Poi non dite che siam noi le ciclate, che quando vi prende il picchio, dite le peggio menate. Sfogatelo col fumo, con il vino o con la rabbia, perché anche voi, cari maschi, siete fatti di sabbia. O meglio di argilla, come pupazzi di carta, in voi l'alito della vita e noi sottratte dalla vostra gabbia. Vi siamo alle costole, perché costole siamo. Un pezzo di voi, per questo vi manchiamo. E a pensarci bene cos'è un uomo? Uno strato di pelle, una cellula d'ovulo che un giorno attese di venir perforato da un piccolo pesce prezioso e dorato. E quando da embrione, diventò un feto, iniziò a tirar calci, senza neanche esser nato. Occultato in un liquido che chiamano amniotico, privo d'ossigeno, ma senz'esser cianotico. Avvolto in placenta, quella che l'ha nutrito, per ben nove mesi finché al mondo è uscito. E benvenuto, pezzo di donna!, perché dalla donna sei stato tratto, or chi è dei due la costola? Chi è il mestruato? E mi son convinta nel corso degli anni che anche senza ovaie, avete i malanni. Quel che vi manca è forse il dolore, il fastidio invadente di un assorbente. Per non parlare di quello latente, anche se interno, è sempre presente. E vi spaventa la vista del sangue? Provate ad averlo, quant'è limitante! Comunque ripeto, che mi si lasci dire: soffrite anche voi di mestruo maschile.
*ammettetelo :-D
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Sbocchi Ematici
PoetryEmorragie di pensieri implosi che a tentoni cercano sbocchi. Non c'è da capire, ma da perdersi, Son sbocchi ematici, non convenzionali versi. *Scusate per l'indecifrabilità dei deliri che scrivo qui. Questo libro è nato proprio per questo. Son cose...