capitolo 3

606 34 22
                                    

Lei mi guarda con gli occhi spalancati, come se fossi uno spettro.

"Mamma..." Sussurro guardandola.

Lei porta la sua mano alla bocca, e iniziano a vedersi delle lacrime rigarle il viso.

"Sono Gaia, sono tua figlia." Dico sentendo gli occhi pizzicare e il mio viso diventare caldo dalle lacrime.

Lei senza dire niente corre verso di me e mi abbraccia stringendomi fortissimamente.
Ci accomodiamo dentro casa e lei continua ad abbracciarmi.

"Come sei sopravvissuta? Credevo fossi morta..."

"Non lo so... È tutto grazie alla culla rigenerativa. Ma avrei preferito morire." Sbuffo sedendomi sul divano.

Lei mi guarda malinconicamente, sedendosi accanto a me.

"Tony sta con un'altra."

"Tu e Iron Man stavate insieme?" Domanda quasi urlando.

Io rido e annuisco tornando subito dopo triste. Ogni volta che penso a lui è come una coltellata al cuore.

Una lacrima mi riga il viso ma faccio finta di niente, cercando di sfoderare uno dei miei più belli sorrisi.

"Mi dispiace Gaia, vedrai che andrà tutto bene." Mi ha sempre consolato lei, anche quando non me lo meritavo.

"Tranquilla mamma, adesso non sono più una superdotata. Sono semplicemente Gaia." Sorrido malinconicamente.

"Non hai più i superpoteri? Stai scherzando spero!" Urla.

"No mamma, ma è meglio. Mi sono fatta anche un nuovo amico." Sorrido cercando di non dimostrare la sofferenza che provo dentro.

L'unica cosa positiva è Hugh.

E che positività...

"Un nuovo amico? Speriamo sia affidabile." Sorride.

"Lo è mamma, lo è."

Dopo aver chiacchierato con lei decido di andare in camera mia, si è fatto tardi e ho sonno. Sospiro buttandomi sul letto e guardando il soffitto. È così stupidamente strano essere normale. Lo so che è difficile da comprendere, perché lo sono stata per pochi giorni ma... Quei giorni hanno significato moltissimo per me. Mi hanno fatta crescere, mi hanno insegnato i veri valori della vita e mi hanno insegnato ad amare.
Non riesco ancora a crederci che Tony abbia già un'altra. Perché?!
Accendo la tv, così da far passare un po' il tempo senza pensare alla mia squadra. O almeno a quello che ne rimane.

...gli Avengers avevano perso in battaglia la 'possibile' nuova leader e adesso, scopertosi viva, chiedono che chiunque la veda li contatti...

Rimango a bocca aperta, come si permette? Mi sostituisce subito e poi fa un annuncio 'cercasi Gaia Williams' disperatamente?
Io non voglio tornare da loro, non voglio soffrire ancora. Mi sento come inutile... Spenta.

Never knew
I could feel like this
Like i've never seen the sky before

Mi sento malissimo, la testa gira e, prima di svenire, riesco a chiamare mia mamma.

~~~~~~~~~~~~~~~~~

Beep... Beep...

Apro gli occhi, guardandomi intorno.
È una stanza bianca, spoglia con qualche fiore rosa e le tende bianche anch'esse.
Vicino a me c'è una macchina che emette dei strani rumori... Dev'essere un elettrocardiogramma.

"Sei sveglia."
Mi volto sentendo una voce a me sconosciuta, o forse sentita poche volte.

"Hugh?" Chiedo sorridendo leggermente.

"Sono qui, tranquilla." Dice prendendomi la mano.

"Come hai fatto ad entrare?"

"Ho detto che ero il fidanzato." Ridacchia.

Io rido leggermente.

"Come hai fatto a sapere del mio ricovero?"

"Lo sanno tutti. Infatti ti stavo per dire di stare attenta ad uscire da qui, è pieno di paparazzi." Spiega.

Lui sorride e fa per andarsene ma gli prendo la mano.

"Rimani qui con me, ti prego." Sussurro.

Lui sorride e si siede accanto a me, raccontandomi la sua vita. È così dolce e premuroso, così genuino ma allo stesso tempo sexy... Mi piace tantissimo. Ma Tony è sempre nei miei pensieri.

"Se ne sono andati?" Chiedo.

Lui si alza scostando leggermente le tende e mi dice che non c'è anima viva apparte mia madre. La fa entrare e lei subito mi abbraccia. Le spiego il perché del mio svenimento, e lei, premurosamente, mi dice che rimarrà a casa con me fino a quando non sarò 'guarita' del tutto.

"Non ce n'è bisogno, signora. Resterò io con lei."

Okey inizio ad amarlo seriamente... Eh

"Va bene, nessun problema anzi. Ha bisogno di qualcuno che le voglia bene." Sorride mamma lanciandomi un'occhiata tipo oddio questo ragazzo è perfetto!.

Proprio in quel momento entra un dottore, un dottore davvero affascinante.

"Salve Gaia, sono il dottor Mikkelsen e sono qui per dirle che può tornare a casa." Sorride scrivendo qualcosa su un pezzo di carta.

"Grazie, dottor Mikkelsen."

"Ma prima, dovrò spiegarle cosa le è successo."

"Sono svenuta perché hanno parlato di cose personali alla TV, niente altro."

"Non proprio." Mikkelsen lancia un'occhiata a Hugh e lui è costretto ad aspettarmi fuori dalla stanza.

Il dottore si siede accanto a me e mi guarda dritta negli occhi. Devo preoccuparmi? Perché, oltre ad avere paura di quello che deve dirmi, il suo sguardo mi mette in soggezione.

"Mi dice cosa ho prima che mi venga un'altro svenimento?" Chiesi.

"Lei ha dei leggeri problemi al cuore, niente di che. Ma deve essere responsabile e presentarsi ad ogni appuntamento che le ho programmato."

Mi porge un biglietto con degli orari e dei giorni, probabilmente sono gli appuntamenti che ho qui con lui.

"Grazie, dottore. Devo preoccuparmi?"

"No, niente di grave. Ma è sempre meglio tenere tutto sotto controllo." Sorride.

"Può uscire, avrei piacere di vestirmi."

"Si, scusi."

Mi infilo un paio di jeans neri e una felpa che trovo lì sopra. Ma di chi è? Mia no di certo.

"Ti dona la mia felpa." Sorride Hugh entrando.

"Non dovevi, anche se la adoro."

Lui avanza verso di me e, prendendomi per mano, mi fa uscire con lui. La sua mano nella mia, mentre, come due guerrieri, facciamo ritorno in patria.

|COME WHAT MAY 2|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora