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Monique ha mantenuto la parola, la sua casa in montagna è stata attrezzata per il mio arrivo.
Poso il borsone e apro le finestre; il panorama è dei più incantevoli: le grandi montagne con le cime innevate, gli alberi quasi del tutto spogli e il sole, quasi giunto al tramonto, che si specchia nel lago.
Resto incantata per qualche secondo. Il suo volto fa capolino tra i miei pensieri, lo reprimo imprigionandolo in un anfratto della memoria.
Comincio a sistemare le mie cose nell'ampio armadio nella camera.
Una volta terminato prendo il poncho e lo indosso per uscire.
Fare una passeggiata aiuterà la mia testa in subbuglio.
Cammino in direzione del lago e una volta arrivata inizio a lanciare dei piccoli sassi. L'impatto crea scompiglio sulla calma superficie, un po' come dentro di me. Io sono il lago, Eric i sassi. Solo che quelli dentro di me sono grossi come macigni.
Rivivo come in un loop eterno i cinque anni insieme; così tanto presa da non accorgermi che il sole è tramontato. Il freddo mi fa tornare in me, conducendomi in fretta verso casa.
La temperatura è scesa anche all'interno, così accendo il camino.
Mentre aspetto che la stanza si riscaldi mi preparo da mangiare. Un panino, non ho molta fame.
Schiaccio bene le fette e tolgo i bordi. Sto per addentarlo, quando tre colpi alla porta mi interrompono.
Lo sapevo! Non mi lascerà mai in pace.
Giro la maniglia e dico: <<Ti avevo detto...>>, ma le parole, così come sono nate, mi muoiono sulle labbra.
<<Ciao Veronica.>>
<<Echo? Che ci fai qui?>> Sono sorpresa e un po' impaurita.
<<Mi manda Argo.>> Poche parole, come suo solito.
<<E lui come sa dove sono?>>
<<Lui sa sempre tutto, è il Re>> spiega.
<<Che cosa vuoi?>> Incrocio le braccia, senza invitarlo a entrare.
<<Vedere come stai, attizzare il fuoco. Scoprire la verità.>> Gli occhi ardono.
<<La verità su cosa?>> Non cado nella trappola.
<<Su te e Eric. Avrete anche ingannato loro, ma non funziona con me. Ho quasi 500 anni, ho imparato un po' di cose.
Detto questo, non sono tuo nemico, voglio solo capire. Se ti fa stare più a tuo agio, possiamo parlare qui fuori.>> Arretra di qualche passo.
<<Echo non c'è nulla da dire. La verità è quella. Né io né Eric abbiamo mentito, ma in una coppia a volte ci sono incomprensioni, litigi. Ecco perché mi trovo qui. Il mio mondo e il vostro sono così diversi che ogni tanto serve una pausa.>> Spero di essere convincente.
<<Non lo metto in dubbio. Ma non è per questo che sono qui. Voglio sapere come mai, visto che vi amate così tanto, non ti ha ancora marchiata. Gli altri non hanno il mio olfatto, possono non essersene accorti, ma io sì. Dunque, parla.>>
<<Non sono cose che ti riguardano. Va' via Echo, e non tornare più qui. Non sei il benvenuto.>> Sibilo.
Un attimo dopo mi ritrovo schiacciata alla parete, con le sue zanne a un centimetro dalla faccia.
<<Non può essere, non ti ho invitato a entrare!>> Cedo al panico.
<<Non mi serve il tuo invito, l'ho già avuto dalla padrona di casa>> sorride crudele.
<<Ti prego...>> imploro sapendo di essere vicina alla morte.
<<Non pregare, non serve. Dì solo la verità, o mi costringerai ad ammaliarti per ottenerla.>>
Mi lascia andare, quasi crollo a terra.
<<Se te la dico, prometti di non uccidere Eric? Uccidi me, ma non lui. Non ha colpa.>> Cerco di patteggiare.
<<Parla, mi sto scocciando.>>
Vado sul sofà, lui mi segue silenzioso.
<<Lui... ecco, ha paura. Io sono umana e fragile. Non vuol farmi del male, ha paura di non riuscire a controllarsi. E se questo non bastasse, teme una gravidanza. Sai cosa accadrebbe se restassi incinta.>> Confesso tutto.
Non emette un fiato, mi fissa coi pugni chiusi e gli occhi più rossi che mai. Poi parla: <<Fammi capire: lui ti rifiuta, non beve il tuo sangue e tu vuoi morire per lui? Perché?>> Sembra davvero non comprendere.
<<Perché lo amo. Forse per te è un concetto estraneo, ma Eric è tutto per me. Morirei per lui. Ha i suoi motivi per fare quel che fa. Io non posso giudicarlo. Non ho i suoi trascorsi, non ho provato quello che ha passato lui dopo aver perso la moglie. Ma so come mi sentirei se morisse; non esiterei a seguirlo. Non voglio vivere una vita in cui lui non c'è.
Ti supplico, non fargli del male. Fallo a me, lui sopravvivrà. Non mi ama a tal punto.>>
China la testa con fare pensoso.
<<Lo ami davvero. E quello stupido non si rende conto di quanto è fortunato. Comunque, per la cronaca, so cos'è l'amore. Anche se il mio aspetto inganna, una volta ho amato anche io.
Bene, ho avuto le risposte che volevo. Ma lascia che ti dia un consiglio: non pendere dalle sue labbra. Le cose, a volte, sono molto diverse da quelle che ci vengono raccontate. Stai attenta Veronica, guardati le spalle. Addio.>> Un attimo dopo scompare. Ma le sue parole restano. Come echi lontani che hanno il suono di una profezia.

SIAE Sposata col Vampiro. SU AMAZON. Pubblicata Il 07 Novembre 2017.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora