capitolo 43

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P.s. mentre leggete il capitolo ascoltate la canzone

Paulo pov's
Pari: eravamo pari ancora nonostante il goal di Ronaldo!

Dovevamo andare ai rigori.

Non vedo l'ora di vincere la mia prima Champions League con la mia nuova squadra.

Ho solo paura di sbagliare il rigore.

Prima di batterne uno mi sono sempre voltato a guardare Rachele, non so perché lo facevo ma mi dava sicurezza ed ora che abbiamo litigato non so se riuscirò a segnare.

Bale:"Paulo che hai? Ti vedo un pò turbato"

Io:" No nulla Gareth, andiamo dai"

Poco dopo in campo

Ma allora è proprio una maledizione!

Abbiamo tirato tutti i rigori e, di nuovo, siamo ancora Pari!!

Sono l'ultimo battitore della mia squadra: se segno il Real ha vinto la Champions se non segno la Juventus alzerà quella coppa.

Posiziono il pallone sul dischetto: alzo lo sguardo e vedo Gigi pronto a tuffarsi.

Quanti scherzi gli avrò fatto?

Povero lo tiravo sempre matto!

Alzo poco più lo sguardo: la curva Sud.

Quelli che un tempo erano i miei tifosi ora staranno pregando perché io sbagli il rigore.

Mi voltai: i miei vecchi amici e compagni di squadra, a Madrid nessuno è così simpatico e altruista.

Mi guardano con un espressione strana, come se non capissero il perché del mio gesto.

Il mister Allegri mi sta fissando come per capire perché non tiro.

E poi eccola: in piedi, attaccata alla ringhiera della tribuna che mi fissava.

La mia piccola grande Joya.

Con lei ho imparato a vedere la vita in modo diverso.

Mi ha fatto capire che si può crescere continuando ad essere spensierati.

Ho vissuto tutta la mia vita con lei.

Non sono stato il fratello migliore del mondo, ma lei in ogni occasione si è sempre arrangiata da sola.

La nostra vita non è facile: ci siamo sempre supportati a vicenda ma io l'ho abbandonata.

Mi sento una merda!

I miei occhi caddero sulla mia mano: indossavo la fede di matrimonio di nostro padre e Rachele aveva quella di mamma.

Ricordai tutti i momenti felici che avevamo passato insieme e sorrisi.

Ad un certo punto affiorò alla mia mente il giorno in cui lei mi raccontò il suo sogno:

Rachele:" non sarebbe bellissimo se quest'anno la Juventus vincesse la Champions?. Ti immagini che bella festa? Zio Gigi che alza quella coppa e tutti voi intorno che fate casino! Poi il momento più bello avverrebbe negli spogliatoi quando Cuadrdao imbratterà il mister di spumante e robe simili! Poi ovviamente voglio che tu faccia doppietta in campo mi raccomando. Sarebbe fantastico!"

Ora potevo realizzare il suo sogno.

Calciai il pallone ma mi limitati a mandarlo sopra la traversa.

La Juventus aveva vinto la Champions ed io avevo raggiunto il mio obbiettivo: farla sorridere.

THE END

La Piccola JoyaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora