" Sono agitato,ho un sospetto che mi fa temere il peggio.
Vedo la mia pupilla abbassare lo sguardo in imbarazzo: "si, le ho detto tutto!"
"Anche della mattina in cui ci siamo appartati nel vecchio archivio in disuso?" Sara annuisce ed io mi precipitò fuori dallo studio come un pazzo.
"Ettore, ma dove corri?" Grida lei alle mie spalle.
" Sara, so dov'è Ilaria, chiama i soccorsi e raggiungimi all'archivio! NON ABBIAMO UN SECONDO DA PERDERE!!!"

Come quattro zeri sul cuore (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora