Dammi della falsa che è più semplice, anche se son stata la tua complice. "Amore ti amo, amore mio, mio amore amato. Oh amore, amo te, amami, ti amerò. Mai ti abbandonerò". Promesse.
Cos'è questa farsa? Cos'hai detto? È automatico: quando sento "lo prometto", penso a un treno che parte, all'autore di una triste arte, a un graffito sbavato, alla mongolfiera d'un pallone bucato. Saltando nel vuoto, ho lasciato il cesto, morto per morto, ho tentato l'ultimo balzo. E ci ho provato, son io quel morto, non senza motivazione, non senza darti una ragione. E un nome. Lo sai e mi fa rabbia perché volevo restar nella nebbia. Di cemento la mia gabbia... E mi son scoperta, denudata, ho lasciato solo i veli, ma non mi han messa in ombra, per te ero e son sempre, una statua esposta. Cancella ciò che resta, fa' che quest'idiota non esista. Ti prego è l'ultima richiesta, un diritto che mi spetta. Sono stata sempre onesta, non abuso di smielate come questa: "Oh amore, oh amato, ti amo, mio adorato, lo sai...". Non l'ho detto e non lo dirò mai!
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Sbocchi Ematici
PoetryEmorragie di pensieri implosi che a tentoni cercano sbocchi. Non c'è da capire, ma da perdersi, Son sbocchi ematici, non convenzionali versi. *Scusate per l'indecifrabilità dei deliri che scrivo qui. Questo libro è nato proprio per questo. Son cose...