Cap 4: Interessa

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Andai in salotto e vidi Logan e Jake sdraiati sul divano con una decina di birre aperte sul tavolino, stavano commentano animatamente un partita di basket.

<Ehi ragazzi che si fa sa sera?>domandai con la speranza che qualcuno mi sentisse. Cosa impossibile perché da anni, quando guardano il basket poteva anche esserci un terremoto ma non si smuoveranno da lì.
Per loro ogni partita era come riunirsi per festeggiare un compleanno o un funerale, in base a come andava la partita ovviamente.

<Noi andiamo ad una festa> mi disse mio fratello, mentre beveva una birra continuando a guardare la partita. I suoi occhi color ghiaccio riflettevano i colori del televisore.

<Voi restate a casa> concluse cacciando un rutto, che mi ricordò com'era vivere con un fratello maschio. Capisco che siano cose da maschi e altro ma mi faceva ancora schifo.

Pensai alla risposta di mio fratello, incominciavamo bene...
Ero lì da a malapena qualche ora e già ci stavano vietando di fare qualcosa.
Pensavano davvero che saremmo rimaste a casa per tutta la sera?

Se prima poteva essere così, adesso se lo sarebbero sognati. Sia io che Giulia eravamo entrambe cresciute e ormai erano già tre anni che non ci comandavano più. E poi Giulia non avrebbe permesso a nessuno dei due di farci rimanere a casa.

<Non credo che io e Giulia stasera rimarremo a casa, io non ne ho la più pallida intenzione e lei è peggio di me riguardo il fatto di uscire. Per vostra sfortuna siamo entrambi maggiorenni, in più io ho la macchina quindi...>dissi dirigendomi verso l'uscita.

<Non credo proprio! voi sta sera non andrete da nessuna parte>urlò, peccato che quelle fossero parole sprecate. Il gioco era cambiato tempo fa, prima potevano fare i fratelli maggiori e tutto ma adesso non credo che ci saremmo fatte mettere i piedi in testa da loro.

Il punto debole di mio fratello? Sua sorella che lo prega e fa il labbruccio quindi...

<Fratellino ti ho mai detto quanto sei diventato bello in questi anni che non ci siamo visti?> mi avvicinai sempre di più a lui.
Notò il mio avvicinamento e infatti tentò di allontanarsi. Sapevamo entrambi che avrei vinto io. Nessuno vinceva con me quando c'era il labbruccio.

<Dai.... lo sai che ti amo, sei la mia vita, io senza di te non posso vivere, sei la miglior persona del mondo> gli fui addosso e lo strinsi così forte da togliergli il fiato.

<Okay...potete venire con noi> mugugnò , sapeva che avevo vinto. Succedeva sempre così, lui faceva il duro io mi avvicinavo e cadeva nella mia trappola.

Sentii lo sguardo di Jake su di me, mi accorsi di avere la felpa alzata così facendo erano rimaste scoperte le mie gambe e un una piccola parte di schiena, mi rialzai e la abbassai.
Spostai di nuovo lo sguardo su di lui e i suoi occhi verdi erano più scuri sembrava che mi incendiassero. Vidi il suo corpo irrigidirsi davanti a quel poco di pelle che avevo mostrato, il mio respiro accelerò e spostai lo sguardo per evitare di guardarlo.

<Cosa?> urlò, sembrò che gli fosse servito anche a lui perché si riprese, era tornato Jake lo stronzo.

<Dai, lo sai che non danno fastidio, tanto poi se ne vanno per cazzi loro, senza la compagnia di nessun ragazzo> risponde mio fratello, a Logan quanto ti sbagli. Tre anni erano ormai passati e ce ne erano di cose che erano cambiate.

<Ragazzi a che ora è la festa?>chiesi ponendo fine alla discussione, sapendo di per certo che avrei ricevuto un altro insulto da Jake.

<Alle 21:00,mettiti il costume e portati una giacchetta si sa mai faccia freddo> mi rispose Logan, annuii e poi me ne tornai su in cerca di Giulia.

Pazza di luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora