-Matt-
Ero appena uscito dal lavoro, stanco morto, ma dovevo raggiungere Albert in studio, eravamo agli sgoccioli delle mie sedute, dovetti amettere a me stesso che quell'uomo era davvero bravo nel suo lavoro, aveva tirato fuori tutta la mia rabbia repressa e mi aveva aiutato ad incanalarla in cose positive, aveva migliorato la mia vita e non sarebbe bastato un grazie ne per lui, ne per la mia splendida ragazza, lei e le bambine erano l'unica motivazione che mi aveva spinto a seguire il suo consiglio.
Presi la macchina e mi diressi allo studio di Albert, ci impiegai poco più di un quarto d'ora, trovai subito parcheggio, una volta dentro la segretaria mi disse di accomodarmi in sala d'aspetto che il dottore stava finendo un'altra seduta, così mi sedetti ed aspettai.
Poco più tardi Albert uscì dal suo studio con una ragazzina che avrà avuto più o meno quindici anni, intuì subito perché fosse lì, del resto il famoso psichiatra si occupava di casi particolari, in special modo di chi avesse subito abusi fisici e mentali per lunga durata, la guardai come si guarda un bambino appena nato, con quell'innata compassione e attenzione, come per non fargli del male, si muoveva a passo lento con la fragilità di un foglio di carta di riso, mi guardò per un secondo con un flebile sorriso sulle labbra e se ne andò, entrai nello studio e chiusi la porta.
<<Benvenuto Matt, accomodiamoci,oggi non useremo l'ipnosi, ma valuteremo insieme il tuo problema, con la parte conscia ed inconscia di te!>>
<<Conscia ed inconscia?!>>
<<Certo!! Tu esporrai la tua valutazione conscia e io ne estrapoleró quella inconscia, comincia a parlarne!>>
<<Bene! Come ben sa ero molto piccolo quando le attenzioni di mia zia si riversarono su di me, non ho mai capito cosa la spigesse a farlo, inizialmente mi sembrava una cosa normale o almeno così la faceva sembrare lei, ma con il tempo mi resi inevitabilmente conto che non era una cosa di uso comune, poi incominciarono i ricatti, aveva trovato il modo di tenermi in pugno sia fisicamente che mentalmente, più passava il tempo più vedevo nei suoi occhi lo sguardo innamorato, non credo che fosse innamorata di me, ma di ciò che riusciva a farmi fare, lei era innamorata del controllo che aveva su di me, non so se io sia stato l'unico nella sua vita, ma ho sempre sperato che ciò che aveva fatto a me non venisse fatto a qualcun altro>>
<<Bene e ad oggi come ti senti al riguardo?>>
<<Provo incessantemente ogni giorno disgusto, ma mi rendo conto che ormai lei non è più un mio problema, ho una famiglia e voglio che siano felici, da quando c'è Lory nella mia vita tutto è cambiato, lei è il mio arcobaleno,la ragione per cui vivo!>>
<<Pensi di poter perdonare tua zia?>>
<<Il perdono per certe persone dovrebbe essere negato, ma al tempo stesso sono convinto che la mia guarigione stia proprio nella capacità di perdonare una donna fortemente disturbata, purtroppo non si redimerà mai, ma io posso scrollarmi di dosso la colpa che pensavo di avere, non sono io ad aver sbagliato, ma lei!>>
<<Quando pensi di andare da lei e concederle il perdono?>>
<<Domani andrò a Portland con mio padre, che ancora non si capacita di quello che mi ha fatto mia zia, ma non è comunque disposto ad abbandonarla è pur sempre sua sorella.>>
<<per tuo padre non sarà mai facile accettare una cosa del genere, ma tu stagli vicino e fagli capire che non dimenticherai, ma riuscirai ad andare avanti, probabilmente non si perdonerà mai di non essersene accorto, se dovesse avere bisogno io sono qui a disposizione!!>>
<<Grazie mille Albert,davvero!>>
<<Tranquillo è il mio lavoro, comunque la tua seduta è terminata!>>
<<Di già?>>
<<Si 50 min sono passati velocemente, e ad oggi riesci a parlare dell'accaduto con distacco e calma, prima della fine di questo processo di sedute ti chiederò di fare qualcosa nella tua vita, che prima non saresti mai riuscito a fare!>>
<<Va bene, allora io la saluto, ci vediamo martedì Albert>>
<<Ciao Matt a martedì>>.Uscì dallo studio sereno e convinto che il passo che sarei riuscito a fare oggi sarebbe stato quello di chiedere a Lory di sposarmi, quando ne avevo parlato con Greta per cercare l'approvazione di qualcuno non sapevo che il dottore mi avrebbe detto di fare un passo importante nella mia vita che prima non sarei mai riuscito a fare, ed io inconsciamente lo avevo già accennato quel passo.
Avrei aspettato la fine delle sedute e glielo avrei chiesto.
Amavo quella donna cocciuta e caparbia, lei e le nostre figlie erano tutta la mia vita.
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una strana relazione
RomanceLory Stuart, dolce ragazza,26 anni e un passato travagliato, vive a new York e finalmente trova lavoro in un importante rivista di moda, il suo sogno, ma conoscerà anche un uomo, che sarà per lei qualcosa di importante che la cambierà per sempre.