Capitolo 41 - Ricordi

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Mi alzai dal letto e pensai che dovevo rendere utile il mio soggiorno in quella casa aiutando magari con le pulizie, la spesa e tutte cose di cui probabilmente si occupava Clare

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Mi alzai dal letto e pensai che dovevo rendere utile il mio soggiorno in quella casa aiutando magari con le pulizie, la spesa e tutte cose di cui probabilmente si occupava Clare.

Pulii solo il primo piano: primo, perché ero una contro otto piani e secondo, perché non volevo pulire le camere dei ragazzi senza il loro permesso. Riuscì quindi in 5 ore a pulire sufficientemente il primo piano e poi trovai la lista della spesa, con vari alimenti scritti sopra.

Riconobbi la scrittura di Clare e dedussi che erano cose che avrebbe dovuto comprare.
Così uscii da quella casa, lasciando prima un biglietto sul tavolo per avvertirli della mia assenza.

Non conoscevo Seoul, quindi girai a zonzo per un po' prima di trovare un supermercato.

Comprai le cose scritte con un po' di fatica poiché non capivo i caratteri coreani nonostante li avessi studiati, ma infondo mi ero laureata molto tempo fa e successivamente avevo girato il mondo.

Era ancora pomeriggio, quindi optai per fare una pausa e girare in torno al quartiere. Guardai dentro i negozi di abbigliamento e curiosai dentro i negozi di souvenir, pensando di comprare qualcosa a Joey.

Presi in mano il cellulare e non molto sorpresa, notai che nessuno mi aveva cercata. Scrissi quindi un messaggio a Joey, chiedendole come se la spassasse. Ricordai poi che in Inghilterra ci fosse il fuso orario, pertanto mi avrebbe risposto a tarda notte.

Mi fermai a sedere su una panchina di un parco, poiché le buste erano piuttosto pesanti da trascinare qua e là. Mi sdraiai e appoggiai il collo sul bordo della panchina e sospirai.

C'era piuttosto silenzio, siccome non vi erano molte persone in quel parco e questo mi fece ritornare in mente la mia solitudine in Giappone. Ricordai ai giorni passati a guardare l'appartamento vuoto, aspettando da un momento all'altro che Taehyung, Jungkook o Clare entrassero da quella porta per farmi ritornare il sorriso.

Rimasi diversi mesi in quell'appartamento vuoto, aspettando la laurea che fortunatamente non tardò ad arrivare e passando i giorni a lavorare accanto a Nami, che ci metteva il cuore a sollevarmi l'animo. Quando lasciai il lavoro, le promisi che sarei tornata a salutarla e per ritornare a servire caffè insieme a lei.

Sorrisi amaramente alla promessa che avevo fatto: sarei più ritornata in Giappone? Il paese in cui avevo tanto bramato di organizzare la mia vita, il paese per il quale avevo lasciato i miei genitori, le mie amicizie ora mi faceva paura.

Infondo peró la mia paura la stavo affrontando proprio in quel momento, a stare non solo in Corea, ma nella stessa casa di Taehyung.

Taehyung...Mi mancava così tanto parlare con lui. Sentire la sua voce bassa parlarmi delle sue passioni, della sua giornata, della sua passione per l'arte e del suo bellissimo rapporto con membri del gruppo, ormai fratelli per lui.

Iniziai a singhiozzare piano, sperando che nessuno si accorgesse della mia figura china con i gomiti sulle ginocchia e con le mani a coprire il viso.

Tempo di placare il mio pianto, che il cellulare vibrò: sullo schermo comparì un numero non salvato nella rubrica. Pigiai il tasto "rispondi".

"Pronto..?"

"Oh per fortuna hai lo stesso numero, dove sei Sofia?"

"Kookie?"

"Si sono io, dove sei?"

"Come hai il mio numero?"

"Dall'ultima volta che me lo diede Clare. Ora che mi hai fatto l'interrogatorio mi dici dove sei?"

"Sono...Non te lo dico"

"SOFIA COSA VUOL DIRE NON ME LO DICI"

Allontanai il telefono per l'urlo di Jungkook.

"Vuol dire che...Voglio stare in questo posto per un po'"

"Sofia... non farmi incaz-"

"Kookie, so dov'è la vostra casa. Non mi va di ritornarci per il momento"

Sentii Kookie protestare e successivamente un rumore, come se gli avessero strappato il telefono dalle mani.

"Sofia dimmi dove sei"

Ebbi quasi un sussulto a sentire la voce di Taehyung, seria.

"Taehyung...non insistere" sospirai, frustata. Volevo solo rimanere da sola, che problema avevano?

"Ora. Dimmelo ora"

Sbuffai e attesi un po' prima di rispondergli.

"Sono al parco vicino a quel supermercato con l'insegna azzurra..."

"Stai ferma dove sei, arrivo"

E chi si muove

Idol | BTS [In revisione...]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora