Chapter Nineteen - Bonjour Finesse!

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Mi sveglio, luce, fottutissima luce, mi sento come se fossi un vampiro e la luce fosse il mio arcinemico.

-Ma che cazzo succede?- impreco aprendo gli occhi, mi sento la testa scoppiare. Mi metto a sedere, ma che cazzo ho fatto ieri sera?

OH NO.

Mi tornano in mente le immagini sfocate di Jacob per terra, Harry che lo menava, io nella vasca e basta. Maya, cosa minchia hai fatto ieri sera? Per te niente più alcol per un bel po'. Mi giro, Harry non è nel letto, starà probabilmente lavorando. Mi alzo infilando una sua maglietta che aveva lasciato sulla poltrona e mi avvio verso la cucina sentendomi l'attrice de "L'alba dei morti viventi", peccato che questa non è l'alba e che io non stia recitando. E' la pura realtà, sembro uno zombie in putrefazione, appena usito dalla sua tomba.

La cucina è deserta, apro il frigorifero e guardo il ripiano cucina per vedere se ci fossero ancora pancakes e ricordo Harry che affonda dentro di me, forse un ricordo positivo, senza il forse.

-Buongiorno Maya- sento dire alle mie spalle dalla voce sexy di Harry-

-Buongiorno Harry- dico fissando il frigorifero senza riuscire bene a connettere.

-Non Potter?- sento sussurrare dietro di me.

-Ma cosa c'entra adesso Harry Potter?-.

-Ieri sera mi hai chiamato Potter e io ti ho fatto vedere la mia bacchetta magica- dice mettendo le mani sui miei fianchi.

NO QUESTO E' IMPOSSIBILE, IO MAYA LLOYD CHE FACCIO UN COMMENTO DEL GENERE? Non so se ridere o piangere.

-Non scherzare Harry- dico girandomi verso di lui -io non ho mai detto una cosa del genere-.

-Invece l'hai detta, Maya. Sai che non mi piace quando mi contraddici- mi riprende Harry con la sua solita mania di avere sempre ragione. Poi torna alla sua voce sexy/dolce -Vuoi che ti prepari dei pancakes?-.

-Grazie Harry, sarebbe fantastico- dico prendendo la Nutella.

Affondo un dito nel barattolo e inizio a leccarlo con molta soddisfazione.

-Maya, vuoi smetterla? Mi stai provocando- dice Harry girato di schiena.

Come cazzo ha fatto a vedermi? Magari è davvero Harry Potter. Lo guardo insospettita.

-Maaa... Harry? Tu hai qualche segreto oscuro da dirmi?- aspetta, dopo l'essere un pazzo maniaco che vuole dominare. Harry mi guarda malissimo come per dire "ma che caazzo". Mi chiede -Maya, ma oltre a ieri, hai toccato ancora alcol?- ah ah ah.

Harry mi ha preparato dei fantastici pancakes che io ho imbottito di Nutella, per la serie "Nutella coi pancakes". Così, inizio a ingurgitare pancake con la delicatezza di un camionista buttando Nutella da tutte le parti.

Parlo con la bocca piena e sembro un maiale -Haaary! Cosa facciamo oggi?- In quel momento dalla porta principale entra Elena con i suoi capelli biondi, minigonna, camicetta bianca sbottonata, reggiseno di pizzo nero a vista, taccata e truccata come se dovesse iniziare il suo turno serale sull'autostrada.

Facciamo un piccolo confronto: io seduta stravaccata sulla sedia a gambe aperte, con solo una maglia di Harry addosso, i capelli legati in una specie di acconciatura chiamata "merdina", il trucco sbavato dalla sera prima e l'immancabile macchia di nutella su tutta la faccia.

Bonjour finesse.

-Allora Harry- Elena appoggia la mano sulla spalla di Harry e io mi tolgo di bocca il cucchiaio -Oh oh!- Dico per marcare il territorio. Harry mi guarda male.

-Ehm dicevo, dovresti chiamare la tua sede a New York, sai, non avendo più una segretaria là-

Io capisco la frecciatina e dico molto finemente -Elena! Già che qua, fammi un favore, prima di sparire, portami un tovagliolo, plebea-

Harry mi guarda, incazzato. E va beh, tanto è incazzato con me 90 ore su 24.

-Veramente sarebbe Elèna, il mio nome- risponde lei.

Oh, lo aggiungerò alla lista delle cose di cui non mi frega un cazzo.

-Ah, allora... Elena, me lo dai il tovagliolo?-

Harry interviene -Maya non essere maleducata-. Il bastardo la difende eh.

-Tu stai zitto, Potter. Ti faccio cacciare da Hogwarts. Sarò Silente- mi metto a guardare il vuoto -Albus Silente-

Harry mi guarda sconcertato e io faccio segno con la mano a Elena (fanculo) di andarsene.

-Veramente io e Harry abbiamo del lavoro da fare- dice lei.

Oh fantastico. Bene, io mangerò pancakes.

Harry si alza e mi da un bacio appassionato e la sua lingua mi accarezza piano. Io mi sciolgo come la Nutella. Appena si gira e va verso il suo studio, io e Elena rimaniamo sole. Mi giro verso di lei, alzo il braccio destro, mano sinistra e... Vaffanculo. I won bitch.

-Maya!- dice lui dall'ufficio.

Cazzo.

Fifty Shades Of Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora