10:segreti inconfessabili!

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Ero ancora intorpidita dal lungo sonno dovuto alla stanchezza di aver sprigionato tutto il dolore di anni in una volta sola che mi sembrò di sentire qualcuno parlare.
<<Hawuard giurami che non le dirai mai niente!>>
<<Signore, io le sono sempre stato fedele, sono sempre stato al suo fianco per ogni sua decisione, questa volta però mi permetta di dirle che sta sbagliando, dovrebbe dirglielo!>>
<<Forse un giorno, ma non ora!>>
Mi svegliai dal mio lungo sonnellino sul prato pensando di aver immaginato quella conversazione, ma mi ritrovai nel letto di Matt, non avevo sognato mi doveva aver seguita e quando mi aveva vista per terra sdraiata doveva avermi portata li, quindi quella conversazione che avevo sentito doveva essere reale, mi alzai di corsa e il mio corpo ne risentí di quella velocità poiché mi girò fortemente la testa, rischiai quasi di perdere l'equilibrio, fu una cosa di breve durata, appena mi ripresi corsi a cercare Matt, dovevo avere spiegazioni.
Lo trovai in salotto che guardava la televisione con un volto stanco, come se non dormisse da giorni, mi avvicinai con una sicurezza mai avuta, mi sentivo stranamente a mio agio in quella casa e con lui.
Notò la mia presenza e sul suo volto comparve un sorriso dolcissimo che portò via dal suo bel faccino  quell'alone di stanchezza che lo aveva circondato fino a qualche minuto prima.
<<Finalmente ti sei svegliata,hai dormito 20 ore buone, come stai?>>
<<Sto bene! Ma cosa ci faccio qui? Come ci sono arrivata? Poi mi sono licenziata non dovresti essere carino con me!>>
<<Quante domande per una che si è appena svegliata, allora sei qui perché lo ritenevo il posto più sicuro per te, in secondo luogo ti ho fatta seguire da hawuard che quando ti ha vista salire sul traghetto ha chiamato il nostro elicotterista ed è venuto a prenderti a Staten island, il fatto che io sia così carino ha il suo perché, vieni a sederti qui vicino a me, che ti faccio portare qualcosa da mangiare da Ilda poi parleremo!!>>
Annuì con la testa e feci come mi aveva detto, il silenzio che c'era tra noi venne interrotto da una donna anzianotta con i capelli corti ricci e bianchi come la neve, una signora di altri tempi elegante e sorridente, che portava un carrellino con Delle pietanze coperte da cloche in acciaio, ero talmente curiosa di sapere cosa ci fosse lì dentro che non mi accorsi che il mio stomaco aveva brontolato rumorosamente, non diedi troppo peso alla mia poca eleganza avevo troppa fame, così tanta che quando Ilda scoperchió i piatti mi ci fiondai come se non vedessi cibo da sei mesi.
Mi sentivo osservata ma non mi importava.
Fini di mangiare tutto quel ben di Dio e mi voltai verso Matt che mi guardava con una tenerezza che di solito si dedica ai bambini neonati.
<<La tua voracità non ha confini Lory, dovevi avere davvero tanta fame, comunque ora veniamo a noi, devo parlarti di una cosa e non so ancora se sia la cosa giusta da fare ma devo!>>
Sospirai sapendo che la conversazione sentita nel dormiveglia era realtà, avrei voluto domandarglielo io, ma a quanto pare aveva deciso di farlo lui, feci un segno di assenso con la testa per fargli capire che ero pronta ad ascoltare, mi misi comoda a gambe incrociate sul divano in modo tale da essere rivolta verso di lui.
<<Vedi Lory, io so molto su di te, ti ho presa a lavorare con me non solo per il tuo brillante curriculum e per le tue capacità, ma anche perché conosco il tuo passato e tristemente in qualche modo ne faccio parte!, Tu non puoi ricordarti di me eri giovane e molto scossa, ma io mi ricordo di te,
Quando il tuo patrigno fu arrestato per l'omicidio di tua madre tu venisti portata via da un assistente sociale, Linda Cosgrove Simons, quella donna era mia madre e prima di affidarti ad un orfanotrofio, presa da un moto di tenerezza ti portò a casa nostra, era decisa ad adottarti, ma mio padre non voleva, così rimanesti solo qualche giorno con noi, poi incominciasti a saltellare da una  famiglia affidataria all'altra senza sosta, tanto che mia madre non riuscì a stare dietro ai tuoi spostamenti, smise di cercarti quando si ammalò di cancro al pancreas, ma non perse le speranze che tu potessi avere una vita migliore, quando morì trovai le carte che aveva tenuto con cura sui tuoi spostamenti e così prosegui la sua ricerca fino a trovarti!>>
Ero sbalordita, scioccata, contenta, una miriade di emozioni vorticavano dentro di me, non ricordavo molto di quei giorni, forse perché il mio cervello aveva cancellato gran parte degli avvenimenti legati alla morte di mia madre, Matt vedendo che non rispondevo continuò dicendo:<<so che questa storia è assurda, ma c'è di più, all'epoca mio padre troppo impegnato dal lavoro aveva rifiutato di aiutare mia madre ad adottarti, ma quando morì lei, mi aiuto a cercarti, del resto aveva molte conoscenze, tramite queste persone abbiamo anche scoperto che il tuo patrigno è stato scarcerato per esubero nelle carceri, ti sta cercando Lory io devo tenerti al sicuro, non conosciamo le sue intenzioni, ma mia madre aveva visto in te qualcosa di speciale, voleva salvarti ed io ti salverò per lei, ma anche per me!>>
<<Cosa vuol dire anche per te?>>
<<Dai va bene che mia madre voleva adottarti e saresti diventata come una sorella per me, ma eri già tremendamente bella da piccola, ora sei sublime, ti ricordo che tra noi non ci sono legami di sangue e che io sono un uomo, la carne è debole, quindi il solo guardarti provoca in me una forte attrazione che cerco di nascondere per la memoria di mia madre, ma rimane comunque appesa li!>>
Arrossì e mi senti imbarazzata, cosa che lui notò subito, ma non fece nulla per farmelo pesare.
<<Ora vorrei che tu rimanessi con me, vivrai qui, lavorerai a VOGUE, domani ti farò portare la tua roba e salderó i tuoi pagamenti, di qualsiasi cosa tu abbia bisogno chiedi pure, io ora vado nel mio ufficio a sbrigare alcune faccende tu fai come se fossi a casa tua!>>
<<Matt ma sei sicuro? Io non voglio creare disturbo, poi sai non vorrei capitare in uno dei tuoi incontri notturni!>>
<<Stai tranquilla non accadrà mai più!>>
Si congedò e io iniziai a girare per la casa curiosando, finché non mi trovai davanti un enorme porta a specchio, senza accorgermene mi ritrovai con la mano sulla maniglia, presa dalla curiosità, aprì lentamente e spalancai occhi e bocca per la meraviglia, davanti a me una grande piscina con idromassaggio che mi guardava invitandomi ad entrare, così senza pensarci troppo mi spogliai completamente e mi buttai in acqua, era calda, l'idromassaggio era fantastico, mentre mi rilassavo e il mio corpo nudo sfiorava l'acqua sentì la porta aprirsi e mi ritrovai davanti Matt.

angolo autrice: non so quanti di voi lo stiano leggendo, ma sono comunque una temeraria e arriverò alla conclusione di questo libro prima o poi,spero comunque che qualcuno commenti e che piaccia, perché ci sono ancora in serbo molti colpi di scena!!

una strana relazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora