亀裂

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Crack

Cerco di nascondere il polso che ormai è nudo ai taglienti e profondi occhi di Levi

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Cerco di nascondere il polso che ormai è nudo ai taglienti e profondi occhi di Levi. Abbasso la manica ma lui mi ferma. Perché? Perché mi ha fermato? Non doveva saperlo. Non deve saperlo.
Che mi prende? Troppa ansia tutta in una volta. Riprenditi Eren.
« No. Non nasconderlo. » Dice abbassando lo sguardo
« Non vergognarti. » Aggiunge guardandomi dritto negli occhi e donandomi uno dei suoi più bei sorrisi.
Ma perché tutto questo? Perché non mi giudica come fanno tutti gli altri?
« Non sono come gli altri. » Dice prendendomi per mano.
Mi ha forse letto nel pensiero?
« Mi hai letto nel pensiero per caso? » Domando dando voce ai miei pensieri
« Posso capire quello che provi. So che è dura, ci sono passato anch'io. Studio psicologia, so benissimo come gestire una situazione del genere. »
Mi vuole per caso trasformare in una sua cavia da laboratorio? Vuole testare i suoi studi su di me? O vuole studiare me? Troppe domande, troppa ansia.
Il suo gesto, il suo delicato tocco, la sua roca e profonda voce, il suo sorriso, il suo modo di fare..il suo tutto...mi fa impazzire.
« Allora dimmi...ti va di andare a bere qualcosa? » Domanda
« Va bene » Rispondo sorridendogli
Dopo qualche minuto arriviamo davanti a un locale davvero lussuoso. L'insegna di esso è piena di led color oro che incorniciano una grande ed elegante scritta rossa "Maria's Restaurant".
Entriamo e rimango a bocca aperta; non che non avessi mai visto cose di questo genere ma l'interno del locale è davvero bellissimo.
C'è una sala abbastanza grande ornata da un lampadario in oro che illumina tutte le sue mura marmoree.
Il pavimento ha un dipinto molto vecchio sopra rappresentante degli angeli che girano intorno ai tavoli della sala; anch'essi di una eleganza unica.
Ci sediamo ad un tavolo e ordiniamo.
« Io un the nero, grazie. » Dice il corvino senza nemmeno degnare di uno sguardo il cameriere
« Io un caffè, grazie. » Dico un po' imbarazzato.

« Allora Jeager, parlami un po' di te. »
Dice accarezzandomi la mano posta sulle posate argentee alla mia destra.

DRUGS; | ereriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora