capitolo 16

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La mattina seguente mi svegliai molto tardi verso le 11:30 e avevo un gran mal di testa che non minacciava di scendere.
Decisi di scendere in cucina a far colazione e prendere anche un'aspirina.
Ero in cucina e stavo per afferrare un'aspirina dal mobiletto in alto ma essendo troppo bassa non ci arrivavo.

X:"lascia faccio io"

Disse qualcuno con la voce impastata dal sonno.
Mi girai e trovai di fianco a me un esemplare di Federico Bernardeschi a petto nudo che mi porgeva un' aspirina

Io:"g-g-grazie"

Dissi timidamente, non capivo che mi stava succedendo... Mi sentivo in un tremendo imbarazzo ma non sapevo perché?
Fino ad ora ho visto tantissimi ragazzi conciati nelle condizioni di Bernardeschi, e il che è ovvio visto che casa mia è abitata da 10 maschi!
Ma con lui sentivo che era diverso... Ero diventata rossa come un pomodoro.
Volevo chiedergli perché ieri ha cercato di baciarmi.
Sì preparò un tè e dopo minuti di eterno imbarazzo mi decisi a parlare:

Io:" perché ieri hai tentato di baciarmi?"

Silenzio, non rispondeva, non sapevo nemmeno se aveva sentito la mia domanda.

Io:"ehy, hai sentito la mia domanda?"

Alzo' lo sguardo da terra e pianto' i suoi bellissimi occhi celesti nei miei

Bernardeschi:"l'ho sentita la tua domanda... E se vuoi una risposta non lo so nemmeno io perché ho tentato di baciarti. Non so cosa mi sia preso ma stanne pur certa che non ricapiterà..."

Io:"wow, ne sei sicuro? Ti devo ricordare che questa è già la seconda volta che capita"

Zitto, non parlava più, se ne stava lì a fissare il suo tè.
Ecco altro imbarazzo... Perché quando deve arrivare qualcuno non arriva mai?

Bernardeschi:" la vuoi sapere una cosa? Non mi metterei mai con un' orfanella, una ragazzina presuntuosa che appena mi vede con un'altra ragazza corre dal suo fratellino a piangere"

Quelle parole mi avevano spezzato in mille pezzettini il cuore.
Gli afferrai la tazza di tè bollente e gliela rovesciai adosso.

Bernardeschi:"ahhhhhhhhhhhhh!!!! Ma che cavolo fai?"

Corsi via in camera mia ma per sfortuna incontrai Paulo

Dybala:"Rachele, Racheleeeeeee​!!".

Mi precipitai in camera mia e mi lanciai sul letto, subito dopo arrivò Paulo

Dybala:"dai Rachele, non piangere per quel cretino, non ti merita e tu non meriti lui. Su dai non fare così"

Paulo è sempre stato con me fin da quando ero piccola, abbiamo 8 anni di differenza ma questo non importa.
Lui è il mio angelo custode.
Ok, ho deciso che non mi farò mettere i piedi in testa da nessuno, tanto meno da quello sbruffone di Bernardeschi!
Iniziamo con questo nuovo anno, non iniziato nel migliore dei modi...

Ok, ho deciso che non mi farò mettere i piedi in testa da nessuno, tanto meno da quello sbruffone di Bernardeschi!Iniziamo con questo nuovo anno, non iniziato nel migliore dei modi

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