Capitolo 21 - Lussuria, malizia, tentazione

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"Sofia

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"Sofia. Sono Taehyung, apri" disse con voce piuttosto scocciata.

Che Jimin...Ah, che deficiente

Mi tirai una manata in fronte, per la mia stupidità.

"E se non v-volessi farlo?" balbettai.

Perché stavo balbettando poi? Avevo paura di Taehyung? Infondo non avevo mai visto il suo lato arrabbiato.

"Apri e basta" ordinò con voce ferma.

Come un cane al quale gli è stato ordinato di andare a riprendere il ramo dal padrone, aprii la porta in modo quasi automatico.
Mi ritrovai davanti il viso contratto contratto di Taehyung. 

Ok, è arrabbiato. Ma perché è così sexy anche da arrabb- Ah insomma Sofia

"Che ci fai qui?" chiesi, mentre Taehyung entrò dentro casa sorpassandomi e quelle erano le uniche parole che mi uscirono e sembravano più dei singhiozzi dal modo in cui uscirono. 

"Davvero me lo chiedi? Sofia. Mi hai detto che saresti uscita con Clare, mentre sapevi che sarebbe uscita con Jimin. Non hai pensato in quella tua testolina che forse, e dico FORSE, ne sarei venuto a conoscenza della loro uscita? Delle volte mi chiedo che hai là dentro, nella tua testa"

Taehyung si mise una mano nei capelli con faccia esasperata. Io gli davo le spalle: ero rimasta ancora ferma davanti alla porta aperta e strinsi la maniglia innervosita per delle parole cosi dure. 

"Innanzitutto, devi stare calmo. Dato che posso dirti il cazzo che mi pare, ok Tae? Se non mi andava di vederti, avevo i miei motivi. Non è che puoi precipitarti a casa mia come ti pare" sbotto, irritata.

Ero così furiosa, che finito di parlare, stavo tremando dal nervoso  e sospiravo. Taehyung mi rivolse uno sguardo; era infuriato ma poco mi importava. Gli rivolsi uno sguardo serio e severo, dato che mi sentivo profondamente ferita e anche per fargli capire che non era l'unica vittima.

"Che motivi avresti per non vedermi? Mi sembra che in questi giorni tu sia stata bene con me" chiese lui. 

La sua voce era un misto tra rabbia e una forzata gentilezza. Io incrociai le braccia al petto, sospirai e pensai che fosse giunto il momento per parlargli dei miei complessi.

"Il problema è proprio questo: sono stata bene. Ma per quanto tempo ancora starò bene, Taehyung?" sciolsi le braccia, lasciandole a penzoloni. 

L'espressione di Taehyung si trasformò in preoccupazione  e ora la sua gentilezza sembrava davvero sincera.

"Che intendi dire Sofia?"

La sua voce accarezzò il mio nome come se fosse una nota musicale e mi sciolsi dentro. Avrei voluto solo abbracciarlo e piangere sul suo petto, pregandolo di non andarsene mai. 

"Intendo dire che... Mi sono innamorata di te Taehyung, se non lo si fosse ancora capito. Dovrebbe essere una cosa bella giusto? E allora perché continuo a pensare a quanto sia sbagliato tutto questo?" dissi con occhi lucidi e un groppo alla gola mi si formò finita la frase. Taehyung si avvicinò ma gli feci segno con la mano di non avvicinarsi ancora.

"Perchè continuo a pensare che te ne andrai e che scomparirai dalla mia v-"

Le mie parole furono interrotte da Taehyung, che non aveva ascoltato i miei segnali e si era avvicinato a me, baciandomi e cogliendomi cosi alla provvista, tanto da non darmi nemmeno il tempo di chiudere gli occhi. Le sue labbra si posarono cosi dolcemente sulle mie, che mi sembrò fosse stato un fiocco di neve ad essersi depositato su di esse. Si staccò dalle mie labbra e guardò i miei occhi ancora lucidi.

Non volevo che finisse quel contatto, volevo sentire ancora quelle labbra cosi morbide sulle mie, cosi ricambiai il bacio e Taehyung mi strinse a sé, mentre io stringevo la sua felpa possessivamente.

Quel bacio che prima sembrava cosi puro e casto, brevemente si trasformò in fuoco, in lussuria, malizia, tentazione.

Idol | BTS [In revisione...]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora