ventisei

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La prima volta che si rompe uno strumento dentro il canale durante una seduta di endodonzia non la si scorda mai... quando mi successe avevo venticinque anni e mi sembrò che il mondo mi cascasse addosso...a sapere che oggi mi sarei trovato in una situazione precaria come quella che sto vivendo mi sarei fatto una risata.
" A che pensi?" Mi chiede Tris accarezzandomi il viso.
" A nulla...al primo strumento che fratturai in un canale." Beatrice si stende al mio fianco e sistema su entrambi il piumone, alla fine ho ceduto e ho deciso di passare anche questa notte con lei.
" E perché questa reminescenza?"
" Perché mi sento come in quell'occasione... un maledetto fallito."
" Beh... Non esagerare...uno strumento rotto capita a tutti...é successo anche a me..."
" E i casini sentimentali? Quelli non credo siano paragonabili ai miei..."
" Non saprei... minacce non ne ho ancora avute, ma a figure di merda per colpa di un partner mi difendo bene." Dice abbracciandomi in vita.
" Ed io ti ho fatto fare brutte figure?" Chiedo sornione.
" Beh...no, non ancora, ma non parlavamo di imbarazzo creato da un partner? Da quando stiamo insieme?" Tris mi stringe sempre più forte ed io mi lascio scappare un sorriso.
" Non ne ho idea! Ma, soprattutto, siamo davvero fidanzati?"
" No...non credo, almeno per adesso non lo siamo,forse in futuro...ma chissà!" Sussurra pensierosa.
" Ehi, Croce, non lambicchiamoci il cervello, come stiamo adesso va bene, non incasiniamoci la vita..." Le dico di getto, é una situazione delicata e preferisco mantenere invariato questo equilibrio precario.
" Hai ragione, così é perfetto..." Sussurra.

Mi sveglio nel cuore della notte con una strana sensazione sulla pelle, é come se qualcuno mi stesse osservando, so che è impossibile, ma mi sembra di essere costantemente spiato, mi siedo sul letto cercando di non svegliare Tris e la mia mente inizia a vagare, due anni fa ciò che sto provando io lo subì Sara, una Sara così piccola, così indifesa... eppure ora ha deciso di trascinarmi in questo maledetto inferno, é ovvio che si tratti di lei, ma come incastrarla? Non posso andare avanti così!
Guardo Beatrice addormentata al mio fianco e mi sembra di star facendo del male anche a lei, la sto tirando dentro a questo casino assieme a me, ma ammetto che il mio egoismo mi impedisce di lasciarla andare, ho bisogno di lei e del suo sostegno...mia madre ha ragione, mi piacciono le donne forti, ma solo perché cerco disperatamente il loro supporto...sono uno sfigato, un egoista e anche un codardo...e che codardo! Sospiro e sposto una ciocca di capelli dalla fronte della mia bella collega, oh, Tris! Te lo avevo detto che se mi fossi stata vicina ti avrei causato solo problemi!
Guardo il display della radiosveglia e sospiro, sono le quattro e di dormire non ne voglio sapere, mi alzo e vado in cucina per un bicchiere d'acqua, mentre sono in contemplazione del liquido trasparente un fulmine mi attraversa la mente, ma io e Michele Donizetti non abbiamo mai fatto esplicitamente il nome di Sara quella mattina al bar! Quindi lei come ha saputo di essere sospettata? Dio mio! Questo vuol dire che é stata aizzata, si tratta di depistaggio!

" Tris!" Entro in camera da letto e balzo sul materasso come un furetto.
" C-che c'è?" Beatrice si mette a sedere con ancora il viso impregnato dal sonno.
" Tris, non è stata lei!" Strillo esagitato, é come se mi fossi tolto un peso dal cuore, é inutile che lo neghi, ho amato Sara con tutto me stesso e saperla coinvolta era un dolore immane.
" Chi non è stato a fare cosa?" Chiede la Croce stropicciandosi gli occhi.
" Sara! Lei non ha a che fare con lo sputtanamento mediatico!" Sono su di giri e Beatrice lo nota con un certo disappunto.
" Ma sei sicuro?"
" Si, sicuro! Poi domani a mente fresca ti spiego!"
" Ettore, non è che ti stai illudendo?" Mi chiede con una smorfia di disapprovazione.
" No! No! Fidati! É da parecchio che ci rifletto, Sara non ha nulla a che fare con questo casino, fidati!" Beatrice si sistema i capelli sulla fronte e cerca di acquisire un certo contegno, il sonno sta lasciando spazio ad un'altra sensazione sul suo viso e questo ammetto che mi inquieta.
" Ettore...non voglio lasciare che ti possa illudere, scontrarsi con la realtà fa male, ma male male, quindi te lo ripeto, sei sicuro di quello che dici?" É risoluta, quasi glaciale nella sua volontà di mettere in discussione le mie certezze.
" Si, sicurissimo!" Ribadisco con altrettanta fermezza.
" Io credo, invece, che la tua sia solo una piccola pantomima che stai mettendo in piedi per non far crollare l'immagine che hai di lei... dopo tutto l'hai amata...ma amata tanto..." Beatrice mi prende il volto tra le mani e avvicina la mia fronte alla sua, sento il suo respiro sulle mie labbra e il suo bisogno di farmi comprendere i suoi dubbi.
" Tris...ti assicuro che non è stata lei..." Mormoro.
" Ti prego...ragiona... chi altri potrebbe?" Chiede con una punta di stizza nella voce.
" Non lo so, ma non lei..." Mi faccio via via più sicuro della mia intuizione ed assieme a questo pensiero un interrogativo si fa largo tra i miei pensieri. " Tris..." Esordisco. " Non è che..." Lei mi guarda con i suoi occhi scuri e annuisce invogliando mi a parlare. " Non è che cerchi di convincermi del contrario perché sei gelosa? Noi non stiamo insieme, non avresti motivo per esserlo..." Le dico in un sospiro.
Beatrice resta in silenzio per qualche istante e all'improvviso lascia andare il mio viso dalla sua dolce presa.
" Beatrice?" La chiamo interdetto da quel mutismo improvviso.
" É questo che pensi? Che voglia traviarti per avvicinarti a me?" Domanda con la voce incrinata da un pianto che preme per liberarsi, merda che cazzo ho combinato? L'ho colpita dritta al cuore!
" No...cioé... sì...non lo so!" Sono un coglione, le ho servito un piatto di cattiveria gratuita solo per sedare il mio ego!
" Sei...sei...uno stronzo! Io ti accolgo in casa mia quando ti trovi nella merda e mi ripaghi così!? Come se fossi una manipolatrice del cazzo?! Voi...voi uomini siete tutti uguali! Tutti! Sei esattamente come quel coglione del professor Lucarelli! Uno stronzo!!!"
Beatrice salta giù dal letto ed esce dalla stanza sbattendo la porta alle sue spalle... lasciandomi ,così, solo ancora una volta...

Salve ragazzi! Scusatemi per la lunga assenza, ma il lavoro é un disastro! Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate: secondo voi chi ha ragione? Il nostro Ettore o la bella Tris???
Baci dalla vostra Iras ❤❤❤

Come quattro zeri sul cuore (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora