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Le costole fratturate erano più o meno apposto, il trauma cerebrale l'avevo passato da un pezzo, l'unica cosa che ancora avevo era il braccio ingessato. Era il braccio destro, ed era un po' messo male. Non mi aveva mai dato problemi. Anche se per lavarmi dovevo farmi aiutare.
Sopra c'era uno scarabocchio con una penna indelebile nera. Era di Riley.
C'era scritto : 'Sbrigati a rimetterti che Belle ti sta aspettando a casa'.
Con un ritratto.
Come se a quel gatto gli fossi piaciuta veramente. Ogni volta che lo provavo soltanto a guardare mi soffiava contro. Brutto gatto impertinente.

"Allora hai preso tutto?" mi disse mia madre guardando la mia stanza dell'ospedale.
Era mattina, credevo fossero le 10:40 circa.
Mamma portava il mio borsone sulla spalla, per non farmi fare troppi sforzi.

Come ipotizzato da Avery, uscii 5 giorni dopo.

Ero sollevata e felice di essermi rimessa con così poco tempo. Più o meno. Anche se non del tutto. Avevo ancora qualche livido sparso qua e là. Soprattutto sul bacino e uno sullo zigomo che pian piano stava andando via.

"Si, possiamo andare" diedi un ultimo sguardo alla camera e poi uscii seguendo mia madre.

I dottori si erano raccomandati di prendere le pasticche e mettere la pomata sui lividi.

Tornai a casa e appena misi piede dentro feci un lungo sospiro.

"Casa dolce casa!"

"Sky!!!" urlò Riley scendendo velocemente dalle scale seguita da Avery che andava più lentamente.

"Ei! Piccoletta" dissi scompigliandogli i capelli mentre mi abbracciava.

"Per questa volta te lo lascio dire, ma sappi che se mi chiami così ti rompo anche l'altro braccio!" disse allontanando la testa per guardarmi.

Mi abbracciò inaspettatamente anche Avery.

Andai nella mia stanza buttandomi letteralmente sul letto.
Trattenni il respiro per qualche secondo, poi mi misi a pancia in su facendo un lungo respiro.

Ero tornata. Dopo quasi 3 lunghe settimane.

Mi alzai e andai alla finestra vicino al letto, guardando fuori vidi una coppietta che si tenevano per mano entrambi con un cappellino una sciarpa e un giubbotto. Era inevitabile visto il freddo agghiacciante di novembre.
Per questo avevo sempre e costantemente i piedi e le mani freddissime. Sembravo una morta vivente oltre anche al fatto che la mia carnagione era chiara.

Non sapevo che fare, così mi misi sul letto a gambe incrociate.
Non potevo uscire, il dottore aveva detto che dovevo stare a riposo. Anche se sarei comunque andata a scuola. Non mi importava, mi stavo davvero annoiando a morte.

Alex, Cam e Hal erano a scuola così come Zackary.

Senza neanche accorgemene mi addormentai.
Mi risvegliai quando fuori era buio pesto.
Non avevo idea di che ore fossero.
Presi il cellulare e controllai.

"Le 1:15?!?! O mio dio!" come diamine avevo fatto a dormire così tanto?
Mi ero addormentata vero l'una del pomeriggio... Come? Cosa?

Mi alzai sentendo la pancia brontolare e una fitta allo stomaco, capii che avevo davvero fame.

Scesi piano, lentamente cercando di non far rumore.

Mangiai il piatto di pasta che mamma mi aveva lasciato sul tavolo in cucina.
Più che mangiare la divorai.
Bevvi un po' d'acqua e tornai in camera.
Ripresi il telefono accorgendomi solo ora del messaggio inviatomi da Alex.

'Ei? Come va? Oggi non sono passata, avevo troppi compiti da fare, ci sentiamo domani'

Spensi il telefono e lo buttai sul letto.
Perfetto. Non avevo più sonno.
E ora?
Cosa potevo fare?
Mi balenó per la testa un'idea.
Potevo mandare un messaggio all'unica persona che poteva essere sveglia a quest'ora.
Anche se avevo un po' di timore a mandargli il messaggio visto che non si era fatto vivo per il resto della settimana e non sapevo se gli avevo fatto qualcosa.

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora