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Capodanno.
Il giorno in cui si facevano buoni propositi per l'anno successivo.
Il giorno in cui si ricominciava da capo.
Il giorno in cui speravi che la tua vita cambiasse. Che la tua vita migliorasse.
E ogni anno era sempre la stessa storia.
Speravi sempre che potesse migliorare tutto.
E speravi che almeno i tuoi buoni propositi non sarebbero andati in fumo come era successo l'anno precedente, e quello precedente ancora.

Eravamo stati tutto il giorno in giro per Roma, insieme a mio fratello e a Zack.
Ci eravamo raccontati tante cose.
Come andavano le cose a scuola e a casa.

Non riuscivo ancora a credere che papà si fosse risposato, tra l'altro con una donna, peggio di mia madre.

La sera mio fratello aveva invitato un po' dei suoi amici e la sua ragazza per andare in spiaggia a circa quaranta minuti da Roma e fare campeggio lì.
L'idea era molto bella.
Avrei passato la serata con Zack, mio fratello e i suoi amici.
In più non vedevo l'ora di conoscere la ragazza di Wyatt.

In quel momento eravamo tutti in cerchio e al centro c'era della legna con del fuoco.
Stavamo giocando a obbligo e verità.
Mi stavo davvero divertendo.
Gli amici di Wyatt erano davvero simpatici.

"Skylar, obbligo o verità?" mi chiese Luis. Lo Avevo riconosciuto dalla figura snella, dal biondo cenere dei suoi capelli e dagli occhi verde scuro.
Eravamo amici da bambini, io lui e Wyatt giocavano sempre insieme.
Mi ricordo che era stata la mia prima cotta.

"Obbligo" risposi.

"Ti obbligo a fare il bagno a mezzanotte con noi" notai che aveva una bandana blu con dei disegni bianchi.

"E rischiare di iniziare il nuovo anno con la febbre? No grazie"risposi.
Ridacchiai e lo stesso fecero loro.

"Mi dispiace ma un obbligo è un obbligo, e se non lo farai ti prenderemo di forza per fartelo fare!"
"Se riuscite a prendermi" dissi con sguardo di sfida.

Luis alzò un sopracciglio.

Mi stavo davvero divertendo.

Non mi ero neanche accorta che ore fossero. Erano le 23:55. Mancavano solo 5 minuti.

Zack mi prese la mano e mi trascinò lontano da tutti.
Arrivammo fino ad una collina affacciata sulla spiaggia.
Non era tanto lontano dalla spiaggia, infatti si distinguevano benissimo mio fratello e i suoi amici.

Le stelle quella notte erano bellissime, e si vedevano perfettamente.
Era una serata fantastica. Era da un po' di tempo che non mi sentivo così bene.

Zack era davanti a me e mi teneva tutte e due le mani.

Mi guardò e poi buttò la testa all'indietro per vedere le stelle.
Anche io feci la stessa cosa.

"Io non mi butto in acqua!" dissi tornando a guardarlo.

Mi guardò anche lui e rise.

"Tanto ti ci butto lo stesso, e sai che lo faccio senza problemi" disse beffardo

Subito dopo sentimmo i nostri amici fare il countdown.

"Uffa però, ma perché dovete sempre fare così! Non mi potete mai lasciare un po' in pace?"
Mancava qualche secondo, alla fine di un anno e all'inizio di uno nuovo.

"Sono sicura che domani mi verrà una polmonite e la febbre a 40. Ma che dico a 45, e anche il -" non riuscì a finire di parlare che mi prese per la vita e mi portò velocemente vicino a lui facendo coincidere perfettamente le nostre labbra, nel frattempo si sentivano di sottofondo i ragazzi che gridavano ed esultavano dopo aver detto "Buon Anno!".

Uniti da uno Skate (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora