CAPITOLO 11

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Mi sto dirigendo in segreteria per prendere l'orario e sapere qual'e il mio armadietto.

<< È passato tanto tempo...>> dice Noa ad un tratto. << Mi sei mancata. Qui le cose sono cambiate,ora in questa scuola comanda Travis e la sua puttanella Amanda>>
<< La bionda ossigenata si è data da fare a quanto pare.>>
<< Già, il nostro gruppo si è affiancato a quello di Travis quindi staremo quasi sempre nella loro compagnia>>
<< ok>> sinceramente non avevo voglia di parlare sopratutto dopo l'accaduto di sta mattina con mia madre.

Perché mi chiede aiuto? Ma la vera domanda è : io dovrei aiutarla? Dopo tutto quello che mi ha fatto?

Mi ritrovai persa nei miei pensieri, ma fui ben presto svegliata da Noa che mi urla << Terra chiama Luc . Ci sei? Oh guarda siamo arrivate.>>

Dopo aver preso l'orario mi diriggo verso il mio ararmadietto e con grande gioa noto che dista solamente 3 armadietti da quello di Travis e che lui è intento a succhiare la faccia di Amanda.
Li osservo per un secondo disgustata e poi mi rigiro in direzione di Noa.
Mi dispiace per lei che cerca in ogni modo di comunicare con me ,ma io sono completamente assente.

<< Ehi nanetta>> sento dire alle mie spalle. Aiden con tutta la sua bellezza e lì davanti a me sorridendo come un ebete.
<< Ehi Tour Eiffel come va lassù? Sta nevicando? Ora si spiega tutto. Ecco perché sei cosi stupido. Ti si è congelato il cervello dal freddo>> dico sorridendogli a mia volta.
<< Molto socievoli oggi noto. Aaaaa comunque SIAMO IN CLASSE INSIEME E CON NOI CI SARA PURE TRAVIS E AMANDA.>>

Bene ecco come le giornate iniziano di merda , continuano di merda e finiscono di merda. Tu a quel punto inizii a inghiozzarti di Nutella perché la tua vita fa fottutamente cagare il cazzo.

Con tutte le classi di questa scuola proprio in classe con lui dovevo capitar. Oh cielo la mia vita fa proprio schifo, ma se lo evito forse riusciro a non pensare a come distruggerlo in mille modi diversi.
Con me ci sarà pure Aiden che sta inizando a starmi simpatico.
È molto carino d'altronde ma non penso che ci sarà qualcosa di più...

Aiden continua a fissarmi e non capisco il fottuto motivo.
<< Vuoi una foto? O un autografo?>>
chiedo scocciata.
<< No grazie ti devo già sopportare in casa. Mi basta>>.
Detto ciò vado in bagno a vedere se tutto è apposto.
Mi guardo allo specchio e quello che vedo non mi piace affatto.

Sono grassa.
Non sarò mai una ragazza magra con le curve apposto anche se molti mi dicono che sono anoressica, ma il problema è che loro non capiscono.
Pensare ciò comporta anche sul mio stile di vita, come comunico con le persone. Mi odio così tanto e a volte mi pento di quello che dico e di quello che faccio .

Il mio passato ha fatto di me quello che sono oggi. Nulla.

Rivedere mia madre è stata una pugnalata al cuore. Ricordare. Scucire ferite cucite pian piano. Dolore.
Devo allontanarla.
È come la peste anzi peggio. Ti travolge e ti porta negli abissi più profondi del dolore e del buio.

Alzo la testa dopo essermi appoggiata al lavandino con le mani al lato.

Mi guardo e mi pento di non aver posto fine a tutto ciò mesi prima .
Mi osservo e mi asciugo una lacrima clandestina.

Non devo piangere. Tutto questo finira fra un po' e questo "po' " è vicino.

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