29° Capitolo

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Erano passati tre mesi... tre mesi da quando lui era entrato in coma e io davvero non so più cosa fare per farlo tornare da me. Sto accanto a lui ogni giorno, dalla mattina alla sera, mentre gli stringo la mano e gli racconto la mia giornata, non che ci sia molto da raccontare visto che senza di lui è come se la mia vita fosse vuota.
Più lo guardo e più penso che voglio lui al mio fianco. Vorrei lui come uomo per tutta la mia vta, come marito e padre dei miei figli.
Sospirai poggiando la testa sul lettino mentre con il dito ripassavo il contorno dei suoi innumerevoli tatuaggi suo braccio. Chiusi gli occhi e con la mano andai a stringere la sue e feci intrecciare le nostre dita.
E mi addormentai.

Le immagini nella mia mente apparivano confuse ma non così tanto da non capire di cosa si trattano.
Erano immagini piaceoli da vedere, anche quasi non reali. Era davaero frutto della mia immaginazione.

Una ragazza in abito bianco,stretto in vita ma che poi si ampliava formando una gonna, lo scollo a cuore e ricami in tutto il vestito, capelli sciolti e il velo in testa, sembrava una principessa, una bellissima principessa.
Davanti a lei un uomo, pieno di tatuggi con l'aria da cattivo ragazzo ma che in realtà è solo un gran tenerone. Indossa un abito da sposo nero con sotto una camicia bianca, il classico, capelli tirati indietro con il gel. Era bellissimo. Quella ragazza è fortunata ad avere al suo fianco un uomo così bello.

Poi lo scenario cambia, sempre qull'uomo è in una casa, seduto sul divano con tra le braccia una bambina, di pochi mesi probabimente, ha dei linemaenti simili a quelli del ragazzo, di sicuro è suo padre, e gli occhi verdi come quelli della madre. È una bambina bellissima.
Viene cullata dal padre mentre le canta qualcosa di dolce.

Cambia ancora scenario, i ragazzi che prima si sono sposati ora stanno litigando, lei è furiosa gli lancia contro le prime cose che gli capitano sotto tiro. È evvidente che non litigano mai, ma quelle poche volte che lo fanno si scannano.
Eppure lui si avvicina alla sua donna, la prende dai fianchi e  dopo averla abbracciata e rassicurata lei si calma e tutto torna al suo posto.
Sono una bella coppia, forte, con i loro alti e bassi, non è perfetta, ma si amano molto ed è questo il loro punto di forza.

Mi svegliai di colpo sentendo un continuo “bip bip” andare sempre più veloce. Mi alzai velocemente dalla mia posizione e guardai la macchina dalla quale proveniva quel suono, di solito non porta mai nulla di buono o almeno è così nei film.
Il corpo di Zayn tremava tutto e quel suono era così insistente.
Corsi fuori dalla stanza e andai a chiamare il dottore che in questo periodo si era occupato del mio fidanzato e dopo averlo avertito dell'improvviso “bip bip” si chiuse nella camera di Zayn con altri medici, obbligandomi a restare fuori.

Era già da dici minuti che camminavo avanti e indietro per il corridoio di quell'ospedale, dieci minuti che però a me sembrano ore, non resisto più.

Ho bisogno di lui.

H:<Rox respira per favore>
Harry si mise davanti a me e poggiò le mani sulle mie spalle e mi impose di stare ferma.
Avevamo fatto da pace, dopo aver messo a rischio la vita del suo fidanzato abbiamo avuto una brutta discussione sul fatto che avrei rischiato di morire anch'io.
Ma vedendomi così distrutta per Zayn non aveva resistito, si era seduto accanto a me e mi aveva abbracciato forte, rassicurandomi e asciugandomi le lacrime che scendevano ormai di continuo.

Mi è restato accanto tutto il tempo, non mi ha mai lasciato sola, anche ora che Zayn potrebbe lasciarci per sempre...è qua con me.

Mi sedetti in una delle sedie poste attacate al muro del corridoio e mi presi la testa tra le mani. Stavo pensando il peggio.

Il dottore uscì dalla stanza e subito lo guardai con gli occhi lucidi. Non deve essere facie un lavoro come il suo, essere carichi di pressione e responsabilità. Se un operazione va male, se il tuo paziente muore, ti senti un po' in colpa, ti senti responsabile perchè pensi che avresti potuto fare di più anche quando magari hai fatto l'impossibile... ma non basta mai se una vita muore. E deve essere anche molto difficile avvicinarsi e dare ad una persona una brutta persona, andare da loro e dire “Suo marito non ce l'ha fatta” oppure “Suo figlio è morto”, non è facile eppure lo fanno senza girarci intorno perché sanno che sarebbe peggio. Il dolore che si prova quando vieni a sapere che una persona a te cara è morta è immaginabile. Per una moglie sapere che suo marito l'ha lasciata per sempre, dopo magari anni che stavano insieme, dopo aver condiviso di tutto, è straziante perché perdi una parte di te importante. Oppure per una madre, deve essere tremendo, sapere che la creatura che lei stessa hai dato alla luce, che ha accudito e cresciuto, educato come meglio credeva in un attimo tutto è finito tutto...
La cosa che forse fa rabbia è che loro non sono nemmeno riusciti a dire a quella persona quanto ci tenessero, quanto fossero importanti.

Dentro di me ho questo vuoto, un vuoto che ormai mi segue da mesi, ma che alla vista del dottore si fa sempre più grande.

Ho paura di averlo perso.

E poi eccolo, non mi dice nulla, mi sorride e basta e subito quel vuoto si rimpicciolisce, sempre più piccolo.
Non servono parole in questo caso, non serve dire nulla.

Lui è ancora con me.

Mi passai una mano sul volto e scoppiai a piagere come una bambina. Lui è ancora con me. Lui non se né andato. È rimasto al mio fianco.

Harry si avvicinò immediatamente a me e mi prese tra le sue braccia mentre continuavo a piangere con la testa poggiata sul suo petto e le lacrime che bagnavano la sua maglietta.
La sua mano scorreva lentamente lungo la mia schiena.
Mi staccai dopo qualche minuto dal suo abbraccio e diressi verso la stenza di Zayn.

Entrai in quella camera dove avevo passato la maggior parte dei giorni nell'ultimo periodo. Posai lo sguardo sulla figura del mio fidanzato, era seduto sul letto e rivolto verso dime.
Per un attimo temetti che non si ricordasse nulla, invece mi sorrise.

Che bellissimo sorriso.

Mi era mancato così tanto, mi era mancato il suo sorriso, i suoi occhi, i suoi capelli. Tutto.
Mi avvicinai a lui e senza aspettare gli presi il viso tra le mani e poggiai le mie labbra sulle sue. Era un semplice bacio, senza lingua, solo un bacio dolce che trasmetteva tutto quello che in questi mesi avevo passato e tutte le mie paure.


Z:<Va tutto bene amore mio, sono qua adesso>
Disse sussurrando mentre mi abbracciava.
Mi sentivo a casa, finalmente.
R:<Ti amo>
Lo strinsi forte e mi sentì come libera, come se un masso fosse stato tolto dalla mia schiena.

Quel vuoto era sparito, scomparso.
Lui è qua con me.

Un anno dopo.

Il giardino era grande, tutto verde e con fiori ovunque.
Al centro c'era un piccolo altare bianco, si trovava sotto un arco di legno sul quale erano cresciute dele rose rampicanti rosa. Davanti a questo arco c'era un lungo tappeto bianco che partiva dalla casa. Ai lati del tappeto erano poste delle sedie, anche esse banche, su ognuna di loro c'era un piccolo mazzo di fiori a cui era legato un bigliettino con scritto il nome di chi avrebbe dovuto sedersi.

Tutto era pronto, tutto era perfetto.

Rimango affacciata alla finestra della casa mentre osservo tutti gli invitati prendere posto, ognuno a quello assegnato.
Mi voltai e mi misi davanti allo specchio, indossavo un abito bianco... l'abito del mio sogno, non ne ho mai parlato con Zayn, semplicemente perché non importa farlo.

Mi sentivo davvero una principessa, tutte le donne dovrebbero sentirsi così.

Mi misi di profilo e mi passai una mano sulla pancia, questo sarebbe stato un giorno perfetto.
Le marcia nuziale cominciò a suonare, era il momento.
Uscì dalla stanza e scesi le scale, incontrando alla fine di esse mio fratello.
H:<Pronta?>
disse guardandomi e mi prese a braccetto.
Di solito è il padre che accompgna la figlia all'altare per consegnarla al suo futuro marito, questa volta sarà mio fratello a farlo.
Presi un respiro prondo e annuì.
R:<Pronta>
Uscimmo dalla casa e percorremmo quel lungo tappeto bianco, mentre della bambine daanti a noi spargevano dei petali di rosa rossa.

Sembrava un sogno.

Arrivammo accanto a Zayn, Harry gli sorrise e mi lasciò andare per andare a raggiungere Louis a sedere.

Era belissimo. Unico.

Mi prese una mano e ci lasciò un bacio delicato.
Z:<Sei bellissima amore mio>
R:<Sono incinta>
Dissi all'improvviso.
Mi guardò a bocca aperta per poi fare un sorriso.
Presi l'altra sua mano e feci intrecciare le nostre dita mentre la cerimonia ebbe inizio.

Il mio sogno si sta avverando.
FINE.

Angolo autrice:
È raro che scrivo un angolo autrice nelle mie storie, ma oggi mi sembrava il caso.
Finalmente ecco a voi il tanti atteso ultimo capitolo.
Sono quasi le due di notte è sto aggiornando solo per voi.
Mi farebbe molto piacere se mi diceste cosa ne pensate della storia.
Grazie a tutti per aver seguito questa storia, grazie davvero.❤

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