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(Sopra la nostra piccola Kennedy)

Sky pov's

Aprii di poco gli occhi, ero stesa su un letto. Non mi ricordavo niente. Le pareti della camera erano bianche.
Mi girai, c'erano una finestra e le flebo attaccate al mio braccio, alla mia destra.
Mi rigirai. Alla mia sinistra c'era un'elettrocardiogramma e mia madre con le lacrime agli occhi.

Richiusi gli occhi facevo troppa fatica a tenerli aperti. Cercai di ricordarmi perché ero lì dentro, ma niente. Nella mia testa c'era il vuoto più assoluto.

Quando ripresi meglio conoscenza, il dottore mi visitò.
Bevvi un po' di acqua.

"Ci vorrà un po'prima che si rimetta" disse il dottore.

"Si certo" rispose mia madre.

Dopodiché il dottore uscì dalla stanza.
Mia madre mi rivolse uno sguardo di compassione.
"O Sky temevo di averti perso sul serio" disse riscoppiando in lacrime.
"Ma tu sei stata forte e ti sei risvegliata!" la guardai stranita.

"Mamma? Cosa è successo?" le chiesi.

Mi raccontò tutto, dall'inizio alla fine. Di chi mi aveva investito, di come Zackary mi fosse rimasto affianco tutto il tempo, non se ne era andato un momento, aveva dormito perfino con me. Tutto questo mi stupì, Zack, l'idiota numero 1, capitano di basket, orgoglioso e strafottente, quel Zack mi era stato vicino, mancando per due settimane a scuola, non che a lui importasse.

Dopo un po' mia madre fece entrare tutti i ragazzi.

Alexis mi si buttò letteralmente sopra.
"O mio dio Sky mi hai fatto prendere un colpo. Tu non puoi fare certi scherzi, avrei potuto perderti per sempre, e noi non avevamo neanche fatto pace, quindi mi saresti stata sulla coscienza per il resto della mia vita!" disse tutto d'un fiato piangiendo a dirotto.

"Ei calmati Alex io sono qui" le dissi per confortarla.

Mi abbracciò Halley, e poi fu la volta di Cameron.
"Ei piccoletta, tu non molli eh?" disse ridendo.
Risi anche io insieme a lui.

Riley mi stritoló tra le sue ossute e minute braccia.
Avery si limitò a salutarmi. Forse avevo un'idea su cos'aveva Avery. Oltre al fatto che faceva proprio schifo come sorella ed era una persona orribile, aveva un comportamento molto strano.

Tra tutti loro non vidi una persona, che avrebbe dovuto esserci. Spostai lo sguardo ovunque e poi lo trovai sullo stipide della porta.

Mi guardava sorridendo. Gli sorrisi anche io. Non voleva entrare, si limitava a guardare da lì, ma sapevo per certo che dopo avremmo parlato con calma da soli.

Uscirono tutti dalla stanza, si andavano a riposare.
Zackary era ancora lì, immobile sullo stipide della porta.

"Che fai? non vai a casa?" gli chiesi.

"Ti sei appena svegliata, non andrei a casa per nessuna ragione al mondo" disse avvicinandosi.

"Be in realtà saranno circa 5 ore che sono sveglia" sorrisi.
Si sedette sopra al letto vicino a me.

"Sky, ho temuto il peggio. Sono stato io a investirti. Non me lo sarei mai perdonato. Pensavo che saresti morta veramente, e non potevo permetterlo" mi guardò, poi abbassò la testa. C'era qualcosa che non andava, lo vedevo dal suo modo di fare.

"C'è qualcosa che non va?" gli chiesi.

"Come?"

"Ti vedo strano"

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora