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<<Echo!>> Prorompo nel silenzio, correndo verso la cucina.
Ci scontriamo dato che lui ne esce.
<<Che c'è?>> Si guarda attorno cercando il pericolo.
<<Stavo ricordando i primi appuntamenti con Eric. Però c'è una cosa che non mi torna: dimmi di nuovo quanti anni hai?>>
Sembra spiazzato ma risponde.
<<Il 31 Dicembre ne compio 496. Perché?>>
<<Beh, la cosa è strana, quando conobbi Eric, cinque anni fa, mi disse di averne poco meno di 300. Però quando mi sentii male e tu ti offristi di darmi il sangue, ti attaccò dicendo di essere più vecchio e più forte. Che cosa sta succedendo, perché mi mente?>> Voglio arrivare in fondo alla questione.
<<Veronica, non voglio essere messo nel mezzo. Ti prego, lascia stare.>> Non cede.
<<Adesso basta, non ne posso più! Perché nessuno si degna di dirmi la verità? Mi mentite tutti, soprattutto l'uomo che amo. Mi sono scocciata, ho bisogno della verità, ti prego Echo sei l'unico di cui mi fido.>>
Vedo la lotta in lui, poi arriva a una conclusione.
<<Siedi, ho da raccontarti una storia.>> Prende posto sul sofà, aspettando che sieda a mia volta.
<<Ha mentito sulla sua età per non spaventarti. Molti di noi, quelli più vecchi, sanno che gli umani a volte non mandano giù certi dettagli. Probabilmente è per questo che lo ha nascosto, un po' come voi donne che vi togliete qualche anno. Sai, quelle tipe che non accettano il passare del tempo.>> Sembra plausibile, ma ora sono curiosa di sapere.
<<Quanti anni ha?>>
<<Ne ha più di mille.>> Resto a bocca aperta.
<<Il tuo Eric è stato il primo ad essere trasformato. Era umano una volta, ma ebbe la sfortuna di incontrare la morte in giovane età. Ai suoi tempi le aspettative di vita erano molto ridotte. Così, una notte, fu vittima di un agguato. I nemici erano troppi e lo ferirono gravemente. Fu allora che il creatore lo trovò. Gli dette la possibilità di scegliere e lui scelse. Scelse di essere un vampiro per il resto dell'eternità.>>
<<Avrebbe potuto dirmelo, avrei capito! L'età e ciò che è non sono un problema, non lo sono mai stato. Non capisco Echo, perché tutto questo mistero?>> Sono davvero atterrita, comincio anche a comprendere l'avvertimento di Patrick.
Lui mi prende le mani e dice: <<Non lo so Veronica, ma una cosa è certa: tuo marito non capisce fino in fondo quanto sei speciale. Sei una creatura dolce, compassionevole e pronta al perdono. Lui non vede questo in te, si concentra sui lati sbagliati del tuo essere. Ma io vedo, come mai prima d'ora.>>
Non riesco a contrastarlo, mentre mi afferra e mi bacia.
Provo a spingerlo via ma non me lo permette. Sento il panico affiorare, e poi un boato.
<<Levale le mani di dosso, lurida merda>> un furibondo Eric appare d'improvviso.
Echo si stacca di colpo e alza le mani.
<<Eric non volevo.>> Si scusa.
<<No, certo, tu non volevi. L'hai portata via, l'hai nascosta a me e chissà quali idiozie le hai messo in testa! Sii grato che non ti strappo il cuore e, per il futuro, tieniti a debita distanza. Non sarò così clemente un'altra volta, ricordati chi sono.>> Minaccia.
Si volta verso di me e dice: <<Prendi le tue cose, torniamo a casa.>>
Obbedisco in silenzio prendendo la borsa. Mi afferra, salta dalla finestra e... si alza in volo.

***

<<Eric ti prego, non volevo baciarlo!>> Cerco in tutti i modi di calmarlo, dato che sta spaccando tutto il soggiorno.
<<No, eh? Ho sentito tutto! È vero, avevi paura, ma ti piaceva anche! Lo avevi detto, avresti cercato qualcun altro che ti togliesse le voglie. Maledizione!>> Con un pugno rompe lo specchio.
<<Non è così! Non ho mai voluto nessun altro ed è ancora così. Per favore calmati, mi fai paura>> cerco di farlo tornare in sé.
Mi afferra e guardandomi dritta in faccia dice: <<Devi avere paura di me.>>
<<Se è questo che vuoi va bene. Io voglio solo un marito, voglio essere amata... da te. Ma se è paura ciò che vuoi da me, la avrai.>> Abbasso il capo.
<<Sei una stupida! Non hai mai capito quanto ti amassi, quanto ancora ti amo!>> È fuori dai gangheri.
<<E ALLORA PERCHÉ NON MI VUOI!!!>> Esplodo.
La sua testa scatta, mi fissa, e un ghigno si dipinge sul suo viso. Gli occhi ardono, le zanne escono. Mi prende e mi lancia in camera, facendomi atterrare sul letto. Entra a sua volta, si strappa la camicia e con un calcio chiude la porta...

<<Aspetta, dammi un attimo. Devo solo... calmarmi.>> Ha il fiatone, si vede che sta frenandosi.
<<Ok, ma non metterci troppo. Comunque non mi dispiace essere morsa>> ed è vero.
<<Nika... non posso farlo.>> Ansima.
<<Perché? Ti prego, dimmi la verità.>> Devo sapere, ne ho il diritto.
Non risponde, mi bacia, ricominciando da dove aveva interrotto.
La passione esplode, l'estasi ci raggiunge in fretta. La accolgo come un dono, beandomi di essa.
Lui stringe la presa sulle lenzuola, affonda la faccia nel materasso, emettendo dei potenti ringhi. Poi urla.
Scatta via dal mio corpo, arretrando spaventato. Scuote la testa come fanno i cani per togliere l'acqua dal pelo. Poi si immobilizza. Annusa l'aria ed in quel momento lei appare.
<<Memento, insurge, obliviscatur>>, una luce si sprigiona dalla sua mano, lo colpisce in pieno scaraventandolo via.
<<Basta! Finiscila! Che cosa vuoi da noi, da lui?>> Le chiedo, balzando in piedi.
Si volta verso me e dice: <<vendetta>>, un attimo dopo sparisce.
Corro in salotto e non c'è più. È scappato via, ma dove?
Afferro il telefono e chiamo.
<<So che non vuoi parlarmi, ma ho bisogno di te! La donna in rosso è apparsa, ha blaterato qualcosa e ha lanciato una specie di raggio su Eric. È scomparso, non so dove sia!>> Sono al limite del cardiopalma, se continua così ci lascio le penne.
<<Resisti, arriviamo.>> Rassicura.
Lancio il telefono contro la parete e inizio a urlare con tutto il fiato che ho.

SIAE Sposata col Vampiro. SU AMAZON. Pubblicata Il 07 Novembre 2017.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora