Idol | BTS [In revisione...]

Capitolo 7 - Band

Erano passati alcuni giorni dall'ultima volta del nostro incontro e da allora,  Taehyung non mi scrisse più neanche un messaggio.
Ormai ero ben che guarita dal febbrone che mi presi allora ed avevo ricominciato ad andare a lavoro regolarmente. 

I giorni erano passati cosi in fretta  che non mi resi nemmeno conto che a breve, sarebbe stato Natale e finalmente sarei potuta ritornare in Italia per rivedere i miei genitori e i miei amici.

Tuttavia, non facevo altro che pensare a Taehyung da quando era sparito. Non avevo deciso di
richiamarlo  o semplicemente a cercare, poiché avevo deciso che effettivamente distaccarsi un po' mi avrebbe aiutata a dimenticare o almeno a placare, i miei sentimenti nei suoi confronti. 

Avevo sbagliato ad affidarmi a una persona che conoscevo appena e ad affezionarmi cosi tanto in poco tempo. Forse avevo evitato il pericolo in anticipo o forse semplicemente ero una stupida che aveva sprecato l'occasione di trovare una persona speciale e bellissima (interiormente ed esteriormente).

Le giornate senza Taehyung, però, erano cosi noiose. Sembrava come se fossi ritornata a quando ero sbarcata in Giappone e non conoscevo nessuno e le giornate erano sempre le stesse. Era stato tutto un sogno? Mi chiesi addirittura se Taehyung fosse esistito veramente o se mi fossi inventata tutto mentre dormivo. 

Venne poi il giorno in cui ricevetti la paga e subito, mi affrettai a ordinare subito un biglietto di andata e ritorno per l'Italia, per Roma. Presi dal Giappone un regalo per entrambi i miei genitori e qualche souvenir per i miei amici.

Natale era alle porte e si sentiva nell'aria. Tutta Tokyo era costernata da luci e addobbata con decorazioni natalizie e la gente correva da un negozio all'altro alla ricerca dei regali da fare.
Io dopo la mia giornata di shopping, mi fermai in un parco e mi sedetti davanti a una fontana. Avevo bisogno di un attimo di riposo e di pace poiché quei giorni erano stati piuttosto turbolenti per il mio cuore, che cercava di darsi una ragione alla "scomparsa" improvvisa del grigiastro. 

Guardai la fontana e cercai di pensare ad altro, ma non potei fare altro che pensare a quanto il Giappone fosse davvero un posto magico. Quanto avevo desiderato tutto questo! Pensai che questo paese ogni volta riusciva a farmi scoprire qualcosa di nuovo e riusciva a farmi apprezzare ogni piccolezza. In Giappone non fai altro che guardarti intorno, osservare e stare con la testa fra le nuvole. E pertanto, dovevo sentirmi grata di essere in quella città, come avevo sempre desiderato.

Ma allora perché avevo così tanto bisogno di ritornare a casa, in Italia?

Presi i sacchetti che contenevano i vari regali e mi diressi a casa, mentre iniziava a far buio.

Venne poi il giorno della partenza. Presi tutti i bagagli preparati giorni prima e uscii di casa. Dal lato opposto della strada mi aspettava il taxi che avevo prenotato per arrivare all'aeroporto di Tokyo. Mentre il taxi era fermo al semaforo, guardai alla mia destra il finestrino e notai uno di quei schermi giganteschi che servono per scopi pubblicitari.

Una pubblicità scorreva dietro l'altra, quando vidi sullo schermo un volto a me noto e altri 6 ragazzi che non ebbi il tempo di analizzare. Spalancai gli occhi: Taehyung.
Non feci in tempo a decifrare gli ideogrammi giapponesi e ad analizzare meglio i visi che il taxi ripartì.

Quando arrivai in aeroporto, ancora scossa, pensai che probabilmente fosse solo un ragazzo che gli assomigliasse parecchio... Ma quando vidi un manifesto anche in aeroporto, appeso dietro a una bacheca che mostrava gli orari dei vari aerei, analizzandolo meglio, capii che si trattava esattamente di lui, guardando i nei e le varie particolarità del suo viso. 

Presi subito il cellulare e cercai "BTS", il nome della band scritta a caratteri cubitali su quella pubblicità di una crema per il viso.

I BTS erano una band coreana famosa in tutto il mondo, composta da 7 membri e Taehyung ne faceva parte.