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(Nell'immagine sopra Halley)

Era incredibile.
Avevo 17 anni e mia madre aveva ancora il coraggio di mettermi in punizione.
Non era giusto.
Non potevo vedere nessuno, ne uscire dalla mia cameretta.
Ma tanto io non sarei cambiata, anche se avesse dovuto mettermi in punizione a vita.
Mi piaceva la nuova me stessa e avevo intenzione di rimanere così.
Mia madre non poteva evitare che io vedessi i miei amici a scuola.
Mi preparai, misi tutto nello zaino e uscii di casa.
Arrivai a scuola e nel giardino vidi Alexis e Halley, le raggiunsi.

"Ei Sky!" mi salutò Alex con la sua solita vivacità.

"Ciao Sky" mi salutò Hal sorridendo e abbracciandomi come aveva fatto anche Alex.

"Ciao ragazze" le salutai con tristezza.

"Ei ma cosa è successo? Perche sei cosi triste oggi?" mi chiese Alex.

"Mia madre mi ha messo in punizione" risposi.
Ero arrabbiata e delusa con mia sorella. Aveva manipolato nostra madre facendo credergli che chi stava sbagliando ero io.

"Aspetta, davvero?" disse Halley.

"Già" risposi.

"È legale essere messi in punizione a questa età?" si domandò "E perché?"

"È una storia lunga" risposi non avendo voglia di parlare.

"Ok, entriamo che qui si muore di freddo" disse Hal.
La seguimmo.

Andammo hai nostri armadietti quindi Halley si allontanò da noi.
Poggiai tutti i miei libri.

"Allora? Mi dici cosa ti sta succedendo? Anche tu Sky, sei diversa da quando ti ho conosciuta. Voglio delle spiegazioni" disse Alexis guardandomi negli occhi.

"Mia sorella ha manipolato mia madre per fargli credere che io esco con le persone sbagliate e tutto questo solo perché ho incontrato Zackary e mi ha dato un passaggio a casa. Lui e mia sorella si conoscono, c'è stata una storia tra lei e il fratello di Zackary, ma mia sorella lo ha fatto soffrire, così pensa che Zackary si rivendicherà su di me" dissi tutto d'un fiato.

"Sapevo che al fratello di Zackary gli avevano fatto qualcosa di brutto ma non sapevo che fosse stata tua sorella" rispose sorpresa.

"Già"

"Però secondo me dovresti stare lontana da Zackary, insomma comunque non si sa mai cosa potrebbe fare, no? anche se è nostro amico"

"Stai dando percaso ragione a mia sorella? Ma facciamo sul serio qui? Da che parte stai?"
Risposi un po' più arrabbiata. Mi dava davvero fastidio quando le persone mi dicevano quello che dovevo fare.

"Sky calmati, sto solo dicendo che non puoi essere sicura che lui non si vendicherà, Ok? Non voglio dare ragione a quello schifo di tua sorella ma è così!"

"Ma perché tutti mi devono sempre dire cosa devo fare. Ogni volta! So badare a me stessa, sono responsabile di quello che faccio. La vita è mia e decido io!" detto questo chiusi lo sportello dell'armadietto e mi diressi nell'aula di letteratura.

"D'accordo fa come vuoi, ma quando succederà qualcosa di cui poi te ne pentirai mi dirai che avevo ragione!"
Mi urlò lei da in fondo il corridoio.

C'erano tanti studenti, e tutti si erano girati a guardarci.
Non mi bastava essere in punizione in quel momento dovevo anche litigare con la mia migliore amica.

Andai in classe e come sempre mi seddetti all'ultimo posto.
Arrivarono anche gli altri studenti.
La lezione iniziò.

"Oggi parleremo della Divina Commedia e..." venne interrotto dal bussare della porta.
"Avanti".
Chi poteva entrare come sempre in ritardo?

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora