Mi svegliai la mattina dopo, seduta sulla sedia su cui mi ero messa la sera prima. Evidentemente mi ero addormentata senza rendermene conto. Mi girai verso Louis e lo trovai a fissarmi, aveva una espressione mista tra il confuso e l'arrabbiato. Lo guardi senza dire nulla, beh avevo tante cose da dire ma nessuna di loro voleva uscire.
Ad un certo punto si avvicina a me e avvolge le braccia intorno al mio corpo, stringendomi a sé. Mi sarei aspettata di tutto, ma non un abbraccio.
Era così bello e confortante,non mi stringeva molto forte, ma era abbastanza er perettri di sentirmi bene. Come può un gesto osì semplice fare un effetto così grande?
Ricambiai lentamente l'abbraccio e chiusi gli occhi. La testa aveva ricominciato a farmi male, probailmente una delle solite emicraine, come sempre.
Ci staccammo dall'abbraccio dopo qualche minuto e mi passai una mano tra i capelli per sistemarli.
Louis:<Perché mi hai preso in questo modo?>disse guardandomi.
R:<Io...mi dispiace doveva essere credibile, lui stava guardando> mi bloccai appena pronunciai quelle parole, ma poco dopo mi ricordai che il piccolo auricolare che avevo per comunicare con loro non prendeva lì sotto.
Mi tranquillizai e tornai a guardare il ragazzo davanti a me, più confuso di prima.
Louis:<Penso che devi spiegarmi un paio di cose> si alzò dal lettino su cui lo avevo appoggiato e si avviò verso le scale che portavano al soggiorno, ma lo bloccai.
R:<No, parliamo qua, è più sicuro>
Anuuì e si sedette dove pima, pronto ad ascoltarmi.
Lo guardi senza dire nulla, non sapevo da dove iniziare e nemmeno come cominciare, c'erano tate cose da dire, troppe.
R:<Lo so che probilmente vuoi sapere cos'è successo e dove sono sparita in tutto qusto tempo, credimi non è sato facile per me. Mio padre...non so bene cosa voleva fare, ma ha provato a farmi una specie di lavaggio del cervello... e io non volevo perdere tutti i miei ricordi... così ho solo finto di dimenticare, anche se all'inzio alcune cose non le ricordavo più, ma con il tempo le ho recuperate tutte quante. Ho fatto in modo che credesse che mi fossi dimenticata di voi, di Harry e di Zayn> sospirai e mi passai una mano sl viso, per poi ricominciare a parlare <Lui... vuole che io uccida Harry pian piano, l'idea era quello di farlo soffrire, facendo allontanare le persone che lui ama di più. Poi con Zayn... voleva che lo uccidessi, non so perchè, voleva che io diventassi di nuovo importante per lui e per poi dargli il colpo di grazia> sussurrai con gli occhi lucidi.
Si alzò dal lettino e venne verso di me e mi diede uno schiaffo, non dissi nulla e abbassai lo sguardo. Me lo meritavo.
Louis:<Tu vuoi uccidere Harry! Il mio fidanzato! Tuo fratello! Hai idea di quanto è stato in ansia per te e di cosa ha passato?! Per non parlare di Zayn, ha passato le pene dell'inferno da quando te né sei andata. Non faceva altro che cercare un modo per rintracciarti e contattarti, ha passato settimane chiuso in camera a capire come farsi perdonare da te per il suo comportamento. E tu vuoi ucciderlo!> mi urlò contro e non feci niente per imedirlo. Ha ragione e non posso dargli torto.
Ho passayo così tanto tempo a pensae a Zayn, e quando l'ho rivisto.. Dio solo sa quanto volevo baciarlo e abbracciarlo, sentirmi a casa tra quelle braccia, come una volta.
È stata dura far credre a tutti che gli avevo dimentcati, un piccolo errore e ci avrei rimesso le penne e per loro non sarebbe stato da meno.
Aspettai che si calmasse e lo abbracciai di nuovo.
R:<Scusami... io... rimedierò, io ho un piano>.
Louis:<Lo spero per te>
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FanfictionUna ragazza, il cui nome è Roxana, con una vita difficile e senza sapere nulla della sua famiglia. Si ritroverà a scoprire chi è. Il suo lavoro: incontri clandestini di boxe. Ma un ragazzo di nome Zayn la cambierà, in bene si spera. #528 in Fanficti...