Cap 7: Passatempo

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Sentii un boato e spalancai gli occhi di scatto. Mi strofinai gli occhi con le nocche delle mani e realizzai di essere nella mia nuova camera.

Ci misi qualcuno minuto a ricordare cosa fosse successo la sera precedente, Bianca...il bacio con Jake, io e lui soli...lui che torna da Bianca...e infine io che me ne vado con Alec. Sorrisi al pensiero della nostra serata insieme.

Ci eravamo divertiti moltissimo, sorridere era il nostro modo di comunicare. E mi piaceva.

Mi sistemai meglio sul letto morbido e allungai la mano per prendere il telefono sopra il comodino, al mio fianco.
Controllai l'ora, erano quasi le undici, avevo dormito più del solito. Feci leva sulle braccia e sollevai il mio corpo dal morbido materasso, che che ormai aveva preso perfettamente la mia forma.

Mi sistemai meglio la maglietta extra-large e mi alzai. Uscii dalla mia camera per andare a sentire cosa aveva causato quel rumore maledetto, che mi aveva appena svegliata.

Scesi le scale e mi affacciai alla cucina, vidi subito la figura imponente di Jake. Non feci in tempo a arretrare che si girò, si era accorto di me e non avevo neanche pronunciato una parola, mi guardò dritto negli occhi e poi tornò a girarsi riprendendo quello che stava facendo.

Notai il pavimento sporco, a quanto pare Jake aveva rovesciato il pranzo, mi avvicinai al lavandino e presi una spugna.

<Lascia stare, me la vedo da solo. Vattene da Alec>disse, togliendomi dalle mani la spugna. Guardandomi come se fossi uno scarto umano.

<Piantala di fare l'idiota> me la ripresi e andai a togliere la macchia dal parquet di legno. Adesso faceva il geloso, ieri mi ha praticamente urlato in faccia che ero stata uno sbaglio e che preferiva la spilungona di Bianca.

Alla fine non potevo fargliene una colpa, apparte per i cappelli rosa, sembrava una modella. Gambe lunghe, una terza di reggiseno, unghie appena fatte, mani delicate e perfette, capelli lunghi occhi da gatta.

Era perfetta...

<Dov'è sei stata ieri sera? Ti ho vista andare via con Alec> riprese a parlare continuando a cucinare. Lo guardai da sopra la spalla, aveva il corpo teso e le mani premevano più forte contro il tagliere. Aveva usato un tono che non mi piaceva, mi accusava di essermi divertita con Alec quando lui aveva fatto lo stesso con Bianca.

<Non sono affari tuoi>risposi, dando un ultima strofinata. Mi alzai e gli andai di fianco per sciacquare la spugna.

In quel momento si mise dietro di me, bloccandomi con le braccia ai lati e premendo il suo petto contro la mia schiena. Come sempre sentii la sua presenza, il suo odore e la sua forza che mi inebriavano il corpo.
Mi riempiva quando mi stava affianco. Dovevo smetterla di immaginare che forse un giorno mi avrebbe considerato.

Basta!
Avevo cambiato vita, Jake era un capitolo chiuso, adesso me la sarei vissuta come volevo io.

<Dove siete andati tu e quel damerino ieri?> mi sussurrò all'orecchio, ma il tono era duro e arrabbiato. Mi spinse contro il mobile e sentii la sua erezione sulla schiena.

<Non sono affare tuoi>scandii ma la mia voce doveva essere meno sicura di quello che pensavo. Perché non fece altro che spingere sempre di più contro di me.

<Ci hai scopato?>chiese passandomi le mani sul ventre e andando sotto la maglietta. Mi accarezzò la pancia con le dita, mi vennero i brividi immediatamente. Sentii venire la pelle d'oca dappertutto e incominciai ad annaspare.

<Jacob lasciami stare> dissi tremando, chiusi gli occhi e deglutii. Non stavo respirando più, la vista mi si appannò.

I ricordi riaffiorarono...

Pazza di luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora