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Cosa potevo fare, cosa potevo fare?
Ormai era troppo tardi...
Ormai gli avevo detto di si.
O mamma ero una stupida. Mi avrebbe congelato con i suoi occhi di ghiaccio.

Qualcuno alla porta bussò e il mio cuore iniziò a battere con irregolarità.

Afferrai la maniglia della porta d'ingresso, quando mi accorsi di star sudando.
Aprii a Logan che mi salutò con un bellissimo sorriso.
Mi asciugai la mano sul pantalone e lo feci entrare.

"Ciao Logan"

"Ciao Skylar" disse guardandosi intorno "che bella casa"

"Oh, em grazie" iniziai a salire le scale "vieni" lo incitai.

Entrammo nella mia cameretta.

"Qualcosa mi dice che il viola proprio non ti piace è?" ridacchió lui guardando la camera.

Risi, in effetti tutta la mia camera era tappezzata di cose viola, come le tende o il piumone, oppure le pareti.

Lo feci accomodare su una delle due sedie della mia scrivania.

"Allora..." incominciai "con cosa vuoi iniziare?" chiesi.

"Domani ho il compito di trigonometria, quindi direi proprio quello" annuii.

Tirai fuori il mio libro e il mio quaderno di matematica.

"Allora, pagina 316, trigonometria. È la cosa che mi ricordo meglio di matematica quindi direi che per me sarà più semplice" sfogliai le pagine.
"Eccola qui, ti va di provare a fare un problema con il mio aiuto e dopo ne fai uno da solo?" chiesi guardando nei suoi occhi di ghiaccio.

"Va bene" rispose annuendo. Mi girai per scrivere il problema sul quaderno e quando finii mi rigirai verso di lui che in quel momento si trovava a qualche centimetro da me.

Il mio cuore riprese a battere velocissimo. Solo in quel momento -quando era ad un palmo di distanza da me- mi accorsi di alcune pagliuzze argentee nei suoi occhi.

Fece un sorriso poco rassicurante.
"Che bei occhioni blu" disse. O mio dio.

"Emm.. -" qualcuno bussò alla porta salvandomi da questa situazione davvero imbarazzante.

"Scusa vado un attimo a vedere chi è" dissi sgusciando via.

Aprii la porta.

"Zack! Che ci fai qui?" dissi sorpresa.

"Sono venuto per stare con te" sorrise "e per controllare quel deficiente di Logan" tornò serio.

Roteai gli occhi, ma sapevo che ne avrei avuto bisogno per evitare altre situazioni spiacevoli.

Mi agrappai al suo collo e lo baciai con trasporto. E tutto questo spirito di iniziativa da dove veniva?

Fu preso di sorpresa ma un momento dopo stava già ricambiando il bacio mettendo le sue mani sui miei fianchi.
"Mi era mancato averti tutto per me" dissi.

Sorrise con il solito sorriso idiota che faceva sempre, ma in quel momento non mi dava alcun fastidio.

"Vieni" gli presi la mano e andammo in camera mia.
Nonostante odiasse quel ragazzo era disposto a stare in sua compagnia per protegermi. Era troppo carino quando era geloso.

"Oooh chi abbiamo qui? Il campione di basket!" disse Logan.

"Stai zitto celebroleso" disse il mio ragazzo buttandosi sul mio letto, ridacchiai senza farmi sentire.

Mi rimisi seduta e spiegai il problema a Logan, che fece il secondo da solo con un eccellente risultato. Intanto Zack se ne stava zitto e buono sul mio letto a giocare al telefono.

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora