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Non si poteva iniziare la vigilia meglio di così.
Ero stesa sul mio amatissimo letto.
Guardavo il soffitto.
Non sapevo neanche che ore fossero.
E questo era il bello.
Avevo dormito tutta la mattinata.
Da quando ero a Salt Lake City la mia vita si era fatta più complicata di quanto mi aspettassi.
Quindi ero veramente felice di prendermi una pausa.
Anche se non sarebbe durato molto, solo il necessario per riprendermi da quelli che erano stati dei mesi davvero impegnativi.

Mi alzai lentamente ripercorrendo tutta la giornata di ieri.
Ero andata a scuola e nel pomeriggio Zack aveva riunito tutti i ragazzi nel salotto per scusarsi di come si era comportato e dare delle spiegazioni.
Ero davvero sconvolta per quello che aveva fatto il padre.
Esisteva davvero gente così pazza pronta a uccidere il proprio figlio?
Per fortuna quell'uomo era stato arrestato. Potevo solo immaginare cosa aveva provato Zack in tutto quel tempo. A dover stare lontano dai propri amici, a vedere una persona cara, morta, a dover sopportare un uomo incapace di fare il padre.

Sapevo cosa si provava a perdere una persona cara, l'avevo provato sulla mia pelle con mio padre e mio fratello, solo che loro non erano morti. Loro erano ancora in vita, chissà dove, a fare chissà cosa.

Mi stiracchiai e misi le mie pantofole morbidissime a forma di Panda.

Andai in cucina per fare colazione e trovai Riley e Avery intente a mangiare e a discutere.

"Buongiorno" dissi strofinandomi gli occhi.

Risero "e anche sta notte la nostra Sky ha ucciso un procione per metterselo in testa" disse Riley ridendo.

"Più che un procione, una marmotta" disse Avery e scoppiarono a ridere.

"Nah, forse è uno scoiattolo" disse ancora Riley.

"Io continuo a pensare che sei stata tu a uccidere il fratello della nostra gattina per farti un bel cappello..." rise Avery "lo chiamerò 'Pancrazio'" rise ancora di più insieme a Riley.

"La finite di fare ipotesi su che animale assomigliano i miei capelli? E poi che razza di nome è Pancrazio?" dissi rendendomi conto di non essermi neanche minimamente sistemata.
Le sentii ridere ancora e mi spuntò un piccolo sorriso, mi mancava questo tipo di risveglio.

Misi un po' di latte nella ciotola e lo misi nel microonde.

Entrò nella stanza mia mamma.

"Sky sei sicura che vuoi rimanere qui a casa da sola? Non vuoi proprio venire dalla nonna ?" disse.

"No mamma, ti ho già detto che preferisco passare il natale a dormire piuttosto che ha scambiare regali sotto uno stupido albero. E poi ti avevo detto che partivo per andare da Richard" mia mamma e le mie sorelle sarebbero andate dalla nonna per festeggiare insieme a zii e a zie e a bis nonne e a bis bis bis nonne.
Strano che Avery avesse accettato di andare.

"Ok Ok. Solo stai attenta va bene? Non aprire agli sconosciuti e...e fai la brava"

"Mamma non ti devi preoccupare per me, è già successo che mi hai lasciata a casa da sola. E poi non sono più una bambina" dissi.

"Va bene. Ragazze mettete le valigie dentro la macchina" disse poi riferendosi alle mie sorelle.

Misero tutte le valigie nell'auto.

"Ciao Sky! Ah e ricordati di dare da mangiare a Belle" disse Riley abbracciandomi forte.

"Si, Ciao piccoletta" mi riservò un'occhiataccia e poi si infilò in macchina mettendosi le cuffiette.

"Ciao Sky. Non stare troppo sulla televisione che dopo mi diventi uno zombie" disse Avery abbracciandomi.

Risi "si tranquilla. Fai buon viaggio"

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora