E tu lo sei, folle. Tra la folla ti distingui, fungo rosso in mezzo a quelli bianchi, muffa che s'attacca ai mattoni intonacati e ai tetti. Mentre guardi il panorama, tegola su tegola, un piede scivola e tu, matto, non ci pensi, scatti foto all'orizzonte, senza macchina, nei tuoi sensi, e t'aggrappi a quel dipinto, l'immortali facilmente, in un foglio che tu sporchi dei tuoi sprazzi e della tua mente. Ho un debole per i pazzi, pazzo, e tu l'hai per me, me che son della stessa tua dimensione, ti aggrappi al mio balcone, seduto sulle sbarre, ringhiera fredda e irrigidita che ti sospende. Entra e asciugati, malato! Guarda i capelli, sei tutto bagnato! "Asciugami di sorrisi, diverrei riccio...", io ti tiro per un braccio e mi guardi, sei un pasticcio! Ti sorrido così forte da farti la permanente e della pioggia non ci frega proprio niente, vi anneghiamo correndo in fretta, mi afferri e tenti di coprirmi con la calda tua giacchetta. Mi emozioni con mille dei tuoi versi, fai le facce strane e reciti di cieli tersi, e montagne e monumenti e del mare che si schianta sui tuoi scogli, ardenti. E mi porti per le strade, mi imbrogli, imbrigliata dal tuo vino, da un juke boxe, dal biliardo e freccette per centrare, come profondo è il tuo sguardo, mio giullare. Si fa tardi e mi accompagni, ma resti lì, fuori dal taxi e ti guardo rimpicciolire, mentre percorri le strade nella notte, le tue strade lunghe, senza fine.
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Sbocchi Ematici
PoëzieEmorragie di pensieri implosi che a tentoni cercano sbocchi. Non c'è da capire, ma da perdersi, Son sbocchi ematici, non convenzionali versi. *Scusate per l'indecifrabilità dei deliri che scrivo qui. Questo libro è nato proprio per questo. Son cose...