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La sveglia suonò.
La voglia di alzarmi era pari a zero.
Feci tutto con molta lentezza, anche perché non potevo fare altrettanto con un braccio ridotto in quello stato.

Uscii di casa e presi il bus per arrivare a scuola.

Ritornare era un sollievo per me.
Era molto meglio che starsene da soli dentro un ospedale puzzolente di pappette per i malati.

Percorsi il giardino ed entrai.
Ero arrivata prima del solito.
C'erano pochissimi studenti.
Andai al mio armadietto e posai alcuni libri.

Visto che non avevo niente da fare andai a prendermi una cioccolata calda alla macchinetta.

Passai circa 30 minuti senza fare niente e girovagando per la scuola.
Solo in quel momento vidi una biblioteca.
Entrai dentro.
La stanza era grande e tutti gli scaffali erano in legno.
Guardai alcuni libri interessanti e altri che reputavo veramente noiosi.

Uscii e vidi molti più studenti.
Andai in classe.
La campanella suonò e tutti gli studenti entrarono.
Mi sedetti in fondo vicino alla finestra. Era l'ora di inglese quindi sarei potuta stare vicino ad Alexis.

Ed era lì sullo stipide della porta intenta ad analizzare tutti i posti liberi. Appena si accorse di me corse subito ad abbracciarmi.

"Sky!"

"Hei"

Mise la sua borsa per terra affianco al mio banco.
Mi sorrise e si sedette vicino a me.

Guardò il mio braccio di sottecchi. Lo analizzò, poi mi guardò.
Fece un grande sorriso, il che mi spaventava abbastanza.
Frugó nella sua borsa e tirò fuori l'astuccio. Prese un pennarello rosso.

Capii tutto.

"Non ho il pennarello nero" disse guardando attentamente il braccio.

Rifletté sulle parole da scrivere.
E iniziò a scarabocchiare.

Quando si allontanò vidi la scritta.
'La mia scritta è la più importante, tvb -A' con un cuoricino affianco.
Risi per l'originalità.

Notò anche le scritte di Riley e di Zack.

Entrò Cameron e andò a baciare Alex. Poi mi salutò.
"Hei Sky" mi abbracciò. "Ci sei mancata!" disse prendendo ovviamente anche lui il pennarello e scrivendo qualcosa sul gesso.
'E adesso chi mi scrive gli appunti?'
Risi.
In effetti non potevo scrivere. Non ero mancina.

"Ecco appunto, me li potete scrivere voi gli appunti? Poi mi vado a fare le fotocopie, come notate non posso io." dissi poi girandomi verso la porta per vedere Zack entrare.

Non lo vedevo da quando venerdì era entrato in camera mia a notte inoltrata.

Aveva una bruttissima cera, gli occhi affossati e delle profonde occhiaie visibilmente nere.
I capelli più scompigliati del solito e le labbra screpolate.
Portava addirittura la tuta. Doveva essere successo qualcosa di davvero orribile per essere ridotto in quello stato.

Anche Cameron si giró notando la mia faccia preoccupata.

"C-cosa gli è successo?" chiesi.

"Io- io non lo so" disse aggrottando la fronte.

Anche Alex era preoccupata.

"Dopo gli andrò a parlare" mi disse Cameron.

Lo avrei fatto anche io.

La professoressa entrò e tutti si misero ai loro posti.

Passarono alcune interminabili ore.
Non ascoltai nulla, anche perché non potevo prendere appunti e quindi non riuscivo ad essere concentrata, ma soprattutto per Zack.
Ero davvero preoccupata.

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora