20

238 13 1
                                    

"Stai scherzando spero. Tu non verrai con i jeans e una felpa Ok?" mi disse Halley.

Sbuffai.

Ci vestimmo tutte.
Halley mi prestò un suo vestito.
Dire vestito forse era un po' troppo, direi vestitino.

Era nero con le spalline ,lungo fino a metà coscia e stretto. Aveva un cinturino rosso con un fiocchetto.
Sicuramente avrei sentito freddo, quindi misi anche un cardigan dello stesso colore del vestito, anche se sapevo che quello non mi avrebbe minimamente coperta.

Mi truccai leggermente, misi il cappotto e uscii di casa insieme a Halley e Alex.

Entrammo nella macchina di Cameron e dentro trovammo anche Cris.

Ci dirigemmo verso il locale.

La serata andò bene. Mi divertii molto.
Ero riuscita addirittura a parlare con Cristopher e facemmo anche qualche battuta.
Bevvi giusto uno o due cocktail ma giusto per scioglermi un po'.

A un certo punto della serata vidi in un angolo da solo, Zackary.

Cercai però di divertirmi e non pensare a lui almeno per una sera.

|---------------|

Mancava un giorno e saremmo andati in campeggio, non so perché ma l'idea mi elettrizzava. Almeno avrei passato una settimana diversa, insieme a Hal, Alex, Cameron e perché no? Anche insieme a Cris.
Iniziava a essere simpatico...

Invece di Zack nessuna notizia, non lo vedevo dal funerale della zia.
Mi dispiaceva per lui, ma non avrebbe dovuto cacciare gli amici, così sarebbe stato ancora peggio.

La campanella suonò segnando la fine delle lezioni.
Presi il quaderno di Alex e di Cameron e andai a fare alcune fotocopie.

Misi il quaderno sopra e spinsi un bottone ma non succedeva niente.
Spinsi altre due o tre volte, ma di funzionare non ne voleva sapere.

Levai il quaderno da sopra.
Con un braccio ingessato era un po' impossibile fare le cose, fortuna che lo avrei tolto il giorno stesso.

Mi cascarono tutti i quaderni a terra, anche i miei.
Sbuffai e mi abbassai per riprenderli.

Quando mi alzai, sentii una presenza alle mie spalle, mi girai di colpo e mi ritrovai davanti a Zack.
Presi un po' di paura.
Alzai lo sguardo per guardarlo meglio. Era sempre più altro di me.
I capelli erano scompigliati come sempre, le occhiaie non volevano andarsene dal suo viso e le labbra erano ancora screpolate.
Abbassai subito lo sguardo.
Vidi le sue mani, le nocche erano viola.
Aggrottai un po' la fronte ma senza farlo notare.

Mi scansò delicatamente e fece le fotocopie per me.
Lo guardai un po' incredula.

Tese la mascella, mi porse i fogli e se ne andò.
Lo seguii con lo sguardo fino a quando non uscii.

Raccolsi tutta la mia roba e mi incamminai fuori.
I corridoi erano deserti. C'erano solo alcuni studenti, che andavano alle lezioni extrascolastiche.

Uscii fuori dalla scuola e subito il freddo mi investì.

Superai il cancello.
Mi incamminai ma qualcuno da dietro mi prese le braccia portandomele dietro e mi tappò la bocca con una mano, impedendomi di urlare e di scappare.
Scalciai ma non riuscii a liberarmi.
Erano due uomini, forse sulla trentina.
Uno mi teneva, l'altro stava in piedi davanti a me.
Il braccio ingessato era stresdto da un braccio di uno dei due uomini e faceva un male cane.

All'improvviso mi prese le gambe e mi sollevarono.
Cercai di urlare ma niente, la mano bloccava ogni mia singola parola.
Scalciavo e mi muovevo.
Iniziarono a camminare un po' faticosamente a causa dei miei ripetuti movimenti.
Il cuore batteva all'impazzata.
Non so dove mi avrebbero portata se non fosse intervenuto Zack.

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora