Era passata una settimana dal ritorno a casa,ancora nessuno sapeva della mia gravidanza, avevamo semplicemente deciso di comunicarlo alla cena di galà annuale di VOGUE.
Matt insisteva a farmi riposare e a rimanere a casa dal lavoro per un po', solo che a furia di girare per quelle stanze così minimali un po' presa dalla noia, notai che mancava un tocco femminile, per quanto mi piacesse lo stile di Matt avevo bisogno di rendere quell'abitazione confortevole come solo una donna sa fare, così chiamai hawuard e gli dissi che avevo voglia di andare a fare un giro per comprare roba per la casa, acconsentì ad accompagnarmi.
Nel frattempo mandai un messaggio a Matt:
L: Amore vado a fare compere per casa con hawuard.
M: tesoro va bene, passa dall'ufficio a prendere la carta di credito.
L: ma posso spendere i miei soldi.
M: infatti spenderai i nostri soldi. Ti aspetto.
L: a tra poco.Comunicai ad hawuard che saremmo dovuti passare prima in ufficio, arrivati lì gli dissi di aspettare in macchina che sarei arrivata subito.
Presi l'ascensore e percorsi il corridoio che portava all'ufficio di Matt, mi fermai di colpo quando vidi uscire Amanda sorridente, la guardai con odio, cosa ci faceva lei li?
Mi passò affianco senza neanche guardarmi, così in un impeto di rabbia, la strattonai per un braccio, si voltò a guardarmi dicendo:<<ma chi diavolo sei? Che cosa vuoi? Mollami!>>
<<Tu troietta da quattro soldi non sai chi sono ma io so chi sei tu, Amanda, ti avviso adesso e credimi che non mi ripeterò più, avvicinati un altra volta a Matt e reputati morta!>>
<<Ahahahah e chi me lo impedirebbe? Tu? La sua segretaria!>>
<<Forse non hai capito bene chi sono, te lo spiego meglio, sono la sua futura moglie non che futura madre di suo figlio, quindi ti consiglio vivamente di sparire dalla mia vista!>>
Nel frattempo la porta dell'ufficio di Matt si aprì, mi guardò, poi guardò Amanda incazzato nero.
<<Oh Matt, questa pazza ha cercato di aggredirmi, licenziala subito, anche perché fantastica un po' troppo!>>
<<Amanda sono stato categorico ti avevo detto di allontanarti da me, ma hai continuato a perseguitarmi, sei arrivata pure a presentarti nel mio ufficio, quella che vedi davanti a te e la mia fidanzata e porta in grembo nostro figlio, gradirei se tu sparissi dalle nostre vite!! Subito!!>>
<<Tu mi stai rifiutando? Per questa ragazzina insignificante? Sei proprio caduto in basso!>>
<<Ahhhaha lui caduto in basso!? Quella che è caduta in basso bella mia sei tu, che sei sposata, hai cinquanta anni e ti sei scopata finora un ragazzo che potrebbe benissimo essere tuo figlio! Ora esci dal palazzo e non farti più vedere!>>
Alzò il mento, mise il petto in fuori e se ne andò tutta impettita.
Quell'arrabbiatura mi causò un capogiro e dovetti appoggiarmi allo stipite, Matt mi guardò preoccupato, ma lo rassicurai con un gesto della mano, poi entrammo nel suo ufficio.
<<Lory amore sei sicura di stare bene? >>
<<Si tranquillo!>>
<< Hai detto che sono il tuo quasi marito?>>
<<Ehm...si...scusa ma ero così arrabbiata che mi è uscito spontaneo>>
<<Ok va bene, ecco la carta, spendi quello che vuoi, tanto so che sceglierai cose stupende!>>
Abbozzó un sorriso, lo baciai con tenerezza sulle labbra e uscì.
Nel corridoio incontrai Jason che mi chiese come stessi, del resto aveva saputo dell'accaduto dai telegiornali e mi aveva tempestata di messaggi e chiamate, ma non eravamo riusciti a vederci poiché Matt aveva impedito a tutti di avvicinarsi a casa finché ero in convalescenza.
Parlammo di un sacco di cose e avrei voluto dirgli del bambino, ma avevo fatto un patto con Matt e intendevo rispettarlo, ma gli dissi della relazione con lui, del fatto che vivevo a casa sua e la storia che ci riguardava, pensavo fosse meglio parlarne a voce, infatti lo era stato, era contento e mi vedeva felice.
Mi disse anche che quel sabato sarebbe venuto al galà con Melanie delle risorse umane, era carina e li vedevo davvero bene insieme, sorrisi all'immagine di loro due vestiti eleganti presentarsi al party, lo salutai con un abbraccio e sparii tra le porte dell'ascensore.
Mi scusai con hawuard raccontandogli quello che era successo e lui si lasciò scappare un "puttana arrivista" per Amanda, capì che la pensavamo allo stesso modo.
Arrivammo ai grandi magazzini Ross & Blaine e lo trascinai in giro per il negozio, cercando disperatamente il reparto per la casa, dopo diversi minuti lo trovammo, incominciai a girare frenetica per il reparto infilando tutto ciò che mi interessava nel carrello.
Lo riempi così tanto che mi resi conto di aver un po' esagerato, ma Matt mi aveva concesso carta bianca e io dovevo rendere quella casa piu vivace e colorata,renderla un po' più mia.
Pagammo e tutto sommato quei sette sacchetti pieni di roba non avevano delapidato il conto di Matt, sapevo spendere nel modo giusto.
Hawuard sembrava un mulo, questo perché si era impuntato a non farmi portare pesi, apprezzavo il suo aiuto ma così era troppo.
Anche Ilda era apprensiva e quando ci vide con tutte quelle buste corse ad aiutarci, già che era li l'avrei arruolata per sistemare gli acquisti in giro per la casa.
Prima di incominciare facemmo un inventario di quello che avevo comprato per trovare il posto più adatto.
Era assurdo il solo pensiero di aver comprato così tanta roba, sette tappeti da mettere in bagno, in cucina e nelle camere da letto, stile indiano dai colori sgargianti, ma il tappeto più bello lo avevo preso per lo studio di Matt, era fatto in pelle di daino ed era stato ricamato a mano, il disegno colorato e geometrico, con linee precise, sembrava un quadro cubista.
All'elenco si aggiunsero abatjour per la camera da letto verde acqua, tende di ogni lunghezza e colore, soprammobili, stampe per i muri, utensili da cucina colorati.
Insomma avevo portato in quella casa un vero e proprio arcobaleno, mi sentivo realizzata e speravo che a Matt sarebbero piaciuti i cambiamenti.
Alle sei del pomeriggio Matt rincasó e io gli corsi incontro stampandoli un bacio sulle labbra, che però fini per essere un bacio passionale molto trasportato, mi staccai dalle sulle labbra con l'affanno, lo presi per mano e lo accompagnai a fare il giro della casa per vedere i cambiamenti, ne rimase sorpreso, ma felice.
Tenni il suo ufficio per ultimo, ero cosi fiera di quel tappeto, non solo dava colore alla stanza, ma sembrava fatto apposta per riempire quella stanza così vuota, chiesi a Matt di chiudere gli occhi, tentava di sbirciare e io lo rimproverai, una volta dentro gli dissi di aprirli, mi aspettavo una reazione di rabbia invece lui mi guardò, e io mi persi nei suoi occhi, il suo sguardo era pieno di amore e mi sussurrò all'orecchio "tu hai dato colore alla mia vita!".
Mi fece stendere sul tappeto nuovo baciandomi con trasporto mentre la sua mano si muoveva quasi a memoria di tatto sotto la mia camicia, ci ritrovammo nudi a fare l'amore su quel tappeto nuovo e colorato, il nostro arcobaleno personale.A fine serata sentivo la stanchezza impadronirsi del mio corpo, eppure non avevo fatto chissà quali grandi sforzi, feci un bagno caldo e poi mi stesi a letto aspettando che Matt mi raggiungesse, dopo mezz'ora, preoccupata, andai nel suo ufficio e lo trovai disteso sul tappeto con un cuscino sotto la testa, addormentato, sembrava un bambino, decisi di stendermi affianco a lui, senti la mia presenza e mi abbracciò, mi addormentai quasi subito, felice, amata.
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una strana relazione
RomanceLory Stuart, dolce ragazza,26 anni e un passato travagliato, vive a new York e finalmente trova lavoro in un importante rivista di moda, il suo sogno, ma conoscerà anche un uomo, che sarà per lei qualcosa di importante che la cambierà per sempre.