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<<Veronica va tutto bene?>> Eric e gli altri mi affiancano.
Non posso rivelare loro ciò che ho visto, per cui mi invento qualcosa di sana pianta.
<<Avrei giurato di aver visto uno scarafaggio!>> Esclamo con disgusto. Sento le loro risatine, posso tirare il fiato.
<<Scusate tanto, ma quei piccoli insetti mi fanno ribrezzo.>> Adduco a mo' di scusa.
<<Non fa niente, che ne dici se mi prendo la libertà di invitarti a ballare?>> Prorompe Argo.
<<Sarà un piacere. Spero che i suoi piedi resistano, altezza. Sono una pessima ballerina.>>
<<Qualunque tormento sarebbe sopportabile. Chiamami Argo e dammi del tu, siamo amici>> allunga la mano, io l'afferro lanciando un'occhiata a Eric. Se ne sta rigido e teso, ma non può dire nulla dato che Argo è il Re.
Ci dirigiamo nello spazio adibito a pista da ballo e lui inizia l'interrogatorio.
<<Dimmi, come hai conosciuto Eric?>>
<<Ero in un bar, sola, senza un soldo e molto triste. Avevo ordinato una tazza di caffè, potendomi permettere solo quella.
Il barista mi ha invitata ad andarmene ed Eric mi ha salvata, in tutti i sensi. Sono uscita con lui e da allora non ci siamo più lasciati. O quasi...>> abbasso il capo.
<<Non vergognarti. Anche la mia Astra mi lasciò, poi fui io a lasciarla. Nelle coppie capita, soprattutto se uno dei due è al mondo da più tempo dell'altro. È debilitante per gli umani avere a che fare con noi. Non dirlo a nessuno ma, possiamo essere un'inesauribile fonte di stress!>> Strizza l'occhio facendomi ridere.
<<Resterà un segreto, non preoccuparti. Comunque sia non è allo stress che mi riferivo. Ci sono state... delle incomprensioni?
Sai com'è, cose non dette che diventano macigni. Messi uno sopra all'altro creano un muro. Eric ha avuto qualche grattacapo ultimamente, io ho travisato e sono scappata credendo che non mi amasse più. Quando poi mi ha fatta riflettere...>> lascio volutamente in sospeso, sperando che abbocchi.
<<Possiamo uscire? Devo parlarti lontano da orecchie indiscrete>> mi domanda ma guardando Eric.
<<Certo, seguimi.>>
Faccio strada fuori da casa, salendo sul tetto, dove c'è un ampio terrazzo.
<<Siamo abbastanza lontani?>> Mi assicuro di aver esaudito il suo volere.
<<Certo. Nessuno dei tre vampiri può sentirci. Ma torniamo al motivo che mi ha spinto a portarti qui: io so. Sento che tu ed Eric non siete una cosa sola.>>
Il panico mi afferra non sapendo come uscirne.
<<Argo, ti prego...>> mi ferma con un gesto della mano.
<<Non temere, il tuo segreto è al sicuro con me. Tuttavia voglio metterti in guardia: Echo e Patrick non sono sprovveduti, capiranno.
Al momento sono riuscito a deviare il problema, non posso garantirti però che duri a lungo. Se tornano e io non ci sono lo scopriranno. Vuoi dirmi perché?>>
Sono molto sorpresa, si è rivelato un inaspettato alleato.
<<Lui non vuole. Ha paura che resti incinta e sai bene che ne morirei. Non può stare a guardarmi morire, parole sue.>>
Mi tolgo il peso dallo stomaco.
<<Hai bevuto il suo sangue?>> Prosegue.
<<No.>> Replico.
<<Va bene, ho capito. Parlerò con il mio amico e vedrò di aggiustare questo guaio. Scendiamo ora, prima che tuo marito pensi che ti abbia insidiata.>>
Mi offre il braccio che accetto con gratitudine.
Una folata gelida ci investe. Argo si immobilizza non capendo da dove giunga il pericolo. Io sì, dato che lo ho davanti.
La donna in rosso appare e con un movimento della mano mi lancia dal tetto...

Spazio Autrice:

Perdonatemi, so che questo capitolo è cortissimo. Tuttavia devo tenervi sulle spine, mi farò perdonare con il prossimo!
Dunque, cosa hanno formulato le vostre testoline piene di teorie?
Chi è la donna in rosso?
Ma soprattutto: perché se la rifà con la nostra Nika?
Che siano legate a insaputa della nostra beniamina, o riguarda Eric?
Se ne avete voglia fatemi sapere i vostri pensieri.
Ci vediamo venerdì! A presto ❤.

SIAE Sposata col Vampiro. SU AMAZON. Pubblicata Il 07 Novembre 2017.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora