quattordici

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Sono in sala operatoria, Giò é a andata in maternità e la sua agenda é stata affidata a me, la cosa, ammetto, inizia a piacermi, ho sempre amato la chirurgia, ma per una situazione o per un'altra, mi sono prevalentemente occupato di conservativa ed endodonzia...devo riconoscere, però, che me la cavo discretamente bene, soprattutto con le estrazioni di denti del giudizio complessi.
Oggi, però, sono faccia a faccia con una bella cisti, ora capisco perché Giocasta ama particolarmente il suo lavoro, la chirurgia é adrenalina pura!
Osservo la mia opera d'arte e sorrido compiaciuto, l'intervento è andato a meraviglia e la sutura é perfetta, mi fa uno strano effetto trovarmi a stretto contatto con una disciplina che mi é stata distante per molto tempo, io e la chirurgia siamo come due vecchi amanti che tanto si sono amati, ma che per una serie di circostanze sono stati lontani...e proprio come chi si é tanto amato, basta poco per infiammare nuovamente la passione.
" Dottore..." Giulia, l'infermiera ferrista, mi chiama mentre, stremato, mi accingo ad uscire dalla sala operatoria.
" Dimmi, Giuly." Con lo sguardo offuscato dalla stanchezza mi volto verso quella signora di mezza età che con un certo imbarazzo mi sorride.
" Senta...non so se è corretto metterla al corrente di ciò, ma... ecco, quando me lo hanno detto le colleghe di ginecologia... beh...ho pensato che forse dovevo dirglielo."
" Cosa, Giulia? Niente giri di parole, sono a pezzi." Chiedo un po'irritato.
" Della dottoressa Brama...che ha..."
" Che ha fatto un raschiamento...lo so." Dico sbuffando.
" Ah! Lo sa!?"
" Si... siamo due persone civili, ci parliamo..."
" Bene..."
" Piuttosto, dimmi solo una cosa, é andato tutto bene? Complicanze?"
" S-si... tutto bene, solo che..." Alzo gli occhi al cielo, non ne posso più di queste pause drammatiche.
" Solo che? Giulia, finiscila con questa suspence."
" Solo che...la dottoressa é davvero sotto tono, si è presa una settimana di ferie."
" Vorrei vedere..."
Liquido la ferrista con un saluto appena accennato e mi fiondo in corridoio, sono a pezzi, ma non riesco a fare a meno di pensare... penso a Sara, ma non solo, vado nel mio studio e prendo il cellulare.

Da: me
A: la Croce
Ehi, miss influenzata, come stai? Due giorni senza di te in reparto fanno senso...

Da: la Croce
A: me
Ciao, mister Croce Rossa, io sto meglio dopodomani rientro. Senti, hai da fare stasera?

Da: me
A: la Croce
No, perché?

Da: la Croce
A: me
Ottimo! Sei mio ospite... discutiamo Delle lezioni di conservativa.

Benedetta Croce! Sempre fissata con la conservativa! Sospiro rassegnato è un po' divertito, ha un carattere davvero sui generis...le do appuntamento per le 21 e mi dirigo verso il bar, ora mi serve davvero un caffè!

Suono al campanello e appena sento la voce di Tris rispondere, un po'mi sento a disagio, questa storia mi sta,forse, sfuggendo di mano, siamo entrati troppo in confidenza e, per come stanno le cose adesso, non mi sembra che sia il caso, ma, per ora, sono qui e preferisco non farmi troppi film mentali.
" Ehilà!" Cinguetta Beatrice dall'uscio del suo appartamento.
" Ciao, come ti senti?" Chiedo guardandola in viso, é ancora palliduccia, ma nel complesso la vedo meglio.
" Va meglio, ho bisogno di tornare in pista...mi annoio qui." Dice con una smorfia di dissenso.
Entriamo in casa ed un profumino mi solletica l'olfatto.
" Ehi, Croce! Non sapevo sapessi anche cucinare."
" Bèh...sono una donna dalle mille risorse..." Dice facendomi l'occhiolino.
Tra un salmone al cartoccio e molti bicchieri di vino, la serata passa splendidamente ed adesso, spaparanzati sul divano, ci stiamo divertendo come ragazzini  a prendere in giro i vecchi tromboni del reparto.
Fasciata in un leggins grigio e avvolta in un ampio maglione di lana che le lascia scoperta una spalla, Beatrice ride come mai l'avevo vista fare, non ha accennato a nulla in merito al lavoro e questo mi sta bene, sarà l'alcool in corpo o l'atmosfera, ma credo di averla mai vista così bella, per non dire sexy.
" Allora...hai finito di fissarmi come se non vedessi una donna da anni?" Mi chiede maliziosa.
" I-io? Ma vuoi scherzare!?" Ribatto poco convinto, pienamente consapevole di essere stato colto in flagrante.
" Dai, ammettilo che ti piaccio, almeno fisicamente." Mi schernisce sorniona.
" Non é vero, finiscila!" Sono paonazzo in volto, non so bene se per colpa del vino o se per via dell'imbarazzo che poco a poco si sta impossessando di me.
" Ma qual è il problema? Sono un gran pezzo di gnocca, no? Ma stai tranquillo, non te la do neanche per un milioncino sull'unghia." E detto ciò scoppia a ridere.
" Ma che ti ridi?" Chiedo un po'nervoso.
" Mi piace vederti annaspare per l'imbarazzo, da quando ti conosco il mio passatempo preferito é metterti a disagio."
" Sei una stronza patentata!"
" Lo so..." La Croce mi guarda con aria divertita, i suoi mirabolanti occhi verdi sono incatenati ai miei, sento un brivido corrermi lungo la schiena e appena la vedo scivolare verso di me una morsa mi stringe il cuore ed il mio inquilino in basso loco mi ricorda la sua presenza.
" Sai..." Mi soffia Tris sulle labbra a pochi millimetri dal mio viso. " Per quanto tu possa essere attraente..." E mi passa l' indice sulla guancia. " Per quanto tu possa essere affascinante..." Dice mettendosi a cavalcioni su di me. " Per quanto tu possa essere sexy..." Inizio a non capire più nulla, non so se reagire, non so se rispondere, non so neanche cosa pensare. " Per quanto tu possa farmi fremere..." La lingua di Beatrice solca malandrina il mio collo inchiodandomi al divano e privandomi di ogni barlume di raziocinio. " Io...non potrei mai farmi uno come te!" E detto ciò mi fa una pernacchia sul collo e scoppia a ridere cadendo di schiena sul divano.
" Ma sei fuori!?" Strillo rosso in viso, incazzato come un toro e, soprattutto, a disagio per la visibile vitalità del mio amico in basso loco.
" Dovresti vedere la tua faccia...e non solo quella!"
" Dai, finiscila! Ma perché ti comporti così?" Chiedo sbuffando.
" Perché mi diverto! A casa mia non si rideva mai, tutti troppo occupati a fare gli esistenzialisti dallo spirito libero!" Dice ricomponendosi.
" Ok ridere, ma tu mi torturi sempre!"
" Mi sei simpatico, lo sai! E metterti in crisi é facilissimo, mi piace minare la tua autostima, soprattutto facendo leva sul tuo debole per il gentil sesso." Squittisce con occhi furbetti.
" Ma quanto sei carogna?" Chiedo risentito.
" Tanto quanto basta per farmi spazio nel mondo, ma uno spazio adeguato per le mie esigenze!" Lo sguardo di Beatrice si fa improvvisamente serio.
" E quali sarebbero queste esigenze?"
" Arrivare in alto! E non essere più l'appendice di nessuno..." Tris si mette seduta, ma le sue parole sembrano non essere tanto rivolte a me, quanto a se stessa.
" A-appendice?" Chiedo, ma la mia domanda muore sulle mie labbra perché un suono proveniente dalla mia tasca attira la mia attenzione.
SMS da un numero sconosciuto.

Dottor Lover, dottor Lover...ma cosa fa? Assieme alla bella croce ora sta? E la cara Stefania cosa dirà? Mi auguro solo che questo Sara non lo saprà! "

Come quattro zeri sul cuore (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora