5ºCapitolo

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Come ogni santa mattina arrivai insieme ad Alice a scuola.
Maledico chi l'ha inventata, non serve a niente, in somma, se devo imparare basta guardare i cartoni, ad esempio per inglese basta vedere D'ora L'Esploratrice.

Ci appoggiamo al solito muretto consapevoli di dover aspettare 20 minuti prima di entrare nell'inferno.

Appena ci appoggiamo al muretto un Alessio pimpante viene verso di noi.
R:<Ale cos'hai>>dissi appena ci raggiunse.
Ale:<Niente, ho solamente una buona notizia per te>

R:<Scommetto che hai un'incontro per me vero?>

Ale:<Si domani, ma ad questo incontro ci sarà anche uno specie di osservatore, ha detto che ti vuole osservare per vedere come combatti>

R:<E come si chiama?>

Ale:<Ha voluto rimare anonimo, scusa ma me ne devo andare>ci salutò e se ne andò.

Però è da un po' che qualche osservatore non viene a vedermi, l'ultimo che è venuto mi aveva offerto 10.000 dollari per combattere per lui, ma ho rifiutato, i soldi erano troppo pochi.

La campanella suonò, salutai Alice e andai nella mia classe, pronta per essere buttata fuori.

Harry pov's 


Mi sono appena fatto buttare fuori dalla mia classe e visto che mi annoio tanto, sono andato a chiamare Zayn.

Z:<Che vuoi bro>

Io:<Andiamo dal preside>si fermò di colpo.

Z:<Io sta volta non centro niente è stato Louis a spaccare il cesso del bagno>
Io:<No, non è per quello. Si può sapere quando avete spaccato il cesso?>>
Z:<Lascia perdere storia lunga, comunque perché dobbiamo andare dal preside?>
Io<Gli devo chiedere delle informazioni>

Bussai all porta del preside e dopo un sonoro "avanti" entrammo.

Preside:<Malik e Styles, che piacere avervi qui, che avete combinato?>
Z:<Niente>si difese subito.
Io:<Siamo qui per chiederle delle informazioni>
Presid:<Se riguarda Roxana, non ho niente da dirvi niente>non si mente preside.
Io:<Ne è sicuro, perché so che lei ha dei fascicoli per ogni alunno di questa scuola, nessuno escluso>cominciò sudare freddo, ma alla fine si arrese.
Preside:<Okey mi arrendo>si girò verso dei cassetti e cominciò a frugarci dentro.

Tirò fuori un fascicolo con "ROXANA".

Z:<E il cognome?>
Preside:<Non c'è l'ha, lei non ha una famiglia>
Ci rimasi male quando disse quelle parole, sapevo già che Rox veniva da un orfanotrofio, ma sentire che una persona non ha nessuno è una cosa un po' triste.

Aprì il fascicolo e insieme a Zayn cominciai a leggere:

Roxana, nata il 2 Febbraio del 1995, luogo di nascita sconosuto.
La ragazza è stata affidata all'orfanotrofio Santa Maria, all'età di due anni dagli assistenti sociali.

I genitori sono morti in un'incidente stradale, insieme al suo fratello più grande di un'anno. Lei è stata l'unica a salvarsi.

È sbattuta dall'orfanotrofio appena compiuti i 18 anni, perché era troppo ribelle e considerata pericolosa per i bambini più piccoli.

Il fascicolo finì. Ci sono tante, troppe cose che la collegano a lei.

La sua data di nascita, il suo anno di nascita, la morte dei suoi genitore è uguale alla sua, l'età in cui è stata affidata all'orfanotrofio è la stessa in cui è morta lei.

Troppe cose, e poi il modo in cui lei gli assomiglia.

Mi alzai dalla sedia con in mano il fascicolo.
Io:<Questo me lo tengo io, arrivederci>non lo lasciai rispondere e uscì dalla stanza seguito da Zayn.

Io:<Amico hai letto anche tu, troppe cose coincidono.>
Z:<Non capisco>
Io:<Non c'è niente da capire, di agli altri di aspettarmi appena escono da scuola>annuì e se ne andò.
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Louis:<Perché siamo qui?>chiese.

Appena siamo uscita da scuola, ho condotto i ragazzi all'orfanotrofio di Roxana, per fortuna si trovava poco fuori Londra.

Io:<Per indagare>

Bussai alla porta dell'edificio. Venne ad aprirci una signora, sulla cinquantina d'anni, indossava un vestito grigio e tacchi grigi, con i capelli raccolti in una cipolla.
X:<Salve sono la signorina Rossana, posso esservi d'aiuto?>
Io:<Salve, siamo qui per avere delle informazioni su una certa Roxana, sappiamo che è stata qui negli anni precedenti>
La signora sbarrò gli occhi.
Rossana:<Scusate ma non sono tenuta a darvi alcun tipo di informazione, a meno che voi non siete dei suoi parenti>
Niall:<Ho ma noi siamo dei suoi parenti, noi siamo i suoi...i suoi...i suoi cugini,mai i suoi cugini>
Rossana:<Impossibile, le non ha parenti>
Zayn:<Ma noi siamo dei suoi parenti alla lontana, solo ora abbiamo saputo che avevamo una cugina qui, quindi volevamo sapere qualcosa su di lei, e pensavamo che una signora bella, carina e dolce come lei potesse esserci d'aiuto>la signora Rossana si lasciò convincere dalle parole di Zayn e ci fece entrare.

Ci fece accomodare dentro il suo ufficio dove ci sedemmo sulle sedie disposte davanti ad una scrivania.

Tirò fuori una cartella dal cassetto e l'apri.
Rossana:<Allora credo che conosciate i suoi genitori, Annie e Robin, il 2 febbraio del 1997 vennero da me personalmente e mi affidarono la piccola Roxana, mi dissero che alla piccola dovevo sempre dirle che i suoi genitore è suo fratello più gran di un anno, erano morti in un incidente stradale, che mai e poi mai dovesse sapere la verità, ricordo quel giorno come se fosse ieri. Roxana non si voleva staccare dal braccio di sua madre, continuando a ripetere di non lasciarla lì e che voleva rimanere con il suo fratellone. Quel giorno fu stato difficile per tutti, lei da quando venne lasciata qui non volle più mangiare e nemmeno parlare se non per dire "riportatemi a casa".
Poi con gli anni, crescendo, ha cominciato a diventare ribelle, e all'età di 18 anni, abbiamo deciso di sbatterla fuori di qui.>
La signora fini di parlare.

Ora tutto mi è più chiaro.
Liam mi guardo e capì subito.
Liam:<Grazie mille signora, ora dobbiamo andare, arrivederci>>
Uscimmo dall'edificio.

Mi appoggiai alla macchina.
Louis:<Amico tutto bene?> mi accarezzòlaschiena sorridendomi incoraggiante.
Io:<Tutto è più chiaro>
Z:<Cosa stai dicendo?>
Io:<C'è bisogno di fare il test del DNA>
Tutti i ragazzi mi guardarono straniti.
N:<Forse non abbiamo capito bene, ripeti>
Io:<Devo fare il test del DNA>.

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