You are my bad boy~ Marcus Gunnarsen

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Finalmente l'aereo atterra e, prendendo i bagagli, scendiamo.
Non c'è mio suocero, cioè suo padre, lol, perché ormai come avete benissimo capito, siamo maggiorenni.

Prendiamo l'autobus, direzione Palermo.
La mia Palermo.
Dove sono nata io.
E dove sono cresciuta.

Appena arriviamo, gli dico di seguirmi, per andare a casa mia, dove stavo con mio fratello.
Entriamo e mi fa un certo effetto.
È tutto perfettamente uguale.
Sul tavolo del salone c'è ancora la fascia dei capelli di Marco buttata all'aria, com'è suo solito.
Dio quanto mi manca mio fratello.

D'istinto, la prendo e l'annuso: mi manca troppo il sapore di mio fratello.
Il suo profumo è ancora lì.
Sono passati anni ma mi manca come sempre.
Anzi, anche di più.

Notandolo, Mac viene verso di me e chiede
-Ti manca tanto vero?
-Non immagini quanto
Dico con gli occhi rossi.
Mi abbraccia.
Ma dopo un pò mi stacco.
-Basta pensarci, devo ricordare le cose belle sue, no le cose brutte. Lui non vorrebbe che io stia male.
Mi sorride e risponde
-questa è la mia guerriera

Lo faccio entrare nella mia stanza.
Entra, e noto che la fissa per un pò.
-Si vede che è la tua stanza
Dice ridacchiando, notando tutte le foto dei miei parenti: mia mamma, i miei nonni e mio fratello.
Mancano solo mio padre e tutta la famiglia dal suo lato.
Gli ho sempre considerati come estranei.

Si avvicina alla mia parte preferita della stanza: la libreria.
Lì c'è la mia vita in poche parole.
Libri.
E poi ci tengo anche i miei cd, quindi pensate.

Apre qualche libro ma noto che rimane impassibile.
-Mi sono ricordato solo ora che non so l'italiano
Dice rivolgendosi verso di me e ridendo.
Li posa e vede i cd.
Shawn, Ariana, Ed, Bruno Mars.. tutti i miei lovs.
Sorride.
Appena ne vede uno di Zara Larsson dice
-Ti amo sempre di più
Dice ridendo.
L'ha sempre adorata.
E devo ammettere che sono un pò gelosa lol.

Usciamo dalla mia stanza, e subito dopo c'è quella di mio fratello.
Quando lo dico a Mac, se ne va sotto ad aspettarmi: ha capito che è una cosa delicata.

Sono pronta.
Apro la porta.
Non scoppiare a piangere Sofia.
Non farlo.
Ma inevitabilmente, lo faccio.
Non ho mai avuto il coraggio di aprire questa porta dalla sua morte.

È tutto esattamente come l'aveva lasciato.
Molto disordinata, ma perfetta così.
Non ho intenzione di sistemare nulla.
Voglio il suo ricordo per sempre.
In tutti gli aspetti.
Anche il suo disordine ahah

Entro e mi siedo sul letto.
Le lacrime scendono ancora di più.
Prendo il cuscino e lo abbraccio.
Voglio sentirlo più vicino possibile.
Noto che sotto al cuscino c'è un biglietto.
C'è scritto "per la mia sorellina bellissima"
Che c-cosa.
Le lacrime scendono inevitabilmente ancora di più.

La apro.
E la leggo.
"Boh, sorellina. Sai che non sono molto bravo con le parole. Anzi, per niente.
Però ci tenevo a dirti una cosa per me molto importante.
Volevo dirti inanzitutto che non c'è cosa più bella che avrei potuto desiderare di avere te come sorella.
Dico sul serio, principessa.
Sei la mia piccola principessa.
E ti difenderò e proteggerò sempre.
Non ascoltare tutte le persone che ti criticano.
Credimi, sei bellissima.
Sei davvero stupenda. Troppo per questo mondo.
È tutta invidia.
E non lo dico per dire.
Soph sei la persona più fantastica che io conosca.
Probabilmente se non fossi tuo fratello, ci avrei provato con te. Ahah.
Sul serio. Cioè, sei bellissima, intelligente, simpatica, non ti manca nulla. Cosa potrei chiedere di più.
Non credere di fare la menefreghista con me eh
So che ci stai male per tutto quello che ti dicono gli altri.
Credi davvero che io non capisca quando ti chiudi in camera a piangere?
Sono tuo fratello piccola! È ovvio che so come ti senti!
In quei momenti vorrei abbracciarti, per dirti che andrà tutto bene, che finché staremo insieme, nulla andrà storto.
Perché ti voglio veramente un bene che a parole non si può descivere.
Sono sangue del tuo sangue!
E lo sarò per sempre.
E, ah, sono orgoglioso e onorato di essere tuo fratello.
Ti amo.
Con tutto me stesso.
Io con te, tu con me.
Per sempre.
Il tuo per sempre fratellino."