Cap 5: La festa in spiaggia

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Quando arrivammo in spiaggia, non vedevo l'ora di scendere dalla macchina e uscire da quel silenzio imbarazzante che venne ben presto sostituito da urla di ragazzi che si divertivano.

<Ragazzi siete venuti!>urlò una ragazza alta, magra e con i capelli rosa, appena ci vide saltò addosso a Jake. Sentii una fitta di gelosia ma feci finta di niente.
La ragazza indossava un costume di almeno due taglie più piccolo. Era un costume intero, praticamente un filo che le copriva i capezzoli e andava fino sotto.

<E da quand'è che noi non veniamo ad una festa?>disse Jake, mostrando uno dei suoi sorrisi a trentadue denti, quelli che utilizzava con chiunque che non sia io.
La tenne stretta mentre lei gli allaccia le gambe all'addome scolpito e si strusciava su di lui, distolsi lo sguardo non ce la facevo a guardare.

<Giusto> rispose lei staccandosi lentamente dall'abbraccio.

Si girò verso me e Lia e il suo sorriso si trasformò in una smorfia di disgusto mentre ci guardava da capo a piedi.

<E queste chi sono?> sputò ai ragazzi continuando a guardarci con uno sguardo omicida, l'avevo detto che era una stronza, poi dicevano che ero prevenuta ma se avevo sempre ragione come facevo?

<Emily Scott, sua sorella> e indicai mio fratello, vidi passare negli occhi di miss Rosa una striscia di gelosia, aveva paura che le rubassimo il posto da stronza che sta al centro dell'attenzione?

<E io la sua>concluse Lia indicando Jake con lo sguardo, la sua voce trasudava nervosismo. Non ci piaceva dover fare i loro nomi ma a volte non ne avevamo scelta.

<Cazzo ora che vi guardo vedo...no, non c'è una cazzo di somiglianza. Non riesco a capire come Jake e Loggy abbiano avuto il coraggio di uscire di casa con voi, credo più che altro che vi portino dietro solo per obbligo fraterno > disse spostandosi i capelli rosa all'indietro.

Notai Jake e Logan che volevano intervenire ma avrei scommesso qualsiasi cosa che una scopata sia di per certo meglio per loro di difendere l'onore della propria sorella.
Per evitare eventuali sceneggiate che si sarebbero concluse con Jake che mi dava la colpa e Lia che si chiudeva in camera piangendo sul perché suo fratello preferisca una puttana a lei, così decisi di zittirli prima.

Con un movimento fluido mi tolsi la felpa e rimasi in costume e in pantaloncini, il mio gesto spiazzò Miss Rosa che smise di far prendere aria alla bocca.

<Ti sembro una che ha bisogno di nascondersi? O di stare dietro al fratello?>chiesi mi voltai di nuovo vidi Jake che non mi staccava gli occhi rabbiosi di dosso, mi rinfilai la felpa e sorpassai tutti e tre con Lia al mio seguito.

<Cambiamo discorso? ci andiamo a prendere un drink? sto morendo di sete> affermò, vidi un chiosco del bar dove c'era un ragazzo che preparava da bere.

<Cosa posso offrirvi ragazze?>ci domandò il tipo, non era niente male.

<Non lo so fai tu> non volevo attaccare bottone, mi girai e notai dei ragazzi che ballavano, ci fissavano, sapevo cosa volevano ma mi girai di nuovo.

<Va bene faccio io> continuò a preparare i drink, lanciandomi un'occhiata e facendo un sorriso.

<Siete nuove? non vi ho mai viste> mi girai di nuovo verso di barman e notai il suo sorriso troppo insistente.

<Siamo arrivate oggi, abbiamo finito gli esami e siamo venute a vivere con i nostri fratelli > rispose Lia facendo quel suo sguardo che ammaliava tutti.

<A davvero? E chi sarebbero i vostri fratelli? conosco quasi tutti qui>disse mentre mi lanciava l'ennesimo sorriso, si ci stava decisamente provando, gli sorrisi di rimando e voltai lo sguardo verso la gente che balla.

<Logan Scott e Ja... "- ma dopo lui la interruppe.

<Si li conosco benissimo sono due mie cari amici, wow allora voi siete le loro sorelline, capisco perché vi abbiano tenute nascoste>disse per poi darci i nostri drink.

Quando tirai fuori i soldi per pagare mi bloccò <Li offre la casa, comunque mi chiamo Albert> io e Lia lo ringraziammo e ce ne andammo.
Notai solo ora che infondo Albert era un bel ragazzo occhi color miele e capelli neri, niente male.

Finiti i nostri drink Giulia mi costrinse ad andare a ballare anche se non ne avevo voglia la accontentai.
Era difficile muoversi quando ogni tipo di testosterone si avvicinava...parlando del diavolo, un ragazzo biondo con gli occhi marroni si avvicinò a noi.

<Ragazze, vi va di ballare?>ci chiese facendo il solito sorriso da coglione che ti vuole solo scopare. Io e Giulia ci guardammo in faccia e poi il mio sguardo tornò su di lui.

<Stiamo già ballando e comunque non lo farei fossi in te, perdi solo tempo siamo lesbiche> dissi non avevo nulla contro i ragazzi gay o le ragazze lesbiche ma non avevo voglia di fare rissa già il primo giorno.

<Dai non ci credo che due belle ragazze come voi siano lesbiche> continuò ad insistere fin quando mi afferrò un braccio e mi tirò verso di lui, la sua mano era gelida contro la mia mi dava un senso di paura e instabilità.

Neanche il tempo di bloccarlo che qualcuno lo fece al posto mio, sentii tirarmi e in meno di un secondo mi ritrovai con il seno appoggiato ad un muro e una mano che mi cingeva la vita... però questa era calda e sicura, mi tenne in una stretta solida che mi dava protezione.

Alzai lo sguardo e incontrai quello di Jake, aveva lo sguardo infuocato come se avessi combinato qualcosa ma non era diretto verso di me...era contro il ragazzo.

<Lasciale stare, sono con me> mentre lo disse il suo braccio era in una presa ferma e immobile, le mie mani tremanti erano sui suoi pettorali. Mise una mano delle sue sopra le mie continuando a guardare il ragazzo di prima.

<Jacob pensi davvero che siano tue?>rispose con aria di sfida negli occhi cercò di riprendermi, ma Jake glielo impedì.

<Marcus vai da chiunque vuoi ma loro lasciale stare>disse Logan con tono severo, mi voltai verso d lui e mi accorsi che stringeva Lia.

<Credi davvero che ti dia ascolto, mi prendo ciò che voglio! se voglio la bionda me la prendo, se voglio la Bruna lo faccio. Però adesso voglio la Rossa sexy sai entrare nella sua morbida fighetta stretta non dovrebbe essere male, farla urlare magari, avere quelle labbra carnose attorno al mio cazzo e perché no? forse non usare il preservativo. Ce lo vedi Jake, un bambino con i capelli rossi e gli occhi marroni?> non osai fare un movimento, ero paralizzata non capivo che da come un ballo si sia trasformato nell'entrarmi dentro e farmi urlare. Il tipo doveva essere molto ubriaco.

Il mio respiro aumentò sempre di più, come le braccia di Jake che mi stringeva sempre più forte, stava per esplodere lo sapevo.
I suoi occhi erano pura rabbia, gli misi le braccia attorno al collo e lo attirai a me, vi appoggiai il viso. Ispirai il suo profumo, mi misi in punta di piedi e gli diedi un piccolo bacio sul collo.
Al tocco delle mie labbra si calmò. Lo sentii, rallentò la presa su di me ma continuò a tenermi stretta, però adesso era più calmo.

Il suo corpo caldo contro il mio mi provocava brividi ma ora come ora sia io che lui eravamo un unico fuoco.

<Marcus prova solamente a sfiorarle un'altra volta e te ne farò pentire>disse Jake ormai si era calmato ma lo scambio di sguardi omicidi continuava.

<Dai andiamo>lo incitai e sentii la mano di Jake che si spostò dalla mia schiena al mio collo per girarmi e farmi andare da un'altra parte.
Non ebbi il coraggio di guardarlo anche se sentii il suo sguardo su di me, le sue mani toccavano le mie e le riscaldavano, mi strinse verso di lui mentre andavamo vicino ad un gruppo di ragazzi.

<Ehi amico>salutarono Jake e Logan un ragazzo.
Jake si staccò quasi subito da me come faceva sempre quando c'era gente in giro.

<Ragazzi queste ragazze sono le conquiste di sta sera> disse un ragazzo fischiando e indicando noi.

<Fortunatamente no, siamo le sorelle> dissi abbozzando un sorriso al moro che aveva fatto la battuta. 

<Vi va di fare un gioco?>domandò una ragazza con un vestito giallo.

<Okay ci stiamo>rispose Lia anche per me.

Pazza di luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora